2.1 - Introduzione alla politica di coesione europea


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21/10/2015 - 17:18

Aggiornato il: 21/10/2015 - 17:18

2.1.1. - Strumenti finanziari della politica di coesione


 
 

I fondi strutturali sono il principale strumento finanziario utilizzato dall’Unione europea per l’attuazione della politica di coesione, il cui obiettivo è cercare di riequilibrare i notevoli divari esistenti - a livello di sviluppo economico e di tenore di vita - tra le diverse regioni o categorie sociali dell’UE, rafforzando in tal modo la coesione economica e sociale fra gli Stati membri e gli obiettivi definiti nello stesso trattato istitutivo dell’UE.

Le politiche strutturali che con essi si vogliono attuare vengono sviluppate nell’arco di sette anni, per cui si assiste ciclicamente alla definizione di nuovi obiettivi ed alla riorganizzazione degli strumenti e regolamenti di attuazione.

Dal momento che la finalità è favorire lo sviluppo locale, molti dei programmi finanziati dai fondi strutturali prevedono forme di sostegno, diretto o indiretto, degli investimenti realizzati dalle PMI locali.

I fondi sono però a gestione “indiretta”, nel senso che interlocutore del destinatario finale (nel nostro caso, l’impresa) è in linea di massima l’autorità locale (per esempio, la Regione Piemonte) che definisce programmi e misure di finanziamento in accordo con la stessa Commissione e nell’ambito di quadri strategici definiti a livello europeo e nazionale (per la differenza fra programmi ad attuazione diretta e indiretta, v. par. 3.1).

L’attuale programmazione 2014-2020 mira a sostenere principalmente gli obiettivi di crescita concordati con la strategia Europa 2020, come già sottolineato nell’introduzione alla guida. Per ciascuno di questi obiettivi, ogni Stato membro ha adottato dei target da raggiungere a livello nazionale. Al seguente link è possibile consultare lo stato di avanzamento dell’Italia verso gli obiettivi 2020:
http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-your-country/italia/progress-towards-2020-targets/index_it.htm

Focus - NOVITA' DELLA POLITICA DI COESIONE 2014-2020

Rispetto alla precedente programmazione (2007-2013), le novità della politica di coesione del periodo 2014-2020 riguardano:

  • una maggiore concentrazione sui risultati con la definizione di obiettivi chiari e misurabili per migliorare la responsabilità
  • una maggiore semplificazione in quanto sono adottate un insieme di norme uniche per i cinque fondi
  • l’introduzione di prerequisiti specifici da soddisfare prima della canalizzazione dei fondi (strategie di specializzazione intelligente)
  • il potenziamento della dimensione urbana e della lotta all’inclusione sociale
  • un più forte collegamento con la riforma economica attuata da ciascun Stato membro

Infografica “Una politica di coesione riformata per l’Europa: la principale politica di investimento per l’occupazione e la crescita”:
http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/infographic/cohesion_policy_20142020_it.pdf

Focus - IL BUDGET DELLA POLITICA DI COESIONE

Alla politica di coesione per il periodo 2014-2020 sono stati destinati 351,8 miliardi di euro, quasi un terzo del bilancio complessivo UE. Le risorse saranno così ripartite:

  • 182,17 miliardi di euro destinati alla regioni meno sviluppate
  • 63,4 miliardi di euro destinati al Fondo di coesione
  • 35,38 miliardi di euro destinati alle regioni in transizione
  • 54,35 miliardi di euro destinati alle regioni più sviluppate
  • 9,62 miliardi di euro destinati alla cooperazione territoriale europea
  • 3,21 miliardi di euro destinati all’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile
  • 1,56 miliardi di euro per le regioni ultraperiferiche

http://ec.europa.eu/regional_policy/index.cfm/it/funding/available-budget/

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30/10/2015 - 16:13

Aggiornato il: 30/10/2015 - 16:13

2.1.2. - Obiettivi della politica di coesione


 

2.1.2

Obiettivi della politica di coesione

La politica di coesione ha stabilito i seguenti 11 obiettivi tematici a sostegno della crescita per il periodo 2014-2020:

  • Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione
  • Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime
  • Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura
  • Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori
  • Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi
  • Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse
  • Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete
  • Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori
  • Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione
  • Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente
  • Rafforzare la capacità delle amministrazioni pubbliche e degli stakeholders e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente, Assistenza tecnica 

La struttura legislativa per la politica di coesione 2014-2020 comprende:

