Vale quanto affermato in relazione alla cessione di vino eseguita da produttore dotato di deposito fiscale. Nel caso dei micro-birrifici occorre distinguere tra due diverse situazioni:
ESEMPIO
Produttore italiano di birra dotato di deposito fiscale, al fine di facilitare la vendita di tale prodotto in Francia nei confronti di ristoranti, alberghi ed enoteche, non dotati di codice d’accisa, decide di vendere il prodotto ad accisa francese assolta. In base a tale scelta il prezzo praticato comprende l’accisa francese e le spese sostenute in Francia per lo svolgimento della procedura accise. A tal fine incarica un operatore economico francese avente la qualifica di destinatario registrato di assolvere gli obblighi accisa previsti dalla normativa francese. La merce, prima di essere inviata al cliente, transita presso il destinatario registrato dove resta in sosta tecnica per il tempo necessario a svolgere gli adempimenti accisa. La procedura è simile a quella descritta con riferimento al produttore di vino dotato di deposito fiscale. Il destinatario registrato addebita l’accisa e il proprio compenso al produttore italiano.