1 - Introduzione: Le forme di sostegno per le imprese


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21/10/2015 - 17:04

Aggiornato il: 21/10/2015 - 17:04

1.1 - Obiettivi della guida


L’Unione Europea supporta in vario modo le imprese, in particolare quelle di piccola e media dimensione (PMI).
Le forme di sostegno possono essere molto diverse, dal contributo diretto (peraltro sempre più raro), alla compartecipazione ai costi per la realizzazione di un progetto, al supporto indiretto attraverso prestiti, fondi di garanzia e altri strumenti per favorire l’accesso al credito.

Interessanti opportunità possono inoltre scaturire dalla partecipazione delle imprese alle gare di appalto finanziate, o bandite direttamente, dalle istituzioni comunitarie.

Infine, esistono numerosi strumenti, sempre finanziati dalla Commissione Europea, che supportano le imprese non con un finanziamento diretto, ma attraverso la fornitura di servizi (si pensi ad esempio all’Enterprise Europe Network, la rete europea di supporto alle imprese), la creazione di siti internet dedicati, la realizzazione di studi o guide pratiche, ecc.

Questa guida intende essere uno strumento di primo orientamento per le imprese che vogliono saperne di più sui finanziamenti comunitari, illustrando le principali differenze fra le varie tipologie di finanziamento, le principali caratteristiche dei diversi programmi  e le modalità di accesso.
Non si entrerà pertanto troppo in dettaglio sui singoli programmi di finanziamento, ma saranno disponibili link e contatti utili per reperire ulteriori informazioni. In particolare, ricordiamo che il punto di riferimento principale a livello locale per le imprese che intendono accedere ai finanziamenti europei è costituto dalla rete Enterprise Europe Network.

Non nasconderemo neanche le eventuali difficoltà che si possono incontrare nell’affrontare il percorso del finanziamento comunitario, poiché l’obiettivo della guida non è certo pubblicitario, quanto piuttosto di fornire un’informazione corretta che consenta all’imprenditore un approccio ragionato a queste tematiche, cercando di smentire alcuni “falsi miti”, che si erano diffusi soprattutto negli anni passati, secondo i quali l’Unione Europea finanzierebbe a fondo perduto più o meno qualunque tipo di attività (ve lo diciamo subito: purtroppo, non è così!).

La Guida si riferisce alla programmazione comunitaria per il periodo 2014-2020 e verrà aggiornata periodicamente, in particolare con l’indicazione dell’uscita di nuovi bandi.

Il taglio sarà il più possibile pratico, grazie all’esperienza che la Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte hanno maturato “sul campo” in questi anni rispondendo a migliaia di quesiti concreti delle imprese piemontesi sulle tematiche europee.

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30/10/2015 - 15:59

Aggiornato il: 30/10/2015 - 15:59

1.2 - Tipologie di finanziamento


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21/10/2015 - 17:15

Aggiornato il: 21/10/2015 - 17:15

1.2.1 - La strategia dei finanziamenti comunitari


Si parla spesso genericamente di “finanziamenti comunitari”, ma in questa definizione rientrano in realtà programmi di supporto alle imprese con caratteristiche molto diverse, dal punto di vista della tipologia di finanziamento, delle iniziative finanziabili e delle modalità di presentazione della domanda di finanziamento.

In questa guida abbiamo cercato di raggruppare i finanziamenti comunitari in macro-categorie (v. par. 1.2.2), pur consapevoli che i criteri da noi adottati possono presentare rischi di arbitrarietà. Questo approccio ci è sembrato tuttavia utile come strumento di primo orientamento e filo conduttore per l’impresa.

Prima di cominciare a presentare le diverse categorie in cui si possono suddividere i finanziamenti europei, è utile però una premessa sulla strategia che sta alla base di tutti i finanziamenti europei.

Prima di cominciare a presentare le diverse categorie in cui si possono suddividere i finanziamenti europei, è utile però una premessa sulla strategia che sta alla base di tutti i finanziamenti europei

Focus - LA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI EUROPEI E LA STRATEGIA EUROPA 2020

Le imprese normalmente focalizzano il loro interesse su aspetti pratici come le modalità per la partecipazione ai bandi europei, le percentuali di finanziamento e le iniziative e tipologie di spesa ammissibili.

Riteniamo comunque utile fornire un sintetico quadro di insieme della strategia che sta alla base del sistema dei finanziamenti europei.

In primo luogo i finanziamenti europei sono soggetti a una programmazione pluriennale, che è poi la stessa del quadro finanziario pluriennale, che definisce le priorità e i limiti di spesa dell'Unione europea a lungo termine e nell’ambito del quale si inseriscono i bilanci annuali dell’UE.