  • 1 Regolamento generale che contiene disposizioni comuni sul FESR, FSE, Fondo di coesione, FEASR, FEAMP (Regolamento UE 1303/2013)
  • 5 Regolamenti specifici relativi a: FESR, disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione”, FSE, Fondo di coesione, FEASR, FEAMP
  • 2 Regolamenti specifici relativi all’obiettivo di "cooperazione territoriale europea" (Regolamento UE 1299/2013) e al Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) Regolamento UE 1302/2013
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27/10/2015 - 14:00

Aggiornato il: 27/10/2015 - 14:00

2.1.3. - I 5 fondi strutturali e di investimento europei (ESIF)


 

Focus - I 5 FONDI STRUTTURALI E DI INVESTIMENTO EUROPEI (ESIF)

  • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – Regolamento UE 1301/2013:
    il FESR interviene su tutti gli obiettivi della strategia Europa 2020 e si concentrerà sui settori d’investimento collegati al contesto nel quale operano le imprese (infrastrutture, servizi alle imprese, innovazione, ICT e ricerca) ed alla fornitura di servizi ai cittadini in alcuni settori (energia, servizi online, istruzione, infrastrutture sanitarie, sociali e di ricerca, accessibilità e qualità dell’ambiente). Più specificamente nelle regioni più sviluppate e in transizione almeno l’80% delle risorse a livello nazionale sarà destinato a 3 obiettivi: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, promuovere la competitività delle PMI e sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori.
  • Fondo sociale europeo (FSE) – Regolamento UE 1304/2013: il FSE interviene in maniera diretta su 4 obiettivi tematici della strategia Europa 2020 (da 8 a 11): promuovere l’occupazione e la mobilità professionale, investire nell’istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente, promuovere l’inclusione sociale e lottare contra la povertà, rafforzare la capacità istituzionale ed un’efficiente amministrazione pubblica.
  • Fondo di coesione (FC) – Regolamento UE 1300/2013: il Fondo di coesione assiste gli Stati membri con un reddito nazionale lordo (RNL) pro capite inferiore al 90% della media dell’Unione europea (Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria) e finanzia le reti transeuropee di trasporto e azioni di tutela dell’ambiente. L’Italia e il Piemonte non sono interessati dai suoi interventi.
  • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) – Regolamento UE 1305/2013: il FEASR si basa su 6 priorità specifiche: promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale; potenziare la redditività e la competitività delle aziende agricole; promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo; preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi agricoli e forestali; incoraggiare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima; promuovere l'integrazione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.
  • Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) – Regolamento UE 508/2014: il FEAMP è il fondo per la politica marittima e della pesca dell'UE e sostiene i pescatori nella transizione verso una pesca sostenibile, aiuta le comunità costiere a diversificare le loro economie, finanzia i progetti che creano nuovi posti di lavoro e migliorano la qualità della vita nelle regioni costiere europee, agevola l’accesso ai finanziamenti

I Fondi gestiscono risorse per investimenti a favore della crescita e dell’occupazione destinati a tutte le regioni dell’Unione europea a seconda del livello di sviluppo. A seconda del prodotto interno lordo (PIL), le regioni europee si distinguono in:

  • Regioni meno sviluppate: con un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria
  • Regioni in transizione: con un PIL pro capite compreso tra il 75% e il 90% della media comunitaria
  • Regioni più sviluppate: con un PIL pro capite superiore al 90% della media comunitaria.

In Italia nella prima categoria rientrano le regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nella seconda Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna mentre nella terza categoria ricadono le rimanenti regioni italiane incluso il Piemonte.

Schema della politica di coesione: confronto tra la programmazione 2007-2013 e 2014-2020

Programmazione 2007-2013

Programmazione 2014-2020

Obiettivo

Fondo di finanziamento

Obiettivo

Fondo di finanziamento

Convergenza

FESR

FSE

Fondo di Coesione

Investimenti nella crescita e nell’occupazione

Regioni meno sviluppate

Regioni in transizione

FESR

FSE

Fondo di Coesione

Competitività regionale e occupazione

FESR

FSE

Regioni più sviluppate

FESR

FSE

Cooperazione territoriale europea

FESR

Cooperazione territoriale europea

FESR

La Politica di Coesione 2014-2020 si articola quindi in due Obiettivi prioritari:

  1. Obiettivo “Investimenti per la crescita e l’occupazione”, a cui afferiscono i programmi nazionali e regionali finanziati con il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), il FSE (Fondo Sociale Europeo) e il Fondo di Coesione analizzati nel paragrafo 2.2
     
  2. Obiettivo “Cooperazione territoriale europea, a cui afferiscono i programmi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale finanziati dal FESR analizzati nel paragrafo 2.3

Alla politica di coesione concorre inoltre il Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (FEASR) 

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04/11/2015 - 15:06

Aggiornato il: 04/11/2015 - 15:06