2.2.2. - FSE: il Programma Operativo Regionale (POR) Regione Piemonte


 

Con decisione C(2014)9914 del 12 dicembre 2014 la Commissione Europea ha approvato il POR FSE 2014-2020 del Piemonte.
Il Programma Operativo Regionale a valere sul FSE mette a disposizione quasi un miliardo di euro nell'ambito dell'obiettivo "investimenti in favore della crescita e dell'occupazione" per il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale in Piemonte.
All’interno della Regione Piemonte la Direzione regionale Coesione sociale e i relativi settori correlati sono competenti per la gestione del POR FSE. Inoltre, una sintesi delle azioni previste dal POR FSE è consultabile sulla sezione del sito regioanle dedicata alla programmazione 2014-2020  http://www.regione.piemonte.it/europa2020/ .

Il POR FSE 2014-2020 è un documento articolato che si declina in assi, priorità d’investimento, risultati attesi e azioni.
Gli assi e la distribuzione delle risorse per asse è la seguente:

ASSE PRIORITARIO

OBIETTIVO

TEMATICO

Euro

%

 

Asse 1 Occupazione

OT. 8

399.600.000

45,8%

Asse 2 Inclusione sociale e lotta alla povertà

OT. 9

176.500.000

20,2%

Asse 3 Istruzione e formazione

OT. 10

259.000.000

29,7%

Asse 4 Capacità istituzionale e amministrativa

OT. 11

2.500.000

0,3%

Asse 5 Assistenza tecnica

 

34.690.000

4,0%

Totale

 

872.290.000

100%

Nella presente guida si cercheranno di approfondire e mettere in evidenza, non appena le relative misure saranno operative, le misure di finanziamento per le imprese con schede dedicate alle misure specifiche (in particolare quelle relative alle nuove imprese, alla formazione e all’inserimento lavorativo).

Per quanto riguarda l’Asse 1 Occupazione sono previste 5 priorità di investimento:

  1. Accesso all'occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, nonché attraverso le iniziative locali per l'occupazione e il sostegno alla mobilità professionale

  2. Attività autonoma, spirito imprenditoriale e creazione di imprese, comprese le micro, piccole e medie imprese innovative

  3. Uguaglianza tra uomini e donne in tutti settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione tra vita professionale e vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore

  4. Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti

  5. Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi per l'impiego pubblici e privati di promozione dell'occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati

Per ogni priorità sono stati individuati obiettivi specifici e azioni mirate a interventi concreti di seguito elencate:

Azioni

8.i.1.1
Misure di politica attiva, tra le quali l'apprendistato, incentivi all’assunzione, tirocini e altre misure di integrazione istruzione/formazione/lavoro, azioni di mobilità professionale, con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita (prioritariamente nell’ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ICT)

8.i.1.2
Percorsi di formazione per giovani assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, preceduti e corredati da campagne informative e servizi a supporto delle imprese

8.i.1.3
Percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca e campagne informative per la promozione dello stesso tra i giovani, le istituzioni formative e le imprese e altre forme di alternanza fra alta formazione, lavoro e ricerca

8.i.1.5
Creazione e rafforzamento di punti di contatto per il profiling, l'accompagnamento al lavoro, l’orientamento, il bilancio di competenze e l’inserimento in percorsi di formazione ed inserimento lavorativo anche per i NEET

8.i.5.1
Incentivi all'assunzione e altre misure di politica attiva, tra cui azioni di mobilità professionale, con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita (prioritariamente nell’ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi sociosanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ICT)

8.i.5.3
Azioni di qualificazione e riqualificazione dei disoccupati di lunga durata fondate su analisi dei fabbisogni professionali e formativi presenti in sistematiche rilevazioni e/o connesse a domande espresse dalle imprese

8.iii.1.6
Percorsi di sostegno (servizi di accompagnamento e/o incentivi) alla creazione d'impresa e al lavoro autonomo, ivi compreso il trasferimento d'azienda (ricambio generazionale)

8.iv.2.1
Voucher e altri interventi per la conciliazione (women and men inclusive)

8.iv.2.3
Misure di promozione del «welfare aziendale» (es. nidi aziendali, prestazioni socio-sanitarie complementari) e di nuove forme di organizzazione del lavoro family friendly (es. flessibilità dell’orario di lavoro, coworking, telelavoro, etc.)

