Attenzione alle false richieste di pagamento e/o registrazione: se hai ricevuto una comunicazione ingannevole di questo tipo, ti suggeriamo di leggere le nostre indicazioni.
Si raccomanda di diffidare di qualunque richiesta di pagamento e in caso di dubbio di contattare il settore Comunicazione esterna e URP (011 571 6667, urp@to.camcom.it) per eventuali verifiche, prima di effettuare qualunque versamento legato a proposte di questo tipo.
ATTENZIONE! La Camera di commercio di Torino, nel caso debba provvedere a rimborsare somme o diritti erroneamente versati, chiede i dati per l’accreditamento solo per iscritto utilizzando appositi moduli.
UIBM: tentativi di truffa ai danni di coloro che depositano una domanda di titolo di P.I.
Si informa che l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ha segnalato che da diversi mesi sono stati rilevati numerosi tentativi di truffa, con richieste ingannevoli di pagamento, ai danni di coloro che depositano una domanda di marchio presso l’UIBM (sia tramite Camera di commercio che direttamente tramite portale on line). Al fine di limitare il numero di coloro che, cadendo in inganno, pagano ad ignoti somme di denaro non dovute, l’UIBM sta mettendo in atto una campagna informativa finalizzata a raggiungere il maggior numero di utenti possibili. Vedi news su sito UIBM
PHISHING: attenti ai link!
Email apparentemente riconducibili alla Camera di commercio di Torino possono infettare il computer: ATTENZIONE ad eventuali link presenti nella pagina che potrebbero aprire indirizzi diversi da quelli indicati nel testo. Vedi esempio
SMISHING e VISHING: attenti a SMS e telefonate!
SMISHING
SMS apparentemente riconducibili alla Camera di commercio di Torino possono richiedere di effettuare pagamenti urgenti o di verificare vostre informazioni urgentemente richiedendo l’utilizzo di vostre credenziali di accesso: ATTENZIONE ad eventuali link presenti negli sms ricevuti che potrebbero aprire indirizzi diversi da quelli indicati nel testo. La Camera di commercio di Torino non utilizza sistemi di messaggistica istantanea per richiedere\verificare informazioni o pagamenti ai propri utenti
VISHING
Finti Call Center apparentemente riconducibili alla Camera di commercio di Torino, possono richiedere di effettuare pagamenti urgenti o di verificare informazioni urgentemente. Non rivelate mai vostri dati bancari telefonicamente a nessuno. La Camera di commercio di Torino non utilizza call center con queste finalità.
Richieste di pagamenti ingannevoli
Attenzione a comunicazioni cartacee che richiedono di inviare soldi tramite bonifico a incaricati della Camera di commercio di Torino, si tratta di comunicazioni commerciali ingannevoli. Vedi esempio
Diritto annuale
Si segnala l’invio via PEC di richieste di pagamento del diritto annuale tramite bollettino di conto corrente postale oppure bonifico bancario: si invitano i destinatari delle PEC a non dare seguito a tali richieste in quanto non provenienti dalla Camera di commercio.
In prossimità della scadenza del 30 giugno di ogni anno la Camera di commercio di Torino invia un’informativa sul diritto annuale nella quale vengono riepilogate le indicazioni sulla scadenza, il calcolo e le modalità di versamento del tributo.
Si ricorda che il versamento del diritto annuale può avvenire tramite modello F24 oppure piattaforma PagoPA.
Ci sono giunte nel tempo diverse segnalazioni in merito a organizzazioni e imprese che spediscono ripetutamente richieste di versamento alle imprese, utilizzando denominazioni facilmente confondibili con quella della Camera di commercio. Questi soggetti offrono in cambio di denaro iscrizioni in banche dati, registri, albi e ruoli, come ad esempio: “Elenco ditte commercio - industria - artigianato", "Repertorio Nazionale Registro Ditte Artigiane, Commerciali, Agricole e Industriali" e "Elenco ditte italiane operanti in Europa", etc.
Tali richieste non hanno nulla a che vedere con l’attività o con l'iscrizione nei registri della Camera di commercio, né con il pagamento obbligatorio del diritto annuale, che da anni non si effettua più tramite bollettino postale, ma esclusivamente attraverso il modello F24 o sulla piattaforma PagoPA. Si ricorda che il sito ufficiale del Registro Imprese italiano, dove reperire e scaricare online le visure e altri documenti delle imprese iscritte è esclusivamente: www.registroimprese.it
Anche eventuali richieste di pagamento con riferimento a marchi di impresa già registrati non hanno nulla a che vedere con l'attività dalla Camera di commercio. Si ricorda infatti che i marchi depositati presso le Camere di commercio o direttamente presso l´UIBM possono essere rinnovati entro 10 anni dalla data del deposito. Inoltre, per ogni corrispondenza ufficiale, la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Torino utilizza carta intestata che riporta il logo e l’esatta denominazione dell’ente.
Esistono aziende che propongono - in apparenza gratuitamente – di inserire i dati aziendali nel proprio registro internet. Solamente nel testo a carattere più piccolo è scritto che il firmatario si obbliga a versare, di solito per più anni, un importo annuale per l’iscrizione. Per combattere le attività commerciali ingannevoli e per avvicinare le diverse situazioni di legge in Europa, l'UE nel 2005 ha deliberato una direttiva relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno.
È stato segnalato anche un caso di phishing che coinvolge InfoCamere, la società delle Camere di Commercio che si occupa dell'infrastruttura informatica del sistema camerale. Molte aziende hanno ricevuto messaggi email da un falso account InfoCamere che richiedeva l'aggiornamento dei propri dati anagrafici attraverso l'apertura di un link che punta a un sito contraffatto che ruba i dati immessi. L'invito è di non aprire il link contenuto nel messaggio e, nel caso in cui si avesse seguito il collegamento, a cambiare subito la password di accesso ai servizi camerali o a contattare il servizio di assistenza di InfoCamere. Si consiglia di verificare i messaggi PEC con la stessa attenzione riservata a quelli "tradizionali”.
La Camera di commercio ti consiglia di leggere attentamente il testo prima di accettare un’offerta apponendo la propria firma e di esaminare soprattutto i seguenti aspetti:
Se comunque avessi sottoscritto erroneamente un documento, provvedi subito a disdire il contratto per non far scadere i termini, e informa immediatamente il tuo legale.
Ricordiamo che i soggetti colpiti dall'invio di comunicazioni ingannevoli possono inviare le proprie segnalazioni all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ai fini della pronuncia di ingannevolezza della comunicazione sotto il profilo degli interessi collettivi, ai sensi del d.lgs. 145/2007. Sulla base di tale pronuncia gli interessati potranno poi agire a titolo individuale ai fini della invalidazione del relativo contratto e del risarcimento dei danni subiti individualmente. Segnaliamo infine che i medesimi soggetti possono anche rivolgersi alla giustizia ordinaria ai sensi delle norme del codice civile che vietano gli atti di concorrenza sleale (art. 2598, 2599 e 2600 del codice civile). Cliccando sul banner sottostante è possibile scaricare il vademecum AGCM "Io non ci casco!".