Archivio indagini, ricerce, studi e osservatori anni precedenti


2019

Evoluzione tecnologica e trasformazione del lavoro

Il progresso tecnologico sta trasformando in misura rilevante il mercato del lavoro, con la nascita di nuove occupazioni, la modifica delle competenze richieste per lo svolgimento delle mansioni “tradizionali” e il progressivo declino di figure professionali a rischio di obsolescenza, a causa della crescente automazione dei processi produttivi.

Per valutare la portata di questo fenomeno negli ultimi anni, organismi di ricerca nazionali e internazionali hanno sviluppato metodologie di classificazione delle professioni in base alla tipologia di attività svolta al fine di poterle caratterizzare in termini di contenuto tecnologico e innovazione organizzativa.

Anche la Camera di commercio di Torino con la Regione Piemonte, l’IRES Piemonte e il Collegio Carlo Alberto hanno avviato un’attività di analisi dell’impatto di questi cambiamenti tecnologici sulle professioni e sulle competenze richieste dal territorio avvenuti nel medio periodo.

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2018

Evoluzione e prospettive del settore commercio

La Camera di commercio di Torino, ASCOM-Confcommercio e Confesercenti di Torino e provincia hanno realizzato un momento di riflessione congiunta sulla recente evoluzione del tessuto imprenditoriale del commercio e dei servizi di ristorazione sul territorio torinese.

A partire da dati statistici che fotografano la presenza delle diverse tipologie di imprese del settore, l'analisi intende approfondire il tema della desertificazione commerciale, fenomeno che investe l’area metropolitana, dai centri storici cittadini, ai comuni montani e rurali, ma anche le dinamiche di crescita delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, in relazione alla crescente vocazione turistica della provincia.

Il settore del commercio in provincia di Torino nel 2018

Con 55.821 sedi di imprese, a cui si aggiungono 15.092 unità locali, per un totale di 70.913 localizzazioni registrate, il commercio è il primo settore del tessuto imprenditoriale torinese, con più di un quarto delle attività complessive (26,1%); si tratta soprattutto di imprese con meno di 10 dipendenti (il 96%), concentrate in Torino città (il 47,7%), e strutturate prevalentemente come ditte individuali (56,6%).

Se da un lato gli anni della crisi hanno sicuramente influito sull’andamento del comparto, anche i mutati comportamenti dei consumatori ed i nuovi modelli e canali di acquisto hanno avuto importanti ripercussioni: solo negli ultimi cinque anni, si è registrata la chiusura di 3.300 unità (-4,5% rispetto al 2012), flessione imputabile alle sedi imprenditoriali che sono passate a settembre 2017 da oltre 59.700 a poco più di 55.800 (-6,5%), a cui si è invece contrapposta una significativa crescita delle unità locali (+572, +3,9%).

Più soggetta a questi cambiamenti è stata la città di Torino dove le attività commerciali, tra il 2012 ed il III trimestre del 2017, hanno evidenziato una progressiva e costante diminuzione (-7,5%). Più contenute le chiusure negli altri territori della provincia: si segnala in particolare l’Area Metropolitana Nord, che ha registrato un aumento delle imprese (+121), imputabile principalmente al comune di Settimo Torinese (+79), che recentemente ha beneficiato dell’apertura di un outlet commerciale.

Ad essere maggiormente penalizzato è stato il commercio al dettaglio, che rappresenta il 55,2% del comparto (all’interno del quale considera anche il commercio all’ingrosso e il commercio di autoveicoli e motocicli), con la chiusura di oltre 2.550 attività.

Il settore ristorazione

Negli ultimi anni la ristorazione (ristoranti, bar e altre attività come catering o mense) è diventata uno dei settori più dinamici del territorio: seppure il comparto rappresenti solo il 7,8% del tessuto imprenditoriale, a fine settembre 2017, con quasi 18.500 localizzazioni registrate, di cui 14.691 sedi e 3.807 unità locali, ha realizzato una crescita del +5,1% rispetto al 2012 (+892 esercizi). Tale variazione positiva è da imputare principalmente alle unità locali, in particolare di imprese con sede fuori dalla provincia torinese, che nel complesso sono aumentate del 13,3% rispetto al 2012 a fronte di appena il +3,1% rilevato per le sedi: soprattutto la piazza di Torino risulta dunque essere molto interessante per nuove aperture anche per imprenditori provenienti da fuori provincia.

Il 91% degli esercizi di questo settore impiega meno di dieci addetti, rispecchiando così la distribuzione per fascia dimensionale registrata per l’intera provincia, ma la forma giuridica prevalente appare quella delle società di persone (il 45% del totale del settore) a differenza del tessuto imprenditoriale nel suo complesso, dove sono più numerose le imprese individuali (il 46,7% a fronte del 37,9% rilevato per le attività di ristorazione).

Nella ristorazione ad aumentare sono soprattutto i ristoranti (+1.064 unità nei confronti del 2012), la preparazione di cibi da asporto (+322) e la ristorazione ambulante (+67). Per contro i bar hanno accusato una flessione (-369 esercizi) che appare più marcata nel capoluogo torinese rispetto al resto della provincia. In flessione anche la categoria residuale delle mense e dei catering: -94 nei confronti di fine 2012. Sono i ristoranti a conduzione straniera ad ottenere un incremento della consistenza (+467 sul 2012) maggiore rispetto a quello registrato per le altre due componenti imprenditoriali (giovanile +110 e femminile +67).

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2017

Conoscere Torino

Un nome che richiama subito l’automotive e la meccanica, ma che sta puntando anche su settori altamente innovativi come l'aerospace, l'ICT e le fonti energetiche rinnovabili.

Una provincia fortemente proiettata verso l’estero, seconda in Italia per il valore delle esportazioni e sempre più presente nei principali mercati in via di sviluppo. La caratterizzano infine una eccellente offerta formativa universitaria e una crescente attrattività turistica.

Conoscere Torino 2016 - 2017 offre una panoramica sintetica e completa in tempo reale dei principali fenomeni socio-economici che caratterizzano la provincia passando dalla popolazione al lavoro, dal turismo alle imprese. 

Indagine meccanica torinese

La Camera di commercio di Torino in collaborazione con AMMA (Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate) e API Torino (Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia) ha promosso la prima edizione dell’indagine sul settore della meccanica in provincia di Torino, settore strategico per l’economia del territorio e assai composito (dai prodotti in metallo alla meccanica strumentale, dalla meccatronica ai prodotti per uso domestico, ai mezzi di trasporto).

l campione dell’indagine (circa 2.000 imprese) è stato circoscritto ai settori più innovativi e con maggiore propensione all’export (meccanica strumentale, meccatronica, prodotti per uso domestico) a cui è stato aggiunto il trattamento dei metalli, comparto appartenente alla fabbricazione dei prodotti in metallo ma strettamente legato agli altri comparti. Sono stati esclusi i mezzi di trasporto perché oggetto già di altre indagini.

Principali risultati dell'indagine - edizione 2017

A fine 2016 in Italia il settore coinvolgeva oltre 155.000 imprese, impiegando oltre 1,5 milioni di addetti. In Torino e provincia hanno sede 8.283 imprese, il 5,3% del totale nazionale e sono circa 123.000 gli addetti occupati nel territorio.
Con 16,3 miliardi di euro di prodotti venduti all’estero nel 2016, la provincia di Torino risulta la prima provincia esportatrice del settore meccanico (il 9,2% dell’export nazionale complessivo del comparto), davanti a Milano (l’8,7%) e a Bologna (il 5%).  Dal 2009 si registra una crescita sostenuta delle esportazioni pari al +51%, maggiore di quella realizzata a livello italiano (+41,2%). Le imprese della meccanica rappresentano solo il 4% delle imprese del territorio, ma la loro quota di export vale il 76% del totale dell’export provinciale.

