La Camera di commercio supporta il sistema dell'arte contemporanea torinese, in particolare con il bando MADE IN legato ad Artissima
MADE IN è un progetto di residenza realizzato da Artissima con il sostegno di Camera di commercio di Torino, nato dal desiderio di attivare un dialogo tra l’arte contemporanea e il florido tessuto aziendale torinese. In occasione di Artissima 2023 è stata lanciata la seconda edizione del progetto con quattro nuovi partner d’eccezione: Dott.Gallina, Guido Gobino Cioccolato, Kristina Ti e Pininfarina Architecture, che accoglieranno i quattro nuovi artisti, selezionati a novembre, nelle proprie aziende a partire da inizio 2024.
Partendo dall’idea che il know how aziendale e i processi produttivi specializzati possano costituire una risorsa per la produzione dell’opera d’arte da parte dell’artista, come un’academy MADE IN consente a quattro giovani artisti di vivere in quattro aziende del territorio, assimilando e incorporando all’interno della propria ricerca il sapere tecnologico e operativo con cui sono entrati in contatto. Nel corso della residenza gli artisti sono inoltre affiancati da quattro prestigiose gallerie torinesi del circuito di Artissima che ne seguono i lavori come “madrine progettuali”, dando loro l’opportunità di confrontarsi con l’imprenditorialità anche nel mondo dell’arte. L’obiettivo è quello di esaltare il territorio in cui la fiera è nata e cresciuta e con il quale intesse costantemente relazioni sinergiche al fine di valorizzarne la particolarità e far conoscere Torino al mondo.
Le gallerie d’arte madrine della seconda edizione di MADE IN saranno Luce Gallery, Mazzoleni, Franco Noero e Peola Simondi.
Per informazioni sul progetto, sui requisiti per partecipare, sul comitato di selezione, sulla residenza e sul processo di produzione:
SCARICA L’OPEN CALLL’open call è aperta. La scadenza per la presentazione delle domande è il 26 gennaio 2024.
MADE IN è un progetto di residenza realizzato da Artissima con il sostegno di Camera di commercio di Torino, nato dal desiderio di attivare un dialogo tra l’arte contemporanea e il florido tessuto aziendale torinese.
Partendo dall’idea che il know how aziendale e i processi produttivi specializzati possano costituire una risorsa per la produzione dell’opera d’arte da parte dell’artista, come un’academy MADE IN ha consentito a quattro giovani artisti di vivere in quattro aziende del territorio, assimilando e incorporando all’interno della propria ricerca il sapere tecnologico e operativo con cui sono entrati in contatto. Nel corso della residenza gli artisti sono stati inoltre affiancati da quattro prestigiose gallerie torinesi del circuito di Artissima che ne hanno seguito i lavori come “madrine progettuali”, dando loro l’opportunità di confrontarsi con l’imprenditorialità anche nel mondo dell’arte. L’obiettivo è stato quello di esaltare il territorio in cui la fiera è nata e cresciuta e con il quale intesse costantemente relazioni sinergiche al fine di valorizzarne la particolarità e far conoscere Torino al mondo.
Il progetto lanciato nel 2022 ha visto per la sua prima edizione un dialogo con le aziende partner Carioca, Mattioli, Pattern Group, Prima Industrie e la curatela di Sonia Belfiore, founder di Ultravioletto Arte + Impresa.
I quattro vincitori della prima edizione, selezionati in seguito a un’attenta analisi del Comitato di MADE IN presieduto da Artissima nella figura del Direttore Luigi Fassi e composto dalle prime quattro gallerie madrine, sono state: Mara Callegaro (abbinata a Carioca e alla galleria madrina Norma Mangione, Torino), Daniele Di Girolamo (abbinato a Pattern Group e alla galleria madrina Franco Noero, Torino), Andrea Di Lorenzo (abbinato a Prima Industrie e alla galleria madrina Peola Simondi, Torino) e Nicola Ghirardelli (abbinato a Mattioli e alla galleria madrina Mazzoleni, Londra e Torino).
In fiera uno stand dedicato al progetto ha presentato le opere prodotte nel corso della prima edizione di MADE IN.
Con Carioca Mara Callegaro ha esplorato il concetto di gioco, le sue regole e la sua complessità. Studiando inchiostri e linee automatizzate di produzione l’artista ha creato un’opera capace di abbracciare al contempo più punti di vista e dinamiche sociali, facendole coesistere all’interno di un’opera in cui le differenze si mettono in dialogo.
È una relazione poetica tra paesaggio naturale e industriale, tra materiali, lavorazioni, spazi di lavoro e natura circostante, quella che ha invece guidato Andrea Di Lorenzo che, insieme a Prima Industrie, ha indagato le ampie possibilità di trattamento dei materiali in sinergia con i sistemi di automazione di produzione dell’azienda.
Daniele Di Girolamo si è interrogato sulla memoria di un materiale e sulle relazioni di appartenenza tra persone e oggetti. In dialogo con Pattern Group i suoni dei processi di creazione dell’opera sono stati trasformati in calore, facendone rivivere e riverberare nel presente sia i processi interiori che la dimensione fisica e tangibile delle sculture.
Infine, insieme a Mattioli, Nicola Ghirardelli ha realizzato due sculture che compongono un ecosistema nuovo, fatto di elementi culturali, artificiali e naturali. Lavorazioni di altissima precisione hanno dato vita a un’opera in cui l’immaginario scientifico, dalle forme lenticolari, s’intreccia ad antichi saperi, riemergendo nel presente con nuovo significato.