6.2.1 - I certificati e i controlli sanitari


Oltre a quanto detto in precedenza, il commercio internazionale deve rispondere all’esigenza di garantire la sicurezza degli alimenti in rapporto alla tutela della salute delle persone, nel tentativo di prevenire la diffusione di malattie di animali e piante da un Paese all’altro.

Per prevenire la diffusione delle malattie trasmissibili è necessario conoscere le condizioni sanitarie dei luoghi di produzione e dei processi di trasformazione, conservazione e trasporto degli alimenti, limitando la spedizione di prodotti a rischio o provenienti da aree geografiche che possono presentare dei rischi per la salute umana, animale e vegetale.

Pertanto, oltre ai documenti citati in precedenza, è necessario presentare ai punti di ispezione frontaliera presenti in tutti gli spazi doganali del mondo, dei certificati sanitari che possono variare a seconda della tipologia di prodotto e del Paese destinatario, riportanti tutte le informazioni necessarie a stabilirne la provenienza e le caratteristiche.

All’interno del sito internet del Ministero della Salute è possibile trovare un’intera sezione dedicata al commercio dei prodotti alimentari (in importazione e in esportazione). Tuttavia si raccomanda un’attenta lettura di tutti i contenuti pubblicati, poiché in altre sezioni sono riportate informazioni di particolare rilevanza per coloro che intendono avviare e svolgere un’attività economica nel comparto alimentare (si veda ad esempio l’etichettatura, l’igiene e la sicurezza degli alimenti, ecc.).

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25/10/2018 - 09:45

Aggiornato il: 25/10/2018 - 09:45