Profilo del campione 

Delle 340 imprese torinesi rispondenti all’indagine (su un campione individuato di circa 2.000), il 48% è impegnato nel settore della fabbricazione di macchinari e apparecchiature, il 25% nella produzione di apparecchiature elettriche e non elettriche per uso domestico, il 18% nella produzione di pc e prodotti elettronici e il restante 9% nel trattamento dei metalli e lavorazioni. L’attività produttiva è concentrata nel torinese per l’88% dei casi, mentre il 12% ha anche sedi operative nel resto d’Italia e all’estero. 

Si tratta in generale di imprese longeve: il 41% ha avviato la sua attività fra il 1980 e il 2000 e il 27% è stato costituito prima del 1980 (dato in controtendenza rispetto alle imprese torinesi di altri settori, dove solo il 5% è nato prima del 1980). Poco più di un’impresa su dieci si può considerare “giovane” essendo nata dopo il 2010. Per l’89% dei casi si tratta di imprese micro o piccole, mentre le grandi imprese rappresentano poco meno del 2%. Vista la dimensione aziendale, il 44% fattura meno di un milione di euro annuo e il 18% da 1 a 2 milioni di euro; le imprese con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro sono solo l’11% circa. 
Legato alle piccole dimensioni anche il modello gestionale: per il 68% delle imprese si tratta di gestione familiare, per il 19% congiunta, mentre la presenza di manager esterni alla proprietà riguarda solo l’8% dei casi. Non solo: oltre 1 impresa su 4 ha affrontato di recente, o sarà chiamata ad affrontare a breve–medio termine, un processo di passaggio generazionale. Per quanto riguarda l’occupazione, quasi il 75% dei rispondenti utilizza esclusivamente lavoratori dipendenti e non altre forme come somministrati, Partite IVA, lavoratori autonomi); ben il 44% dichiara di non avere laureati in organico.

Andamento del fatturato

La meccanica torinese è un settore decisamente in salute: il 41% degli intervistati dichiara fatturato in crescita, a fronte del 24% che ha dichiarato una riduzione. Ne deriva un saldo positivo, tra dichiarazioni di aumento e quelle di riduzione, pari al +17% e una quota restante pari al 35% che si è espressa per una stabilità del giro d’affari. Peraltro, per quasi un’impresa su quattro l’aumento è stato significativo, superiore al 5%. Il comparto che ha evidenziato risultati migliori è quello del trattamento e rivestimento metalli. All’opposto, più debole è risultata la performance per le attività di fabbricazione di apparecchiature elettriche e non elettriche per uso domestico. Le performance migliori in termini di fatturato sono registrate dalle imprese che diversificano di più la clientela: quando il fatturato generato dai primi tre clienti è inferiore al 20%, l’incremento del giro d’affari coinvolge il 52% delle imprese, a fronte di una media del campione pari al 41%.

Posizionamento nella filiera, settori di destinazione e collaborazioni

Oltre il 50% delle aziende produce o assembla prodotti finiti, percentuale che sale al 61% per le imprese che fabbricano apparecchiature per uso domestico. Ma quali sono i settori di destinazione dei prodotti? Per il 62% dei rispondenti (risposte multiple) i mezzi di trasporto, soprattutto automotive, a seguire la domotica (27%), la meccanica (12%) e chimica/plastica (11%).
In questi settori la concorrenza è elevata: i competitor delle imprese torinesi sono le omologhe aziende del territorio (35% dei rispondenti), ma anche quelle estere (34%), queste ultime più temute nell’ambito della fabbricazione di pc e di prodotti di elettronica e ottici. Nell’ultimo triennio le imprese della meccanica hanno avviato delle collaborazioni, soprattutto di tipo verticale, cliente (l’82% delle rispondenti) e fornitori (il 53%); bassa invece la percentuale di imprese che hanno avviato collaborazioni con Università – Politecnico (il 9%) e con altri Centri di ricerca (il 4%).

Export

Il 56% delle imprese rispondenti all’indagine ha dichiarato di esportare i propri prodotti all’estero, attività che riguarda principalmente le grandi aziende e quelle più innovative. Questo permette di realizzare sui mercati internazionali una buona parte del fatturato: in Europa il 27% e nel resto del mondo il 21%. La vendita diretta, senza la presenza di filiali all’estero, è la modalità preferita dal 78% delle imprese. L’Europa si conferma il principale mercato di destinazione, soprattutto Francia (16%), Germania (13%) e Polonia (8%). Gli Usa (7%) si collocano al quarto posto, ma è la Cina il mercato che si prevede più in crescita nei prossimi anni, secondo quanto affermato dalle imprese, intervistate sulle prospettive future del settore.

Ricerca e innovazione

In questi ultimi anni gli investimenti delle imprese della meccanica si sono concentrati sui beni strumentali (in primis, macchinari e attrezzature: 72%), mentre solo il 28% ha destinato risorse economiche per attività di ricerca e innovazione. Il 14% delle imprese investe in R&S più del 10% del fatturato. Guardando al dettaglio dei numeri, il 20% delle imprese ha già realizzato investimenti negli ambiti tecnologici dell’Industria 4.0 e di queste, la metà prevede ulteriori investimenti 4.0 entro il 2018. Un altro 18% non ha ancora effettuato tali investimenti, ma intende realizzarli nel 2018. Gli ambiti su cui si riscontra maggior interesse sono la robotica (22%), simulazioni di processo (13%), additive manufacturing (12%) e Internet of Things (11%).

Trend futuro

Il clima nel comparto della meccanica torinese, dopo gli anni duri della crisi, sembra essere tornato positivo, con oltre il 70% delle rispondenti che si dice moderatamente ottimista.

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2016

Rapporto sulla contraffazione nel torinese

L'attività di ricerca, realizzata anche mediante indagini che coinvolgono imprese e consumatori, ha spaziato dall’analisi della contraffazione di prodotti agroalimentari, cosmetici e giocattoli, all’approfondimento del tema dell’etichettatura e della riconoscibilità dei prodotti, al furto dell’identità digitale.

Le indagini vengono condotte affiancando alla finalità scientifica l'esigenza di supportare l’Osservatorio provinciale sulla contraffazione nel promuovere una cultura comune di contrasto al fenomeno e creando consapevolezza sui possibili danni e pericoli derivanti al consumatore e alle imprese dall’incauto acquisto di merci contraffatte, senza dimenticare le ricadute negative per l’economia del Paese.

Per il 2016, l’argomento scelto è la sicurezza dell’e-commerce.

L’argomento si presta al coinvolgimento trasversale di imprese produttrici, commercianti, consumatori, oltre che di Forze dell’Ordine e associazioni di categoria.

L’obiettivo vuol essere, da un lato, delineare il ruolo che oggi l’e-commerce riveste nell’attività del sistema imprenditoriale locale; dall’altro, sensibilizzare la platea di utenti e consumatori ad uno uso sicuro e consapevole dei canali dell’e-commerce, nella consapevolezza che si tratta anche di uno strumento strategico di promozione del “Made in Italy”.

Anno 2016  - Sicurezza dell’e-commerce tra imprese e consumatori (85 pagine, 2.290 Kb)

Anno 2015 - la contraffazione dei giocattoli (79 pagine, 3.01 Mb)

Anno 2014 - La contraffazione dei cosmetici (22 pagine, 405 Kb)

Anno 2013 - L'identità digitale (35 pagine, 1,05 Mb)

Anno 2012 - Contraffazione e frodi alimentari (21 pagine, 745 Kb)

Anno 2011 - Il consumo di vini fra le famiglie torinesi (11 pagine, 134 Kb)

Anno 2010 - Le certificazioni agroalimentari (13 pagine, 183 Kb)

Anno 2009 - Contraffazioni e frodi alimentari (50 pagine, 761 Kb)

Anno 2008 - La contraffazione in provincia di Torino (16 pagine, 530 Kb)

Indagine sulle imprese piemontesi del cioccolato e caffè

La Camera di commercio di Torino ogni anno approfondisce, attraverso specifiche indagini conoscitive, alcuni settori produttivi caratteristici del territorio provinciale e regionale, al fine di supportare le imprese nei processi di sviluppo ed internazionalizzazione.