Le recenti programmazioni hanno coperto un arco temporale di 7 anni e l’attualmente quadro finanziario riguarda il periodo 2014-2020.

Di conseguenza, anche i regolamenti che hanno adottato diversi programmi di finanziamento di cui si tratterà più avanti (per esempio Horizon 2020, Life, i fondi strutturali) hanno fissato la loro durata per il medesimo periodo.

Per l’attuale programmazione 2014-2020 un particolare significato assume la coerenza con la “Strategia Europa 2020”, varata nel 2010 per mirare (appunto entro il 2020) a una crescita:

  • intelligente, grazie a investimenti più efficaci nell'istruzione, la ricerca e l'innovazione;
  • sostenibile, grazie alla decisa scelta a favore di un'economia a basse emissioni di CO2;
  • solidale, cioè focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà

A queste priorità sono legati 5 grandi obiettivi

  • occupazione: innalzamento al 75% del tasso di occupazione per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni
  • ricerca e innovazione: aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell’UE
  • ambiamenti climatici e sostenibilità energetica: la c.d. strategia 20/20/20, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, il 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili, l’aumento del 20% dell'efficienza energetica
  • istruzione: Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10 % e aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria
  • lotta alla povertà e all'emarginazione: almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno

Quanto sopra scritto può apparire un discorso troppo “politico”, ma assume invece un rilievo concreto quando si vede come tutti i programmi europei di finanziamento, sia quelli ad attuazione diretta sia i fondi strutturali, debbano concentrarsi fortemente sul raggiungimento di questi obiettivi.

Pertanto rispetto al passato si restringe per esempio la libertà di manovra nell’utilizzo dei fondi strutturali da parte delle autorità nazionali e regionali, dato che – come si vedrà meglio più avanti – sono previste percentuali minime piuttosto elevate che nella programmazione di tali fondi devono essere riservate a obiettivi specifici legati proprio alle priorità della strategia 2020.

http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nutshell/index_it.htm

 

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30/10/2015 - 10:09

Aggiornato il: 30/10/2015 - 10:09

1.2.2 - Macro-categorie dei finanziamenti comunitari


Passiamo ora alla divisione in macro-categorie.
Una prima, fondamentale, distinzione prende in considerazione il fatto se i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea sono:

  • erogati direttamente dall’Unione Europea, sulla base di appositi bandi, con l’obiettivo di migliorare l’attuazione delle politiche comunitarie in determinati settori (innovazione, ambiente, ecc.)  :  Finanziamenti diretti
  • attuati tramite autorità nazionali o regionali degli stati membri, nell’ambito della politica di coesione il cui obiettivo, in estrema sintesi, è quello di ridurre le disparità tra le varie regioni europee : Finanziamenti indiretti (noti anche come fondi strutturali)
  • accessibili dalle imprese tramite intermediari finanziari : Strumenti per l’accesso al credito
  • previsti nell’ambito delle politiche di aiuto dell’UE ai paesi terzi : Le opportunità per le PMI nei paesi extra-UE

Vediamo quali sono le caratteristiche principali delle 4 categorie sopra elencate, che verranno poi sviluppate nel dettaglio nei capitoli successivi della guida

Finanziamenti diretti
  • Questi programmi sono gestiti dalla Commissione Europea (“gestione centralizzata”, direttamente o tramite agenzie esecutive), attraverso la pubblicazione sul sito internet dell’Unione Europea di specifici inviti a presentare proposte
  • In linea generale, non servono a finanziare i “classici” investimenti di impresa (per i quali si può invece valutare il ricorso ai fondi strutturali e agli strumenti per l’accesso al credito)
  • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri paesi europei
  • Molto spesso i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità)
  • Salvo limitate eccezioni, il contributo europeo copre solo una parte dei costi del progetto (la % di intervento dell’UE varia a seconda del programma e del tipo di azione, v. schede finanziamento)
Finanziamenti indiretti (fondi strutturali)
  • L’Unione Europea richiede il cofinanziamento degli interventi da parte delle autorità nazionali e regionali
  • La gestione dei fondi (inclusa la pubblicazione dei bandi e l’erogazione dei contributi ai beneficiari) è in capo ad  autorità nazionali / regionali (gestione decentrata)
  • Concentrazione risorse su obiettivi specifici previsti dalla strategia Europa 2020
  • Possono finanziare investimenti di imprese, purché rispondenti alle priorità previste dalla programmazione adottata dalla Regione/Stato  di interesse. Le agevolazioni concesse alle imprese dovranno inoltre rispettare (per l’individuazione degli interventi ammissibili e del tipo e entità dell’agevolazione) la normativa europea sugli aiuti di stato
  • Non è richiesta in linea di massima la presentazione di progetti in collaborazione con altri partner europei (salvo che per gli specifici programmi di cooperazione territoriale europea)
Gli strumenti finanziari innovativi per le PMI
  • Gestione tramite intermediari finanziari
  • Interventi simili a quelli del mercato finanziario, ma con condizioni tendenzialmente più favorevoli
Interventi in paesi extra-Ue
  • Molti programmi comunitari prevedono un’assistenza diretta ai paesi terzi, le PMI europee possono beneficiarne in maniera indiretta (per esempio partecipando alle gare pubbliche per attuare questi programmi)
  • Altri programmi specifici, pur non prevedendo sovvenzioni dirette alle PMI europee, ne favoriscono comunque l’accesso ai mercati esteri, per esempio tramite help desk dedicati, banche dati, eccetera