8.iv.2.6
Produzione di informazioni e di strumenti a supporto di scuole, università, enti di formazione e servizi per il lavoro finalizzati alla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro

8.v.6.1
Azioni integrate di politiche attive e politiche passive, tra cui azioni di riqualificazione e di outplacement dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi collegate a piani di riconversione e ristrutturazione aziendale

8.vii.8.1
Azioni di consolidamento e applicazione dei LEP e degli standard minimi, anche attraverso la costituzione di specifiche task force

8.vii.8.2
Integrazione e consolidamento della rete Eures all’interno dei servizi per il lavoro e azioni integrate per la mobilità transnazionale e nazionale

8.vii.8.4
Potenziamento del raccordo con gli altri operatori del mercato del lavoro con particolare riguardo a quelli di natura pubblica (scuole, università, camere di commercio, comuni)


L’Asse 2 Inclusione sociale e lotta alla povertà prevede 2 priorità di investimento:

  1. Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità
  2. Migliore accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale

Le azioni specifiche previste per questo asse sono 8 e sono le seguenti.

Azioni

9.i.1.3
Sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica anche attraverso il ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria, tra i quali il microcredito, e strumenti rimborsabili eventualmente anche attraverso ore di lavoro da dedicare alla collettività

9.i.1.4
Sperimentazione di alcuni progetti di innovazione sociale sottoposti a valutazione di impatto [possibilmente con metodologia contro fattuale]: - nel settore delle politiche sociali - dell'economia sociale - di welfare famigliari ispirati al modello della sussidiarietà circolare.

9.i.2.2
Interventi di presa in carico multiprofessionale finalizzati all'inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione e in generale delle persone che per diversi motivi sono prese in carico dai servizi sociali (o persone a rischio esclusione sociale): percorsi di empowerment (ad es. interventi di recupero delle competenze di base rivolti a tossicodipendenti, detenuti etc.), misure per l’attivazione e accompagnamento di percorsi imprenditoriali, anche in forma cooperativa (es. accesso al credito, fondi di garanzia, microcredito d’impresa, forme di tutoraggio, anche alla pari).

9.i.2.3
Progetti integrati di inclusione attiva rivolti alle vittime di violenza e grave sfruttamento e alle persone a rischio di discriminazione

9.i.2.5
Rafforzamento delle imprese sociali e delle organizzazioni del terzo settore in termini di efficienza ed efficacia della loro azione (ad es. attività di certificazione di qualità delle istituzioni private e di terzo settore che erogano servizi di welfare, di promozione di network, di promozione degli strumenti di rendicontazione sociale e formazione di specifiche figure relative, di innovazione delle forme giuridiche e organizzative, di sensibilizzazione e formazione per lo sviluppo di imprenditoria sociale)

9.iv.3.4
Sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia, tra i quali nidi familiari, spazi gioco, centri per bambini e genitori, micronidi estivi, anche in riferimento ad orari e periodi di apertura [nel rispetto degli standard fissati per tali servizi].

9.iv.3.6
Implementazione di buoni servizio [per favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari domiciliari e a ciclo diurno, e per favorire l’incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione delle fasce orarie e di integrazione della filiera], promozione dell’occupazione regolare.

9.iv.3.7
Formazione degli assistenti familiari(e di tutto il comparto socio sanitario) e creazione di registri di accreditamento e di albi di fornitori di servizi di cura rivolti alle persone anziane e/o non autosufficienti.