Nell’autunno del 2015 è stata avviata un’indagine conoscitiva sulle imprese piemontesi operanti nel settore della lavorazione del cioccolato e del caffè. La finalità dell’indagine era analizzare la struttura, le caratteristiche, le fonti di approvvigionamento, i mercati nazionale e esteri, i punti di forza e di debolezza delle imprese del settore. Al questionario hanno risposto 68 imprese, con una redemption del 28,6%.

La produzione di cioccolato e la lavorazione del caffè hanno una lunga tradizione nell’industria alimentare, italiana e, in particolare, in Piemonte: se sul territorio nazionale sono presenti oltre 1.550 realtà imprenditoriali, nella nostra regione hanno sede importanti aziende del settore, sorte nei secoli passati, e un vivace sistema di micro e piccole imprese, con una discreta apertura verso l’estero. Il Piemonte  occupa la terza posizione con il 10,9% delle imprese italiane del settore, dietro alla Campania (il 16,1%) e alla Lombardia (l’11,1%), specie per la specializzazione produttiva nel mondo del cioccolato.

Il settore sembra non aver risentito troppo della crisi che ha colpito l’economia regionale: a fine 2014 le imprese piemontesi della produzione di cacao, cioccolato e caramelle risultavano 110 (con un incremento del 2,8% rispetto al 2009); analogamente le imprese della lavorazione del caffè (60 unità), hanno registrato un aumento pari al +7,8%. Si tratta di variazioni dello stock di impresa in linea o nettamente superiori all’incremento complessivo registrato per l’insieme delle industrie alimentari piemontesi nello stesso periodo di osservazione (+2,6%).

Nel 2014 l’Italia ha venduto all’estero prodotti di cacao e sue preparazioni per un importo di 1,3 miliardi di euro, con un incremento del 6,6% rispetto all’anno precedente, e ne ha importati per 970 milioni di euro (+12,6%), generando un avanzo della bilancia commerciale pari a +379 milioni di euro.

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2015

Fare impresa al femminile

Perché parlare di imprenditoria femminile?

Perché è una componente importante del sistema imprenditoriale nazionale, e di conseguenza locale.

Oggi il sistema delle imprese femminili rappresenta una realtà radicata e consolidata, che esprime la sua particolarità a partire dal contesto economico e sociale nazionale sino a quello provinciale, con tassi di femminilizzazione1 che in alcuni settori di attività raggiungono anche il 60%.

Il Settore Studi, Statistica e Prezzi della Camera di commercio di Torino ha realizzato un rapporto di ricerca che intende dare riconoscimento al ruolo sociale ed economico che l’imprenditoria femminile riveste nella Città Metropolitana di Torino, analizzandone l’andamento nel tempo e le principali caratteristiche strutturali, quantificando questa presenza sia come imprese femminili esistenti, sia come presenza imprenditoriale diffusa.

Accanto a questa fotografia, sono state realizzate alcune interviste ad imprenditrici del territorio che, a diverso titolo, possono ben rappresentare ed esprimere le istanze di questo composito universo imprenditoriale.

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La Nautica in Piemonte e in provincia di Torino

Su iniziativa della Camera di commercio di Torino, è stata realizzata un’indagine preliminare avente come oggetto lo studio del settore nautico in Piemonte ed in provincia di Torino.

In Piemonte nel 2014 sono 117 le imprese operanti nel settore della nautica, l’1,5% delle imprese italiane. Oltre il 50% delle imprese opera nel settore delle costruzioni di imbarcazioni da diporto e sportive, cui fa seguito quello della riparazione e manutenzione di navi ed imbarcazioni (il 23%). In provincia di Torino hanno sede oltre la metà delle imprese nautiche regionali.

Quanto al commercio con l’estero, nel 2014 il Piemonte ha esportato navi ed imbarcazioni per un valore pari a 116,8 milioni di euro, il 4,6% delle esportazioni italiane di questo comparto. Il Piemonte è la settima regione italiana per valori di esportazioni di navi ed imbarcazioni, preceduta da, in ordine di classifica, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Lombardia.

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2014

Conoscere Torino

Un nome che richiama subito l’automotive e la meccanica, ma che sta puntando anche su settori altamente innovativi come l'aerospace, l'ICT e le fonti energetiche rinnovabili.

Una provincia fortemente proiettata verso l’estero, seconda in Italia per il valore delle esportazioni e sempre più presente nei principali mercati in via di sviluppo. La caratterizzano infine una eccellente offerta formativa universitaria e una crescente attrattività turistica.

Conoscere Torino 2014 - 2015 offre una panoramica sintetica e completa in tempo reale dei principali fenomeni socio-economici che caratterizzano la provincia passando dalla popolazione al lavoro, dal turismo alle imprese. 

Scarica la versione italiana del dépliant del 2014 - 2015 (24 pagine, 3,7 Mb)

Scarica la versione inglese del dépliant del 2014 - 2015 (24 pagine,3,7 Mb) 

Scarica la versione italiana del dépliant del 2013  (20 pagine, 5,5 Mb)

Scarica laversione inglese del dépliant del 2013  (20 pagine, 7,7 Mb) 

Scarica la versione italiana del dépliant del 2011 (file in formato pdf - 24 pagine, 2,9 Mb)

Scarica la versione inglese del dépliant del 2011 (file in formato pdf - 24 pagine, 2,9 Mb) 

Scarica la versione italiana del dépliant del 2010 (file in formato pdf - 24 pagine, 1,7 Mb)

Scarica la versione inglese del dépliant del 2010 (file in formato pdf - 24 pagine, 1,6 Mb)

Scarica la versione italiana del dépliant del 2009:

Scarica la versione inglese del dépliant del 2009:

Scarica la versione italiana del dépliant del 2008 : 

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Knowledge Migration: gli studenti internazionali come risorsa per il territorio

La Camera di commercio di Torino e FIERI (Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'Immigrazione), in collaborazione con l'Osservatorio Regionale per l'Università e per il Diritto allo studio universitario, hanno realizzato i risultati del rapporto di ricerca "Knowledge migration. Scelte di mobilità e percorsi di integrazione degli studenti internazionali a Torino".

Il rapporto fornisce un quadro statistico approfondito sulla presenza di studenti stranieri immigrati a Torino per motivi di studio iscritti ai due atenei torinesi, l'Università di Torino e il Politecnico. Attraverso un'indagine qualitativa, lo studio indaga, inoltre, le motivazioni che orientano gli studenti internazionali nella scelta dell'Italia, della città di Torino e dei due atenei torinesi. La ricerca prende, infine, in considerazione le esperienze di studio e di integrazione a destinazione, nonché la propensione degli studenti internazionali a trattenersi a Torino e in Italia dopo il conseguimento della laurea, in corrispondenza della ricerca del lavoro e del primo inserimento professionale.

Il bilancio delle risorse per il Piemonte

La crisi economico-finanziaria che abbiamo toccato con mano in questi anni ha reso più lontana la ripresa dell’economia reale, in particolare in Italia e in Piemonte dove, per ragioni di struttura economica, la recessione è stata più marcata. In Piemonte, con una struttura produttiva fortemente caratterizzata da una domanda finale manifatturiera, la produttività media rispetto agli anni pre-crisi è calata di oltre l’8%. In un contesto così delicato, è fondamentale per l’economia della regione rendere efficienti le risorse pubbliche  - sempre più contratte - (e quelle istituzionali private) che saranno disponibili nei prossimi anni.

La ricerca, condotta dalla Camera di commercio di Torino e dal Centro Luigi Einaudi, ha, infatti, lo scopo di individuare le risorse regionali e locali per il rilancio del territorio attraverso due percorsi di analisi, con l'obiettivo di produrre uno strumento conoscitivo utile rispetto all'assunzione di scelte allocative strategiche sul territorio torinese e piemontese:

  1. da un punto di vista economico/finanziario per studiare il complesso quadro delle risorse ad oggi disponibili
  2. da un punto di vista giuridico per scandagliare l’effettiva devoluzione in favore degli enti territoriali infrastatuali e di nuovi poteri di imposizione fiscale.

