Commercio al dettaglio in sede fissa di generi alimentari - esercizi di vicinato


Definizione: l’attività di commercio al dettaglio in sede fissa presso un esercizio di vicinato di generi alimentari consiste nell’acquistare gli stessi in nome e per conto proprio e nel rivenderli direttamente al consumatore finale in appositi locali aperti al pubblico.

Gli esercizi di vicinato hanno superficie di vendita non superiore a 150 mq. (nei comuni con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti) o a 250 mq. (nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti).

A chi rivolgersi per ricevere informazioni sull'attività:  SUAP del Comune competente per territorio (dove ha sede il locale di esercizio di vicinato).

Cosa serve: attività regolamentata il cui esercizio è soggetto al regime amministrativo della SCIA  unica: SCIA per apertura dell'esercizio di vicinato + SCIA per notifica sanitaria (si veda il D.Lgs. 222/2016 – TABELLA A Sezione I - 1. Commercio su area privata 1.2. Esercizio di vicinato nel settore alimentare).

Ai fini della domanda/denuncia Registro imprese/REA (I1, I2, S5 o UL) occorre compilare:

  • il modello note indicando gli estremi della SCIA unica (precisare il SUAP del Comune  a cui è stata presentata la SCIA unica, la data della ricevuta di presentazione telematica o la data della ricevuta di avvenuta consegna via PEC e il numero di protocollazione laddove già disponibile).

 

Riferimenti normativi:

  • Articolo  4, lett. d) e articolo  7 del D.Lgs 31 marzo 1998, n. 114
  •  Articolo 65, D.Lgs 26 marzo 2010, n. 59
  • Articolo 6-bis della  Legge Regionale 12 novembre 1999, n. 28
  •  D.Lgs 25 novembre 2016, n. 222
  •  D.G.R. 19 giugno 2017, n. 20-5198
  • Regolamento CE 852/2004
  • Deliberazione della Giunta Regionale del 2 ottobre 2017, n. 28-5718
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Ultima modifica
Lunedì, Novembre 19, 2018 - 16:45

Aggiornato il: Lunedì, Novembre 19, 2018 - 16:45

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