 

L’Asse 3 Istruzione e formazione prevede le seguenti 3 priorità di investimento:

  1. Riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce e promozione dell'uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale che consentano di riprendere l'istruzione e la formazione
  2. Miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione superiore e di livello equivalente e l'accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita, specie per i gruppi svantaggiati
  3. Migliorare l'aderenza al mercato del lavoro dei sistemi d'insegnamento e di formazione, favorendo il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, e rafforzare e i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la loro qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l'adeguamento dei curricula e l'introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato

Le azioni concrete previste sono le seguenti.

Azioni

10.i.1.6
Azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte dei percorsi formativi

10.i.1.7
Percorsi formativi di IFP, accompagnati da azioni di comunicazione e di adeguamento dell’offerta in coerenza con le direttrici di sviluppo economico e imprenditoriale dei territori per aumentarne l’attrattività

10.ii.5.3
Potenziamento dei percorsi di ITS, rafforzandone l’integrazione con i fabbisogni espressi dal tessuto produttivo

10.ii.5.12
Azioni per il rafforzamento dei percorsi di istruzione universitaria o equivalente post-lauream, volte a promuovere il raccordo tra istruzione terziaria, il sistema produttivo, gli istituti di ricerca, con particolare riferimento ai dottorati i

10.iv.4.1
Interventi formativi (anche a domanda individuale) strettamente collegati alle esigenze di inserimento e reinserimento lavorativo, prioritariamente indirizzati ai target maggiormente sensibili (over 55, disoccupati di lunga durata, cittadini con bassa scolarità) e alle iniziative di formazione specialistica (in particolare rivolti alla green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale) e per l’imprenditorialità. Percorsi formativi connessi al rilascio di qualificazioni inserite nei repertori nazionale o regionali (anche a domanda individuale) corredati ove appropriato da azioni di orientamento

10.iv.4.2
Azioni di aggiornamento delle competenze rivolte a tutta la forza lavoro (incluse le competenze digitali), compresi i lavoratori dipendenti a termine, i lavoratori autonomi, i titolari di microimprese, i soci di cooperativa, anche attraverso metodologie innovative e in coerenza con le direttrici di sviluppo economico dei territori

10.iv.4.7
Tirocini e iniziative di mobilità anche transnazionali quali opportunità privilegiate di apprendimento e di professionalizzazione

10.iv.4.9
Interventi di supporto agli operatori del sistema ed in particolare di aggiornamento dei formatori e altre figure di supporto, al fine di favorire la diffusione di metodologie didattiche e approcci adeguati all’utenza adulta, anche attraverso la promozione di periodi di inserimento in azienda

10.iv.4.11
Costruzione del Repertorio nazionale dei titoli di studio e delle qualificazioni professionali collegato al quadro europeo (EQF) e implementazione del sistema pubblico nazionale di certificazione delle competenze con lo sviluppo e/o miglioramento dei servizi di orientamento e di validazione e certificazione degli esiti degli apprendimenti conseguiti anche in contesti non formali e informali

10.iv.6.2
Azioni formative professionalizzanti connesse con i fabbisogni dei sistemi produttivi locali, e in particolare rafforzamento degli IFTS, e dei Poli tecnico professionali in una logica di integrazione e continuità con l’Istruzione e la formazione professionale iniziale e in stretta connessione con i fabbisogni espressi dal tessuto produttivo


I diversi interventi del POR FSE saranno attuati attraverso

  • azioni a regia regionale
  • azioni con assegnazione delle risorse alle Province quali soggetti attuatori
  • bandi per la presentazione di progetti (ad esempio, attività formative da realizzarsi)

La pubblicazione dei primi bandi della Regione Piemonte relativi alla programmazione 2014-2020 è prevista per autunno 2015. Sintetiche informazioni preliminari sono comunque già disponibili sul sito della Regione Piemonte http://www.regione.piemonte.it/europa2020/ .
Informazioni sui bandi di maggiore interesse per le imprese saranno disponibili, oltre che sul sito della Regione Piemonte, nell'apposita sezione della guida dedicata alle schede-finanziamento.

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04/11/2015 - 15:09

Aggiornato il: 04/11/2015 - 15:09