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Resta fondamentale per l'economia della regione rendere efficienti le risorse pubbliche (e quelle istituzionali private) che si rendessero disponibili nei prossimi anni: Il Centro Luigi Einaudi e la Camera di commercio di Torino presentano i risultati di una ricerca che si articola secondo due percorsi di analisi - economico - finanziario e giuspubblicistico - con l'obiettivo di produrre uno strumento conoscitivo utile rispetto all'assunzione di scelte allocative strategiche sul territorio torinese e piemontese.

Indagine sul Settore Ferrotranviario in Piemonte

Su iniziativa della Camera di commercio di Torino, in collaborazione con il Ceipiemonte, è stata realizzata un’indagine campionaria avente come oggetto lo studio del settore ferrotranviario, che ha analizzato le caratteristiche e le criticità delle imprese piemontesi presenti in questo mercato. Hanno risposto al questionario 79 imprese: 54 attualmente operanti nel settore e 25 che hanno manifestato un potenziale interesse verso lo stesso.

Le imprese che operano nel ferrotranviario generalmente sono indipendenti (l’appartenenza a un gruppo industriale riguarda il 20% delle imprese intervistate), di piccola dimensione (nel 69% dei casi le imprese hanno meno di 50 addetti, ma il 18% conta più di 100 addetti) e con un fatturato relativamente limitato; nonostante ciò, ben il 60% di esse si dedica al settore come attività primaria, mentre in una precedente indagine realizzata dalla Camera di commercio nel 2005 tale percentuale si fermava al 31%. Tra i comparti di attività cui maggiormente si dedicano le imprese, spicca su tutte la meccanica; seguono l’elettronica e la progettazione.

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Dieci anni di bilanci delle filiere automotive e aerospace in Piemonte e in Italia (2005-2014)

Lo studio, realizzato dalla Camera di commercio di Torino e dal Ceipiemonte, ha analizzato i bilanci comparati delle imprese piemontesi e italiane dei settori automotive e aerospaziale, lungo un orizzonte temporale di dieci anni (2003-2012). Un’attenta lettura degli indicatori di bilancio, infatti, ha permesso di fare emergere le tendenze, gli effetti della crisi, la dinamica della competitività, la redditività, i punti di forza e di debolezza delle industrie piemontesi rispetto a benchmark come l’industria manifatturiera nazionale (per l’industria automotive) o l’industria high-tech nazionale (per l’industria aerospaziale).

2013

Multinazionali a Torino: evoluzione degli investimenti esteri negli ultimi 50 anni

Indagine sull'attrattività della provincia di Torino nei confronti degli investitori esteri

La Camera di commercio e l’Unione Industriale di Torino, con la collaborazione di Ceipiemonte, hanno promosso la realizzazione della ricerca sulle “Multinazionali a Torino”, che ripercorre l’evoluzione della presenza di imprese estere nell’area subalpina dal secondo dopoguerra a oggi, in particolare nel settore manifatturiero. Lo studio è stato realizzato da R&P Ricerche e Progetti, che cura annualmente l’aggiornamento della Banca dati Reprint - Italia Multinazionale.

Il rapporto tra territorio e capitale internazionale è di antica data: fin dagli albori della sua storia industriale, l’area torinese ha attratto rilevanti flussi di capitali, forte di una contiguità geografica e culturale con il cuore dell’Europa industriale e finanziaria, di un tessuto imprenditoriale dinamico, e in generale di un favorevole “ambiente” economico e sociale.

Lungo l’intero e tormentato percorso degli ultimi decenni, la presenza di imprese estere è rimasta una costante. Il collegamento con i mercati mondiali e l’apporto di risorse finanziarie, tecnologiche e manageriali sono stati decisivi nel consentire all’industria torinese di mantenersi al passo con le dinamiche più avanzate della concorrenza internazionale, superando positivamente complesse fasi di crisi e ristrutturazione. L’avanzata dei nuovi protagonisti dell’economia mondiale, la crescente concorrenza tra territori, le difficoltà di alcuni settori portanti sembrano oggi mettere in discussione la capacità della nostra area di attrarre nuove iniziative.

Eppure, esperienze a noi vicine testimoniano le grandi potenzialità offerte da una reinterpretazione delle specializzazioni tradizionali verso assetti più moderni: un processo di “riposizionamento” di cui le imprese estere non possono che essere uno dei componenti principali.

La ricerca ripercorre l'evoluzione degli investimenti esteri negli ultimi 50 anni, guardando in specie alle imprese a controllo estero e con alcuni studi di caso, e analizzando in particolare le dinamiche che hanno riguardato gli anni Sessanta, Ottanta, Novanta e Duemila, fino ad arrivare agli sviluppi recenti e alla fotografia dei giorni nostri. E' stata analizzata la specializzazione settoriale e l'attrattività comparata di Torino nei confronti degli IDE (Investimenti diretti Esteri) ed effettuata una comparazione a livello europeo, con alcune considerazioni di policy. 

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Non solo braccia. Il lavoro immigrato nelle imprese del torinese

Il sesto rapporto di ricerca realizzato dalla Camera di commercio di Torino e da FIERI - Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'Immigrazione - Rispetto alle edizioni precedenti, principalmente focalizzate sul tema dell’imprenditorialità straniera, la ricerca di quest’anno amplia la prospettiva analizzando il ruolo della manodopera immigrata e le forme dell’inserimento dei lavoratori stranieri nel sistema produttivo torinese dal punto di vista delle nostre imprese. L’analisi condotta ripropone l’ormai consueto mix di metodi quantitativi e qualitativi grazie al ricorso, accanto ai dati estratti dal Registro camerale, a fonti statistiche molteplici (Istat, Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia di Torino), nonché mediante il supporto di alcuni preziosi testimoni privilegiati.

Scarica il comunicato stampa della presentazione (4 pagine, 71 Kb) e l’ infografica (1 pagina, 4.173 Kb)

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2012

Il design in Piemonte

L’indagine è  stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico Torino, a quattro anni dal precedente studio sul sistema design in Piemonte. La ricerca ha individuato un universo di oltre 800attività sul territorio (imprese, studi e liberi professionisti) a cui è stato somministrato un questionario on line (241 i questionari raccolti).

Tra i dati più incoraggianti:

• il fatturato globale del settore cresce rispetto al 2007 (+6%), anche se la dimensione aziendale rimane piccola.

• Torino si conferma (ancora più che nel 2007) baricentro del design in Piemonte: il 66% di coloro che hanno risposto si trova infatti sul territorio provinciale.

• Il settore che evidenzia la crescita maggiore rispetto al 2007 è la “grafica e comunicazione” salita dal 12 al 29%.

In questi quattro anni sono soprattutto cresciuti gli uffici tecnici e i progettisti interni alle imprese (dal 39 al 49%), in particolare nelle aziende manifatturiere. Un risultato positivo, una scelta che permette di alzare lo standard produttivo e di valorizzare il design come strumento per differenziarsi dalla concorrenza.

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Scarica il rapporto completo (75 pagine - 3 Mb)

Scarica il dépliant "Conoscere il design" (24 pagine - 1,2 Mb)

Scarica il dépliant "Discover design" (24 pagine - 1,3 Mb)

 

Creare Imprese

Chi sono i nuovi imprenditori a Torino? Qual è il loro background? Quali motivazioni li spingono ad avviare un'attività? Con quali risorse economiche?

La ricerca "Creare imprese", realizzata da Camera di commercio e Unione Industriale di Torino, cerca di fornire alcune risposte raccontando le caratteristiche della nuova imprenditorialità sviluppatasi a Torino tra il 2008 e il 2010, i suoi punti di forza e di debolezza.

L'indagine aggiorna i risultati di uno studio analogo condotto a metà degli anni ottanta.

