L’Unione Europea è uno dei principali fornitori mondiali di aiuti pubblici allo sviluppo nell’ambito della sua politica di assistenza esterna (“Europa Globale”), con uno stanziamento complessivo di bilancio di oltre 66 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. A questa cifra vanno aggiunti i circa 30 miliardi di euro previsti (fuori bilancio) per lo stesso periodo di riferimento nel quadro dell’XI FES (Fondo europeo di Sviluppo – v. sotto).
La politica estera dell’Unione Europea si prefigge il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
L’attuazione della politica estera comunitaria si realizza attraverso due strumenti:
Qui di seguito elenchiamo i principali strumenti comunitari di intervento nell’ambito dell’assistenza ai paesi terzi
Paesi beneficiari à paesi candidati a entrare in futuro nell’Unione Europea: Albania, Bosnia Erzegovina, ex Repubblica di Iugoslavia di Macedonia, Kosovo, Montenegro, Serbia, Islanda, e TurchiaPriorità di intervento individuate: riforme istituzionali, amministrative, sociali ed economiche in vista della futura adesione
Budget : 11.699 milioni EUR Sito di riferimento:http://ec.europa.eu/enlargement/instruments/overview/index_en.htm
Priorità di intervento individuate: promozione piccole imprese, sostegno società civile, cooperazione in campo energetico, azioni per il cambiamento climatico, trasporti, pari opportunità.
Budget: 15,433 milioni EUR Sito di riferimento: www.enpi-info.eu/ENI
* La Russia rientra in ENI solamente per quanto riguarda gli interventi che coinvolgono più paesi dello stesso strumento e per la parte di cooperazione transfrontaliera (v. anche capitolo 2).
Per i rimanenti interventi solo su base bilaterale (che riguardano quindi solo il territorio russo), rientra nel nuovo strumento Partenariato con i paesi Terzi - PI citato nei successivi punti.
Paesi beneficiari: paesi dell’America latina, Asia meridionale, Asia settentrionale e sudorientale, Asia Centrale, Medio Oriente (Iran, Iraq e Yemen), Africa del Sud. DCI copre tutti i Paesi in via di sviluppo ad eccezione dei Paesi rientranti rispettivamente nello strumento di pre-adesione IPA, nello strumento di Vicinato e Partenariato ENI e nel Fondo Europeo di Sviluppo - FED di cui al successivo punto.Priorità di intervento individuate: lotta alla povertà, sviluppo della società civile, dell’economia, tutela ambientale, governance.
In particolare si suddivide a sua volta in:
Budget: 19.662 milioni EUR
Sito di riferimento:
https://ec.europa.eu/europeaid/funding/funding-instruments-programming/funding-instruments/development-cooperation-instrument-dci_en
Paesi beneficiari: Paesi dell’Africa, Caraibi, Pacifico e Territori d’Oltremare, ovvero i paesi coperti dagli Accordi di Cotonou, conosciuti anche come paesi ACP. L’elenco di questi paesi è consultabile sul sito:https://ec.europa.eu/europeaid/regions/african-caribbean-and-pacific-acp-region/cotonou-agreement_en
Priorità di intervento individuate: sviluppo economico, rafforzamento capitale umano e sociale, cooperazione ed integrazione regionale
Budget: 30.506 milioni EUR
Sito di riferimento:https://ec.europa.eu/europeaid/funding/about-funding-and-procedures/where-does-money-come/european-development-fund_en
Paesi beneficiari: paesi extra-Ue industrializzati (es. Singapore), ad economia emergente (es. India, Cina, Brasile) e paesi in cui l’UE ha interesse significativi. Sostituisce il precedente strumento per la cooperazione con Paesi e territori industrializzati e con altri ad alto reddito – ICI. In particolare i paesi coperti dallo strumento sono illustrati nel documento riferito al momento per la fase 2014-2017 « Multi-annual Indicative Programme for the period 2014-2017” , disponibile sul sito dello strumentoPriorità di intervento individuate: competitività, ricerca ed innovazione, tutela proprietà intellettuale, sicurezza energetica e ambiente, sostegno all’accesso al mercato per le PMI europee
Budget: 955 milioni EUR Sito di riferimentohttp://ec.europa.eu/dgs/fpi/what-we-do/partnership_instrument_en.htm
Paesi beneficiari: tutti in quanto strumento tematico.Priorità di intervento individuate: sviluppo e consolidamento della democrazia e dello stato di diritto, sostegno alla società civile attiva, alla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Budget: 1.333 milioni EUR
Sito di riferimento: www.eidhr.eu
Paesi beneficiari: tutti in quanto strumento tematicoPriorità di intervento individuate: interventi per situazioni di crisi in corso, per prevenzione conflitti e minacce globali alla pace, alla sicurezza internazionale e alla stabilità.
Budget: 2.339 milioni EUR Sito di riferimento :http://ec.europa.eu/dgs/fpi/what-we-do/instrument_contributing_to_stability_and_peace_en.htm
Paesi beneficiari: tutti in quanto strumento tematico.
Priorità di intervento individuate: promozione della cultura della sicurezza nucleare, gestione responsabile del combustibile nucleare esaurito, elaborazione di metodologie per la salvaguardia efficicace del materiale nucleare nei paesi terzi
Budget: 225 milioni EUR Sito di riferimento: http://eeas.europa.eu/nuclear_safety/index_en.htm
Paesi beneficiari: tutti in quanto strumento tematico
Priorità di intervento individuate: alleviare le sofferenze e salvaguardare l’integrità e la dignità delle popolazioni colpite da disastri naturali e/o da crisi provocate dall’uomo.
Budget : 6.621 milioni EUR
Sito di riferimentohttp://ec.europa.eu/echo/en
Sulla base di questa ripartizione di fondi nell’ambito del budget comunitario, la politica di assistenza della Commissione Europea nei paesi terzi interviene, nell’ambito della dotazione finanziaria prevista dagli strumenti elencati, attraverso i seguenti tipi di interventi citati all’inizio del capitolo:
La programmazione degli interventi previsti tramite gli strumenti elencati è fatta su base pluriennale 2014-2020, con in genere una revisione a metà percorso. La gestione è seguita dalla Direzione Sviluppo e Cooperazione EuropeAid della Commissione Europea – Dg Devco Europe Aid (che sostituisce l’ex Direzione Relazioni Esterne e l’ex Direzione Sviluppo e l’ufficio di Cooperazione Europe Aid) con il supporto operativo del Servizio Europeo per l’Azione Esterna – European External Action Service (EEAS). Il Servizio EEAS, creato nel 2009 con il Trattato di Lisbona, ha sede a Bruxelles ed opera in 140 delegazioni della Commissione nel mondo. A partire dal 2000, nell’ambito della riforma della gestione dell’aiuto esterno comunitario, è stato infatti dato avvio ad un decentramento della gestione degli interventi verso le delegazioni locali della Commissione a cui è affidato il compito di individuare le strategie, redigere i bandi e selezionare le candidature, con la supervisione di Bruxelles.
Il Trattato di Lisbona ha inserito in EEAS anche il Servizio “Service for Foreign Policy Instruments (FPI)” che gestisce gli strumenti di assistenza esterna relativi alla Cooperazione con i paesi industrializzati (PI di cui sopra) e lo Strumento di stabilità mentre gli altri strumenti sono seguiti da EEAS.
Siti di riferimento: