4.6 - La gestione dei debiti


Abbiamo visto che il mercato offre una vasta scelta di finanziamenti, che variano per ente erogatore, durata, caratteristiche tecniche e costo. Ma come scegliere? E, soprattutto, fino a che punto è conveniente ricorrere a un prestito?

Rispondere a queste domande non è facile. Tuttavia qualche regola di carattere generale esiste, fermo restando che ogni imprenditore dovrà poi scegliere in base alla sua situazione personale ed alle condizioni del «mercato finanziario» in cui opera.

► Abbiamo già detto che per quanto concerne la durata dei finanziamenti, la «regola d’oro» generale è quella di impiegare capitali omogenei rispetto al fabbisogno da coprire. Ricordiamo quindi che:

• il fabbisogno corrente deve essere coperto da finanziamenti a breve termine;
• il fabbisogno strutturale, al contrario, da finanziamenti di più lunga durata.

Il perché è evidente: si tratta di assicurare la maggior corrispondenza temporale possibile tra durata del fabbisogno e durata dei finanziamenti.

► Per quanto concerne, poi, il «mix» tra fonti interne ed esterne di finanziamento occorre fare una considerazione in apparenza paradossale:un certo grado di indebitamento è indispensabile per ogni impresa. Anzi, un’impresa sana, poste determinate condizioni, più si indebita più guadagna. Pare strano? Eppure è così che funziona il principio della «leva finanziaria»,1 come si potrà comprendere leggendo su «La gestione aziendale».

In ogni caso vale però il consiglio di evitare il ricorso indiscriminato a fonti esterne. Soprattutto nei primi tempi, è bene agire con prudenza, lasciandosi sempre una «riserva di credito» a cui far ricorso per fronteggiare i fabbisogni imprevisti. Per far questo è opportuno coprire il più possibile il fabbisogno strutturale con capitali propri, che nel tempo dovranno essere costantemente incrementati con l’autofinanziamento.

Una ricetta senza dubbio impegnativa. Certo è che nella giusta miscela tra mezzi propri e di terzi risiede spesso uno dei principali motivi di successo di un’impresa.


1 Nella ragioneria e nella finanza aziendale, il termine «leva finanziaria» o leverage è utilizzato con riferimento a un dato investimento o attività, e denota il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto di un'impresa. Sfruttare la leva finanziaria, in sostanza, vuol dire prendere in prestito dei capitali confidando di investirli ottenendo un rendimento maggiore del tasso di interesse richiesto dal prestatore.

 

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09/11/2015 - 12:24

Aggiornato il: 09/11/2015 - 12:24