Scarica il file della ricerca (64 pagine, 710 Kb)

L'imprenditorialità sull'asse Torino - Milano

Le Camere di commercio di Torino e Milano, l'Università Bocconi e InfoCamere presentano i risultati di un progetto di ricerca condotto dal Centro EntER dell'Università Bocconi sull'imprenditorialità del Nord-Ovest e, in particolare, dell'area dell'asse Milano-Torino, che ne costituisce la struttura economica portante.
Con l'obiettivo di analizzare la recente evoluzione dell'asse, sono stati valutati diversi indicatori economici inerenti a imprenditorialità, infrastrutture, sistema finanziario, mercato del lavoro e capitale umano.
L'incontro vuole rappresentare un'occasione di confronto sull'ipotesi che una spinta all'integrazione fra grandi Aree possa costituire una leva fondamentale per la promozione dell'imprenditorialità diffusa.

Scarica il file della ricerca (pag. 204 - 7Mb)

 

 

Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dell'artigianato

LA RICERCA


La Camera di commercio di  Torino realizza da circa un decennio l'Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio, che negli ultimi due anni è stata esteso anche all'artigianato, in collaborazione con ASCOM Torino, Confesercenti Torino, CNA Torino, Casartigiani Torino, Confartigianato Torino. L'obiettivo dell'Osservatorio è monitorare la congiuntura e effettuare l'analisi patrimoniale ed economica delle imprese del commercio e dell'artigianato della provincia di Torino.

Si tratta di un comparto costituito prevalentemente da imprese del commercio al dettaglio, della somministrazione, dell'artigianato manifatturiero e dei servizi: un universo molto importante, poichè sono proprio le piccole imprese a determinare una parte rilevante dell'economia del nostro territorio. Conoscere la congiuntura delle imprese del commercio e dell'artigianato è essenziale per comprendere in quale direzione si muove l'economia dei piccoli imprenditori, fornendo indicazioni utili ai policy maker locali per promuovere e sviluppare il territorio.

La ricerca raccoglie ed elabora le contabilità di impresa che le associazioni di categoria gestiscono per i loro soci, utili alla redazione del rapporto congiunturale, e integra questi dati con le informazioni desunte da banche dati sui bilanci delle socetà di capitali. 

Ne derivano:

  • un rapporto congiunturale trimestrale che elabora i dati trimestrali basati sui ricavi netti delle imprese
  • un rapporto di tipo strutturale annuale che analizza la struttura patrimoniale, finanziaria ed economica delle imprese con contabilità ordinaria

 

RAPPORTI CONGIUNTURALI TRIMESTRALI

 

Ogni trimestre vengono rese disponibili le analisi congiunturali che evidenziano l'andamento dei ricavi delle imprese del campione.

 

 

Colloque Franco-Italien

Considerata nel suo complesso, l'Euroregione AlpMed è arrivata a costituire un territorio che, con i suoi 142mila
km2, 19 milioni di abitanti e circa 2 milioni di imprese, può presentarsi a livello internazionale come un vero e proprio motore economico. 550 miliardi di euro di Pil e una capacità di esportazione pari a 106 miliardi di euro annui la collocano infatti a un livello superiore a quello di molti Stati nazionali europei.


Consapevoli di tale forza, nel 2011 le Camere di commercio dell'AlpMed si sono calate nella fase più operativa
di una collaborazione pluriennale e si sono costituite come Segretariato permanente di diritto belga Asbl
(Associacion Sans But Lucratif) AlpMed, ponendo una pietra miliare nella storia delle collaborazioni transfrontaliere.


L'associazione potrà infatti gestire le attività comuni alle sette Unioni regionali (Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta,
Sardegna, Corsica, Rhône-Alpes e Provence Alpes Côte d'Azur) rispondendo alla costitutiva vocazione delle Camere di commercio a "fare rete". 

 

Scarica l' edizione 2012 del rapporto (90 pagine, 3,7 MB)

 

E' possibile scaricare le edizioni precedenti:

 

Rapporto 2011 (79 pagine, 1,9 MB)

 

Scarica le slides della presentazione del 2011 (18 pagine, 11 MB)


2011

La domanda di lavoro delle imprese torinesi

UN'ANALISI COMPARATIVA DELLA DOMANDA DI LAVORO GENERATA DALLE IMPRESE DI PICCOLE, MEDIE E GRANDI DIMENSIONI CON SEDE LEGALE IN PROVINCIA DI TORINO
Questo rapporto è il frutto dell'integrazione tra due banche dati: il Registro delle imprese della Camera di Commercio di Torino e la banca dati SILP (Sistema Informativo Lavoro Piemonte) delle comunicazioni obbligatorie sui rapporti di lavoro della Provincia di Torino.
Il risultato è un'analisi delle principali caratteristiche della domanda di lavoro generata dalle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni con sede legale in provincia di Torino nel periodo compreso tra l'inizio del 2008 e il primo semestre del 2011.

Scarica il comunicato stampa (2 pagine)

Scarica le slides della presentazione (20 pagine)

Scarica il rapporto completo(17 pagine)

 

Torino Economia 2010-11

La pubblicazione si conferma un valido strumento per conoscere l'evoluzione del tessuto imprenditoriale locale e le specializzazioni produttive del territorio torinese, presentandone le peculiarità rispetto alla più vasta area del Nord - Ovest.

La sesta edizione "Torino Economia 2010 - 11", realizzata nell'anno del 150° anniversario dell'Unità di Italia, evidenzia un territorio che nel corso degli anni, ha saputo diversificare la propria base economica, pur non rinunciando alla storica vocazione industriale.

Un territorio in cui sono presenti importanti specializzazioni, competenze, eccellenze produttive, ma che da un lato, si trova oggi ad operare in un contesto di mercati internazionali che stanno risentenso della più grave crisi economica degli ultimi ottant'anni, dall'altro si interroga su quale futuro attuare per garantire continuità al proprio sviluppo.

Scarica il file della pubblicazione Torino Economia 2010 - 11 (138 pagine - 3,1MB)


È possibile scaricare le edizioni degli anni precedenti in formato pdf:

Torino Economia 2009 (154 pagine, 3,3 Mb)

Copertina Torino Economy 2009 (1 pagina, 438 Kb)

Interno Torino Economy 2009 (146 pagine, 5 Mb)

Torino Economia 2008 (208 pagine, 6,2 Mb)

Torino Economia 2007 (226 pagine, 6,7 Mb)

Torino Economy  2007 (167  pagine, 7,8 Mb)

Torino Economia 2006 (177 pagine, 2.6 Mb)

Copertina Torino Economia 2005 (1 pagina, 819 Kb)

Testo Torino Economia 2005 (160 pagine, 1,6 Kb)

Copertina Torino Economy 2005 (1 pagina, 842 Kb)

Testo Torino Economy 2005 (104 pagine, 1,5 Mb)

 

Diventare Laoban

Lavoro autonomo, percorsi imprenditoriali e progetti migratori dei cinesi in Italia e a Torino
Il quinto rapporto di ricerca realizzato dalla Camera di commercio di Torino e da FIERI - Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'Immigrazione - dedica una particolare attenzione alla componente imprenditoriale cinese e alla relazione che lega progetti imprenditoriali e migratori di una comunità ormai storica della provincia di Torino. L'analisi, accanto al consueto approfondimento statistico, si è sviluppata a partire da un inquadramento storico e teorico, ed è corredata da numerose interviste ad alcuni rappresentanti della comunità, nonché a testimoni privilegiati. Ne emerge una realtà imprenditoriale variegata ed eterogenea, come è quella cinese che vive e lavora in provincia di Torino per la quale "diventare laoban" (imprenditore) rappresenta senza dubbio una tappa centrale del più ampio ed importante percorso di vita.
Scarica il comunicato stampa della presentazione (4 pagine, 42 Kb)

Scarica le slide della presentazione :

Scarica il file della ricerca (231 pagine, 5.228 Kb)

 


