La direttiva "Bassa tensione" ha sostituito le esistenti regolamentazioni nazionali nel settore: le apparecchiature elettriche possono essere immesse sul mercato solo se conformi ai requisiti della direttiva
La DIRETTIVA BASSA TENSIONE 2014/35/UE recepita con il D.Lgs. 19/05/2016 n. 86, è entrata in vigore il 26/05/2016 e sostituisce le disposizioni della Direttiva Bassa tensione 2006/95/CE, recepita in Italia con la Legge 18 ottobre 1977 n. 791, integrata successivamente con il D.Lgs. 626/1996, conosciuta come LVD (Low Voltage Directive).
Queste ultime direttive hanno svolto un ruolo centrale nella promozione del Mercato unico per le apparecchiature elettriche in Europa e nell'assicurare che i cittadini siano dotati di un elevato livello di protezione.
Anche la direttiva 2014/35/UE riunisce in un unico documento le disposizioni che normano la bassa tensione a partire dalle disposizioni contenute nella Direttiva Bassa Tensione 73/23/EEC ed i suoi successivi emendamenti e recepimenti.
L'obiettivo della direttiva è quello di armonizzare le legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione.
La direttiva "Bassa tensione" è una direttiva di armonizzazione "totale" nel senso che ha sostituito le esistenti regolamentazioni nazionali nel settore oggetto: le apparecchiature elettriche possono essere immesse sul mercato se conformi ai requisiti della direttiva e, d'altro canto, gli Stati membri non possono impedire la libera circolazione o la commercializzazione di apparecchiature conformi.
I prodotti che ricadono nell'ambito di applicazione di questa normativa, presentano, in posizione ben visibile la marcatura CE.
È importante conoscere alcuni aspetti che sono alla base di questa direttiva:
Ambito di applicazione della Direttiva bassa tensione (LVD)
Requisiti di sicurezza
Procedura di valutazione della conformità
Responsabilità e sanzioni
Riferimenti normativi
Approfondimenti