4.1 - Gli strumenti per aumentare il volume di credito per le PMI


Gli interventi comunitari aventi come beneficiari le imprese comprendono, oltre alle opportunità offerte dai  fondi strutturali e dai programmi a gestione diretta affrontate nei capitoli precedenti, una serie di strumenti finanziari che l’Unione Europea ha predisposto al fine di aumentare il volume di credito a disposizione delle PMI e di favorirne l’accesso.

In linea generale possiamo dire che, pur trattandosi di fondi che provengono dal bilancio comunitario, questi strumenti vengono gestiti dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) - l’istituzione finanziaria dell’ Unione Europea – o dal suo braccio operativo FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti), l’organo della BEI specializzato nel capitale di rischio.


Occorre però ulteriormente precisare che a loro volta BEI e FEI non finanziano direttamente le imprese, ma favoriscono gli interventi da parte di intermediari finanziari o investitori privati a favore delle PMI: nella maggior parte dei casi pertanto gli interlocutori dell’impresa non saranno direttamente BEI o FEI, ma l’intermediario finanziario

Focus - LA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI)

La BEI, Banca Europea per gli Investimenti, è l’istituzione finanziaria dell’Unione Europea creata nel 1958 con il trattato di Roma al fine di “contribuire allo sviluppo equilibrato e senza scosse del mercato comune”. Si tratta di una banca di sviluppo non avente fini di lucro, i cui fondi possono essere affiancati e sommati  agli interventi dei fondi strutturali.

La BEI può intervenire per co-finanziare progetti specifici attuati sia nel settore pubblico che privato, purché tali progetti siano economicamente, finanziariamente, tecnicamente e ambientalmente sostenibili e compatibili con gli obiettivi perseguiti dalla BEI, che sono:

  • il supporto alle PMI (piccole e medie imprese)
  • la coesione e la convergenza attraverso lo sviluppo delle regioni meno sviluppate dell’UE
  • la sostenibilità ambientale, incluse azioni per gestire i cambiamenti climatici e per lo sviluppo urbano sostenibile
  • l’innovazione e la ricerca
  • lo sviluppo delle reti transeuropee di trasporto (TENs)
  • il sostegno a fonti di energia sostenibili, competitive  e sicure

Anche se la maggior parte dei prestiti BEI sono destinati ai paesi UE, la BEI può intervenire anche in investimenti diretti all'estero realizzati da imprese europee concedendo prestiti a banche commerciali localizzate in alcune aree geografiche extra-Ue.
In questo caso, l’intervento della BEI viene utilizzato come supporto delle politiche comunitarie di sviluppo e cooperazione ed è regolato da specifici mandati da parte dell’Unione Europea. Tale argomento verrà  affrontato nel paragrafo 4.2.2

Focus - IL FONDO EUROPEO PER GLI INVESTIMENTI (FEI)

 

Il FEI, Fondo Europeo per gli Investimenti, è l’organo della BEI specializzato nel capitale di rischio: esso è stato istituito nel 1994 al fine di sostenere e promuovere le piccole e medie imprese ed ha sede in Lussemburgo.

In particolare, il FEI investe in fondi di capitale di rischio per sostenere aziende innovative nella fase iniziale di sviluppo e nella successiva fase di espansione e crescita. Oltre agli strumenti di equity, il FEI gestisce strumenti di debito ovvero fornisce garanzie per portafogli di crediti nei confronti delle PMI a banche che concedono prestiti a medio e lungo termine per questa categoria di imprese, compreso il  micro credito.   

L’intervento del  FEI è complementare agli interventi previsti dalla BEI ed agli interventi che possono essere previsti dai Fondi Strutturali Comunitari.

Il FEI non è un istituto di credito e non concede pertanto prestiti o sovvenzioni direttamente alle PMI, né investe direttamente nelle società: opera attraverso intermediari finanziari (operanti nell’ambito di tipo di strumento finanziario in questione ovvero banche, istituti per concessioni di garanzie, leasing e microcredito, fondi nazionali di private equity e venture capital) dislocati nei paesi UE.
Il FEI si avvale dei propri fondi o di quelli affidatigli dalla BEI o dall’Unione Europea, nell’ambito di specifici programmi quali, per la fase 2014-2020:
COSMEHorizon 2020,   EaSI (ex Progress). ed Europa Creativa .

Il FEI opera negli Stati membri UE, nei paesi candidati e potenziali tali e nei paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein e Norvegia).

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05/11/2015 - 12:13

Aggiornato il: 05/11/2015 - 12:13