2010

Micro e piccole imprese in modalità web 2.0

Analisi delle potenzialità del web social networking per lo sviluppo del business di micro e piccole imprese e liberi professionisti.
La Camera di commercio di Torino, in collaborazione con CNA e CasArtigiani, ha realizzato un'indagine, finalizzata alla comprensione dell'utilizzo dei social network da parte di micro imprese, PMI e liberi professionisti per finalità professionali e alla valutazione dell'interesse potenziale all'uso di questi strumenti, attraverso un'indagine sul campo.
La diffusione nell'uso dei social network risulta particolarmente alta: 7 imprenditori su 10 dice di utilizzarli: è uno strumento che viene interpretato dalle imprese come luogo per lo scambio di informazioni e come meccanismo adatto a condividere esperienze e facilitare l'apprendimento. Tuttavia, solo la metà degli utilizzatori ritiene i social network strumenti realmente utili a sviluppare il business. In generale, comunque, a fronte di una grande diffusione presso le PMI di questi strumenti, manca ancora probabilmente una pianificazione strategica che coordini l'uso dei social network agli obiettivi di business.
Scarica la ricerca "Micro e piccole imprese in modalità web 2.0" (52 pagine, 1,7 Mb)

 

Incubatore di Reti di Impresa

"Incubatore di reti d'impresa" è uno studio realizzato fra il 2009 ed il 2010, con l'obiettivo di conoscere le caratteristiche ed i fabbisogni delle imprese potenzialmente orientate a collaborare con altri soggetti, per delineare un modello di accompagnamento alla costruzione di reti di impresa, sia attraverso l'analisi degli orientamenti delle imprese e i loro fabbisogni, sia considerando quali siano le competenze necessarie per fare rete, per proporre percorsi di formazione e consulenze coerenti con gli obiettivi, sino all'accompagnamento effettivo.
Tale ricerca si inquadra nella generale riflessione sui temi della competitività del sistema imprenditoriale provinciale e nasce dalla volontà di definire un intervento di supporto alle imprese, per facilitarne la messa in rete e l'aggregazione e sviluppare la capacità dei sistemi produttivi per "gruppi".
Scarica lo studio "Incubatore di reti d'impresa" (75 pagine, 511 kb)

 

L'integrazione in piazza

COMMERCIANTI STRANIERI E CLIENTELA MULTIETNICA NEI MERCATI URBANI

Il quarto rapporto di ricerca realizzato dalla Camera di commercio di Torino e da FIERI - Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'Immigrazione - dal titolo "L'integrazione in piazza. Commercianti stranieri e clientela multietnica nei mercati urbani" quest'anno ha inteso analizzare la presenza dell'imprenditoria straniera nei "mercati rionali" di Torino, grazie all'adozione di un'indagine empirica di tipo etnografico condotta su tre importanti mercati cittadini - Porta Palazzo, Piazza Madama Cristina e Corso Racconigi. L'osservazione sul campo ha consentito di arricchire il rapporto, corredato dal consueto quadro statistico, con un'analisi delle relazioni e delle dinamiche che fanno del mercato, non soltanto un luogo di scambio economico, ma ancor prima un "microcosmo di socialità". Qui, l'imprenditoria straniera è oggi protagonista di quel fisiologico e virtuoso processo di "successione ecologica" che, accanto ad altri importanti settori di attività economica, sta coinvolgendo anche l'ambulantato.

Scarica il comunicato stampa della presentazione (4 pagine, 65 Kb)

Scarica le slides della presentazione:

- Numeri e caratteristiche dell'imprenditoria straniera in provincia di Torino (14 pagine, 171 Kb)

- Città, mercati, scambi (8 pagine, 220 Kb)

Scarica ilfile della ricerca (187 pagine, 1.903 Kb)

 

Il turismo responsabile in provincia di Torino

Analisi del fenomeno e studio sulle forme contrattuali
Il fenomeno turistico, sia sotto il profilo culturale e sociale sia per quanto concerne la sua dimensione economica (e industriale), è stato negli anni oggetto di una sempre maggiore attenzione.
Attenzione che è cresciuta da parte di una pluralità di soggetti, diversamente coinvolti e toccati dal fenomeno: gli operatori economici, le istituzioni e le autorità pubbliche nazionali ed internazionali, i "turisti - utenti", le comunità locali dei territori interessati, istituzioni finanziarie.
Affrontare quindi il tema del turismo responsabile è quanto mai attuale poiché coinvolge in modo trasversale i diversi soggetti ed attori di sistemi ed economie differenti.
L'intenzione di questo lavoro è quella di valutare e raccogliere elementi che possano essere di riferimento per la definizione di strumenti di contratto (ed accordo) che sappiamo far convergere i diversi interessi dei soggetti che a vario titolo sono coinvolti (in modo responsabile) nelle forme proprie del turismo responsabile.

Scarica la ricerca "Il turismo responsabile in provincia di Torino" (56 pagine, 209 Kb)
 

Rapporto tra invecchiamento e attività lavorativa

I bisogni delle professioni socio-sanitarie ed educative nelle cooperative sociali di tipo A
La ricerca nasce dall'interesse di indagare il rapporto tra invecchiamento e attività lavorative delle professioni che operano in ambito socio-sanitario ed educativo. L'obiettivo è da un lato ricercare soluzioni e modelli organizzativi del lavoro flessibili per garantire a chi ancora non ha raggiunto l'età pensionabile di proseguire il suo percorso professionale in salute e sicurezza e, dall'altro, suggerire alle imprese possibilità innovative di integrazione tra le nuove generazioni e il personale in uscita, garantendo per entrambi un invecchiamento professionale sano e rispettoso delle esigenze delle persone.
Scarica la ricerca "Rapporto tra invecchiamento e attività lavorativa" (64 pagine, 438 Kb)

 


2009

I viaggi del cibo, il cibo dei viaggi

LE INIZIATIVE ECONOMICHE DEGLI IMMIGRATI NELLA FILIERA ALIMENTARE
"I viaggi del cibo, il cibo dei viaggi. Le iniziative economiche degli immigrati nella filiera alimentare", è il terzo rapporto di ricerca realizzato della Camera di commercio di Torino in collaborazione con Fieri - Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull´Immigrazione.
In linea con le edizioni passate (2008 e 2005), la ricerca di quest'anno offre una dettagliata analisi dell'imprenditoria straniera in provincia di Torino, dedicando una particolare attenzione all'attività economica degli immigrati nei principali settori che compongono la filiera alimentare: produzione, commercio e ristorazione. Alla consueta indagine statistica, che fotografa l'imprenditoria straniera in provincia di Torino e ne analizza l'evoluzione dalla fine degli anni '90 sino al 2008, si affianca un approfondimento qualitativo, quest'anno volto ad indagare, mediante interviste in profondità ad imprenditori e testimoni privilegiati, la presenza ed il modus operandi delle tre nazionalità - cinese, marocchina e egiziana - più attive nel settore del cibo "etnico".

Scarica il file della ricerca (184 pagine, 630 kb)

Responsabilità sociale e artigianato

"Responsabilità sociale e artigianato. Un'impresa possibile e conveniente?" è uno studio, realizzato nel corso del 2008 dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con CasArtigiani Torino, Confartigianato Torino e CNA Torino, che, attraverso una serie di interviste in profondità e l'identificazione di determinati indicatori e variabili, ha inteso dimostrare come la Responsabilità Sociale possa costituire un utile strumento per accompagnare le imprese della provincia di Torino in un processo di sviluppo e portare ad un effettivo vantaggio competitivo del sistema imprenditoriale artigiano locale.
L'attualità del tema d'indagine è rilevabile nei progetti legati alla promozione della Responsabilità Sociale (RS), cui hanno dato corso alcune Regioni e Province italiane negli ultimi anni, sulla scia della creazione del Forum Multistakeholders della CSR a livello governativo e soprattutto dei numerosi richiami della UE in materia, coinvolgendo spesso le Camere di commercio locali e le Associazioni datoriali.