E’ anche importante chiarire la differenza tra:

  • finanziamenti comunitari à erogati normalmente tramite inviti a presentare proposte (Call for proposals) 
  • appalti pubblici dell’UE à gare di appalto (Call for tenders) bandite dalle istituzioni europee

Focus - CALL FOR PROPOSALS E CALL FOR TENDERS:CHE DIFFERENZA C'E'

1) Nel caso dei finanziamenti comunitari, che sono l’oggetto principale della presente guida, la Commissione Europea  (direttamente o indirettamente, come sopra accennato) eroga contributi finanziari alle imprese per progetti che contribuiscono in qualche modo alla realizzazione di una politica europea, sulla base della pubblicazioni di inviti a presentare proposte (call for proposals).
Tra le proposte pervenute che corrisponderanno ai criteri di ammissibilità previsti  nell’invito verranno selezionate le più meritevoli sulla base dei criteri di aggiudicazione (p.es. qualità della proposta, metodologie proposte, necessità delle spese, ecc.), anch’essi citati nella documentazione di gara. Nell’invito vengono definiti gli obiettivi a cui devono rispondere le proposte e la tipologia di azioni ammissibili, ma all’interno di questi paletti i proponenti sono liberi di proporre le metodologie che ritengono più efficaci per il raggiungimenti di tali obiettivi.
Normalmente le proposte selezionate sono più di una e il costo del progetto sarà cofinanziato con i fondi comunitari, pertanto una certa percentuale dei costi rimane a carico del proponente.

2) nel caso degli appalti, le istituzioni comunitarie (analogamente alle autorità pubbliche nazionali o regionali) – tramite la pubblicazione di bandi di gara (call for tenders) - acquistano beni o servizi o commissionano lavori per la realizzazione di azioni puntuali da esse definite. In questo caso ci sarà normalmente un unico aggiudicatario, che percepirà l’intero corrispettivo (sulla base del prezzo aggiudicato in sede di gara) del servizio, della fornitura o del lavoro.
Spesso i tenders sono ignorati dalle imprese, probabilmente ritenendo di non avere la struttura necessaria per potervi partecipare con successo e considerando scarse la possibilità di successo. E invece questi bandi possono offrire interessanti opportunità di mercato: le regole di partecipazione, pur richiedendo la conoscenza dell’inglese, non sono particolarmente complesse e molti bandi vedono la presentazione di un numero relativamente basso di offerte. Occorre inoltre ricordare che alcune agenzie comunitarie hanno sede in Italia (per esempio ETF a Torino, Centro Comune di Ricerca a Ispra, Agenzia europea per la sicurezza alimentare a Parma), pertanto in questi casi non sussiste neanche il problema della lontananza del luogo di esecuzione della prestazione.
I bandi di gara delle istituzioni comunitarie sono pubblicati sul Supplemento on-line alla Gazzetta Ufficiale Europea (banca dati TED), oltre che generalmente sul sito internet dell’istituzione che ha bandito la gara

Focus - ENTERPRISE EUROPE NETWORK IN PIEMONTE

La Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte fanno parte, all’interno del Consorzio ALPS per il Nord-Ovest Italia, della rete Enterprise Europe Network, creata per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee , in particolare le PMI.
Tra i servizi offerti, segnaliamo in particolare l’assistenza alle imprese sull’accesso ai finanziamenti europei, con particolare riguardo a Horizon 2020.
Per ulteriori informazioni: https://www.to.camcom.it/pid-digitale-e-innovazione / www.pie.camcom.it/sportello.europa
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12/10/2018 - 09:49

Aggiornato il: 12/10/2018 - 09:49