Passiamo ora alla divisione in macro-categorie. Una prima, fondamentale, distinzione prende in considerazione il fatto se i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea sono:
Vediamo quali sono le caratteristiche principali delle 4 categorie sopra elencate, che verranno poi sviluppate nel dettaglio nei capitoli successivi della guida
E’ anche importante chiarire la differenza tra:
1) Nel caso dei finanziamenti comunitari, che sono l’oggetto principale della presente guida, la Commissione Europea (direttamente o indirettamente, come sopra accennato) eroga contributi finanziari alle imprese per progetti che contribuiscono in qualche modo alla realizzazione di una politica europea, sulla base della pubblicazioni di inviti a presentare proposte (call for proposals). Tra le proposte pervenute che corrisponderanno ai criteri di ammissibilità previsti nell’invito verranno selezionate le più meritevoli sulla base dei criteri di aggiudicazione (p.es. qualità della proposta, metodologie proposte, necessità delle spese, ecc.), anch’essi citati nella documentazione di gara. Nell’invito vengono definiti gli obiettivi a cui devono rispondere le proposte e la tipologia di azioni ammissibili, ma all’interno di questi paletti i proponenti sono liberi di proporre le metodologie che ritengono più efficaci per il raggiungimenti di tali obiettivi. Normalmente le proposte selezionate sono più di una e il costo del progetto sarà cofinanziato con i fondi comunitari, pertanto una certa percentuale dei costi rimane a carico del proponente.
2) nel caso degli appalti, le istituzioni comunitarie (analogamente alle autorità pubbliche nazionali o regionali) – tramite la pubblicazione di bandi di gara (call for tenders) - acquistano beni o servizi o commissionano lavori per la realizzazione di azioni puntuali da esse definite. In questo caso ci sarà normalmente un unico aggiudicatario, che percepirà l’intero corrispettivo (sulla base del prezzo aggiudicato in sede di gara) del servizio, della fornitura o del lavoro. Spesso i tenders sono ignorati dalle imprese, probabilmente ritenendo di non avere la struttura necessaria per potervi partecipare con successo e considerando scarse la possibilità di successo. E invece questi bandi possono offrire interessanti opportunità di mercato: le regole di partecipazione, pur richiedendo la conoscenza dell’inglese, non sono particolarmente complesse e molti bandi vedono la presentazione di un numero relativamente basso di offerte. Occorre inoltre ricordare che alcune agenzie comunitarie hanno sede in Italia (per esempio ETF a Torino, Centro Comune di Ricerca a Ispra, Agenzia europea per la sicurezza alimentare a Parma), pertanto in questi casi non sussiste neanche il problema della lontananza del luogo di esecuzione della prestazione. I bandi di gara delle istituzioni comunitarie sono pubblicati sul Supplemento on-line alla Gazzetta Ufficiale Europea (banca dati TED), oltre che generalmente sul sito internet dell’istituzione che ha bandito la gara