Scarica il file dello studio  (pg. 50, 401 kb)

 

Piccole e Medie Imprese tessili

La presente ricerca ha l'obiettivo di individuare le determinanti e le modalità di diffusione dell'innovazione nelle PMI torinesi dell'industria del tessile-abbigliamento, al fine di sottoporre all'attenzione di chi tutela interessi collettivi uno strumento per la definizione di proposte di policy che migliorino il trasferimento tecnologico nella nostra provincia.

Lo studio, realizzato con la collaborazione di API Torino, ha esaminato le strategie di innovazione che le PMI del tessile-abbigliamento adottano per innovare processi, prodotti e organizzazione aziendale. Con i risultati ottenuti, si potranno individuare i servizi e le politiche pubbliche più efficaci per supportare le imprese in questa delicata strategia di crescita.

Scarica il file della ricerca  (pagine 59, 472 kb)

Indagine sulla contraffazione alimentare

L'aumento progressivo del commercio di beni contraffatti nel mondo ha le sue radici nel fenomeno della globalizzazione e nell'enorme sviluppo che l'economia mondiale ha conosciuto nell'ultimo decennio.

La sua velocità di espansione impone un costante monitoraggio e un'attenta valutazione degli effetti sociali ed economici che dallo stesso fenomeno derivano: le ricadute negative denunciate vanno dalla diminuzione del fatturato delle aziende e dalla contrazione del Pil dei singoli Paesi, alla sottrazione di entrate fiscali dovute agli Stati e di posti di lavoro dall'economia regolare. 

A fronte degli impatti negativi che la contraffazione genera non solo sull'economia nazionale, ma inevitabilmente anche sul contesto locale, la Camera di commercio di Torino, nel suo ruolo di osservatorio privilegiato dell'economia locale, ha inteso avviare un'attività di analisi sul percezione della diffusione del fenomeno e in particolare sulla contraffazione alimentare, che rappresenta un'importante minaccia per la salute e la sicurezza del consumatore. 

Scarica l'indagine (53 pagine, 452 Kb)

 


2008

L'economia design-related in Piemonte

Nel 2008 Torino diventerà la Capitale Mondiale del Design. Al fine di poter realizzare delle iniziative promozionali a favore delle imprese, la Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Torino Incontra, ha deciso di realizzare una mappatura delle imprese del sistema dell'offerta di design in Piemonte.

La ricerca ha individuato un universo di 624 imprese, che si concentrano per quasi il 50% nella provincia di Torino, dove rappresentano quasi i due terzi del fatturato prodotto. Emerge quindi un ruolo "baricentrico" di Torino rispetto al resto della regione. Inoltre, nell'area di Torino sono presenti tutti gli ambiti di specializzazione del design regionale, con una netta prevalenza del design automotive e della grafica e comunicazione. Nel resto del Piemonte prevale l'industrial design.

L'indagine sull'universo delle imprese design-related, ha individuato due tipologie di imprese presenti sul territorio piemontese:

  • a) imprese che, incorporando contenuti di design, producono "oggetti" commercializzati direttamente presso i consumatori finali (es. Alessi), ossia le imprese B2C (business-to-comsumer);
     
  • b) imprese che realizzano servizi di design per altre imprese (es. Pininfarina o Itadesign) o che realizzano prodotti con elevato contenuto di design che sono venduti ad altre imprese della filiera, ossia le imprese B2B (business-to-business).

Le imprese B2B sono poco più della metà (il 54%) delle rispondenti

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Il Repertorio delle imprese design-related

In parallelo all'analisi economico - statistica, è stato realizzato un repertorio delle imprese piemontesi design-related, che sarà implementato nel tempo, costituito da schede aziendali contenenti informazioni su: fatturato, numero di addetti, attività di design, mercati di sbocco e quota di fatturato all'estero.

Il Repertorio sarà presto arricchito con nuove schede. A partire dal 2008 sarà prevista una nuova versione on -line con la possibilità di aggiornare le informazioni contenute nelle schede direttamente dalle imprese.

Scarica il Repertorio (418 pagine - 797 Kb)

Il design in Piemonte: un percorso di analisi, dalle imprese ai consumatori

Oltre alla ricerca sul sistema piemontese dell'offerta di design, la Camera di commercio di Torino ha anche analizzato la domanda di design espressa dalle imprese regionali e l'importanza del design nelle decisioni di acquisto dei consumatori.

Per analizzare questi due aspetti sono stati utilizzati due strumenti di analisi che la Camera di commercio impiega da anni per monitorare peculiari aspetti ed indicatori economici dell'economia provinciale.

  1. L'indagine congiunturale sull'andamento della produzione industriale svolta trimestralmente dal sistema camerale piemontese, con il coordinamento di Unioncamere Piemonte, su un campione di imprese manifatturiere della regione (1.056 imprese)
     
  2. L'Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi, uno strumento di analisi attivato ormai da dieci anni con la collaborazione delle Associazioni di categoria Ascom e Confesercenti. Lo scopo dell'Osservatorio è studiare i comportamenti di consumo della famiglia media torinese, monitorare i livelli e la struttura della spesa familiare e la sua evoluzione nel tempo. Questo strumento ha permesso di somministrare alle famiglie intervistate nel corso delle prime due rilevazioni 2007 anche un questionario dedicato al rapporto consumatore-design; le interviste condotte sul campione torinese sono state unite a quelle realizzate nelle altre province della regione, da Unioncamere Piemonte nell'ambito dell'osservatorio sulle spese delle famiglie piemontesi, consentendo di ottenere complessivamente un campione di 433 nuclei indagati.

È emerso uno scollamento dell'idea di design fra queste due realtà: le imprese manifatturiere hanno un'idea di design legato principalmente alla progettazione degli aspetti funzionali e alle prestazioni di un prodotto (il 75% delle risposte); i consumatori nelle decisioni di acquisto di un prodotto di design considerano soprattutto l'aspetto formale - estetico (il 57% del totale).

Scarica i risultati delle due indagini (17 pagine - 286kb)

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Rapporto economico sul settore agricolo e agroalimentare della provincia di Torino

Le vicende che hanno caratterizzato i mercati agricoli mondiali negli ultimi due anni, con la fortissima crescita dei prezzi nel periodo compreso tra l'estate del 2007 e i primi mesi del 2008, e la successiva fase di flessione verificatasi a partire dalla primavera, hanno contribuito a riportare il settore agricolo al centro dell'attenzione dei governi nazionali e, soprattutto, dell'opinione pubblica.

Al tempo stesso, è emersa chiaramente la stretta interdipendenza che lega l'economia mondiale e le traversie di una finanza sempre più globalizzata con le agricolture dei singoli paesi.

Sulla base di questi presupposti, nell'ambito della collaborazione con la Borsa Merci Telematica Italiana, la Camera di commercio di Torino ha realizzato il "Rapporto economico sul settore agricolo ed agroalimentare nella provincia di Torino - Edizione 2008 al fine di delineare un quadro del settore agroalimentare nella regione Piemonte e, in particolare, nella provincia di Torino.

Lo studio si propone di evidenziare gli elementi strutturali e le dinamiche che lo contraddistinguono, per meglio comprenderne i punti di debolezza e poter altresì cogliere le opportunità di sviluppo che questo settore così importante per l'economia territoriale può offrire.

Nella prima parte del rapporto viene svolta un'analisi approfondita dello scenario macroeconomico, evidenziando sia le cause che, nella seconda parte del 2007, hanno determinato l'esplosione dei prezzi delle materie prime agricole sui mercati internazionali sia i motivi che, a partire dalla primavera del 2008, hanno provocato il progressivo rientro delle quotazioni. In particolare, viene analizzato il caso del mercato cerealicolo nazionale. Viene poi fornito un quadro sul settore dei biocarburanti e sulla Politica Agricola Comunitaria, mettendo in evidenza gli effetti della Riforma Fischler del 2003 e le misure previste nell'Health Check del 2007. L'analisi dello scenario macroeconomico è completata con una descrizione del Programma di Sviluppo Rurale, soffermandosi sul Piano di sviluppo rurale della regione Piemonte.

Si passa poi ad esaminare il contesto economico nazionale, al cui interno il settore agricolo evidenzia chiari segnali di debolezza sia in termini di diminuzione della propria incidenza sul valore aggiunto sia da un punto di vista di "sofferenza" del tessuto imprenditoriale. L'analisi sul settore primario viene ulteriormente approfondita attraverso l'esame della produzione agricola, dei consumi delle famiglie e dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari.

Successivamente l'analisi si sposta sul settore agricolo ed agroalimentare a livello locale, con un esame del valore aggiunto, del tessuto imprenditoriale, della produzione agricola e del commercio estero sia a livello regionale che provinciale.

Infine, la prima parte del Rapporto si conclude con due capitoli dedicati, rispettivamente, alle produzioni tipiche locali, in cui si evidenzia la forte importanza che le produzioni di qualità ed il loro riconoscimento rivestono in Piemonte e nella provincia di Torino, e alla Borsa Merci Telematica Italiana, il mercato telematico regolamentato dei prodotti agricoli, agroalimentari ed ittici.

Nella seconda parte del Rapporto viene presentata un'analisi sui prezzi dei prodotti appartenenti ai settori dell'avicunicolo, dei cereali, delle farine e sottoprodotti alla macinazione, dei lattiero caseari e dell'olio, con particolare riferimento ai prodotti quotati nel listino pubblicato dalla Camera di commercio di Torino.

Infine, viene fornito un resoconto completo dei prezzi di tutti i prodotti agricoli transati sulla Borsa Merci Telematica Italiana nella regione Piemonte e nella provincia di Torino.

Scarica il rapporto sul settore agricolo (319 pagine, 5 Mb)

 

Vino: studio di mercato – Edizione Torino 2008


Nell’ambito della collaborazione tra la Camera di commercio di Torino e la Borsa Merci Telematica Italiana, è stato realizzato “Vino: studio di mercato – Edizione Torino 2008” che descrive lo stato dell’arte enologica in Italia ed, in particolare, in Piemonte e nella provincia di Torino.

In questo settore il continuo evolversi degli aspetti più innovativi, quali le tecnologie industriali o le strategie di marketing, si accompagna ad un forte radicamento e rafforzamento delle tradizioni agricole e culturali locali, importanti come punto di riferimento per una crescita coerente ma innovativa dell’industria enologica.

Lo studio si propone di evidenziare i livelli di produttività, di qualità e di regolamentazione raggiunti in questo campo, nel contesto europeo e in quello mondiale, anche per introdurre alla comprensione di un sistema telematico del mercato del vino.

Il mercato del vino è generalmente esposto a rischi come oscillazioni dei consumi, concorrenza da parte di nuovi paesi produttori e concorrenza tra paesi produttori tradizionali. Vanno ad aggiungersi a ciò delle problematiche intrinseche al settore come le frodi alimentari, le monopolizzazioni da parte di grandi operatori del mercato e le manipolazioni mediatiche, sia positive che negative.

L’apertura di un mercato telematico per il vino imbottigliato consentirebbe una negoziazione in cui vengano rispettati alcuni elementi, tra i quali la garanzia della qualità del prodotto grazie ad un completo sistema informativo, la trasparenza dei prezzi, la sicurezza dell’atto di compravendita.

Scarica l'indagine di mercato sul "vino" in formato pdf ( 161 pag - 3,36 Mb)


Per informazioni visita la sezione:
Borsa merci telematica italiana S.C.P.A. 
oppure
Borsa merci

Analisi per la gestione integrata ottimale dei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)

La ricerca "Analisi per la gestione integrata ottimale dei rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)", è stata realizzata dalla Camera di commercio di Torino con la collaborazione di API Torino. Lo scopo di questa ricerca è la valutazione dell'impatto tecnico ed economico, derivante dalla entrata in vigore della normativa italiana sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), sulle piccole e medie imprese della provincia di Torino.

L'obiettivo, pur nelle incertezze normative che ancora permangono, è dunque quello di verificare la possibilità della creazione di un sistema integrato di gestione dei RAEE basato sulla collaborazione dei diversi soggetti coinvolti: dalla produzione, alla distribuzione piccola e grande, alla filiera del trasporto rifiuti "reverse logistic" e del trattamento, ai soggetti pubblici. Il confronto con questa molteplicità di attori ha permesso di evidenziare criticità e difficoltà tecnico/economiche che stanno concorrendo alla partenza del sistema di gestione RAEE domestici e professionale.

Scarica il file della ricerca in formato .pdf(59 pagine - 1,47 Mb)

 

Caratteristiche ed esigenze degli immigrati imprenditori iscritti alla CCIAA di Torino

La ricerca "Caratteristiche ed esigenze degli immigrati imprenditori iscritti alla CCIAA di Torino. Quali opportunità per l'offerta di nuovi servizi agli immigrati imprenditori?", realizzata della Camera di commercio di Torino in collaborazione con Sint spa, si pone l'obiettivo di mettere a fuoco ed approfondire la conoscenza delle esigenze degli immigrati che hanno avviato un'attività imprenditoriale o che intendono farlo, individuando tre aree di bisogno:
  • l'area dei bisogni e dei servizi inerenti l'iter burocratico-amministrativo;
  • l'area dei bisogni e dei servizi inerenti la gestione dell'iniziativa imprenditoriale (ricerca dei clienti, fornitori, del posizionamento della concorrenza, del recupero crediti, ecc.);
  • l'area dei bisogni e dei servizi inerenti la gestione delle risorse umane (reclutamento e formazione personale).
I risultati della ricerca rappresentano un utile contributo per l'elaborazione di proposte concrete e operative sul piano della risposta ai bisogni di interazione e di comunicazione - in una parola "di rete" - emergenti specie tra gli immigrati imprenditori.
Scarica il file della ricerca (45 pagine - 413 Kb)

 

Le vendite dirette in provincia di Torino

Lo studio, realizzato dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con la Coldiretti di Torino, è partita dalla considerazione che le vendite dirette da parte delle imprese agricole dei prodotti al consumatore sono un fenomeno in forte evoluzione e che questo sviluppo scaturisce soprattutto dalla necessità di realizzare un fatturato aggiuntivo rispetto a quello consentito dai canali tradizionali di sbocco, e dalla possibilità di incontrare una domanda sensibile alla freschezza e all'origine di determinati prodotti.

Le vendite dirette, dette anche "filiera corta" o "vendite a chilometri zero", si stanno collocando oggi nel circuito della distribuzione dei prodotti agro-alimentari, come un nuovo canale, apprezzato dal consumatore perché risponde alla sua esigenza di acquistare genuinità, freschezza, qualità ad un prezzo ragionevole.

Lo scopo dello studio è  quindi quello di approfondire la conoscenza del fenomeno delle vendite dirette nell'area torinese con riferimento alle modalità attuative, alle problematiche emerse, ai fattori di successo e alle situazioni di crisi.

Scarica il file dello studio (pag. 57 - 1,3 MB)

 

Sistemi qualità e competitività

Nel periodo 2005 - 2007 la Camera di commercio, in collaborazione con l'Associazione Italiana Cultura Qualità (AICQ) Piemontese e con il supporto tecnico di Unione Industriale, API, CNA, Artigianato CASA, Assistal e Collegio Costruttori, ha realizzato l'indagine "Sistemi qualità e competitività - Una ricerca su 500 imprese manifatturiere della provincia di Torino" volta a conoscere l'atteggiamento delle imprese industriali della provincia di Torino nei confronti dei sistemi di gestione della qualità e della certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000.
 
I risultati della ricerca sono stati sintetizzati nel rapporto finale, che può essere scaricato da questa pagina. Sul sito Panel-Qualità sono disponibili ulteriori informazioni sulla ricerca e i rapporti relativi alle singole rilevazioni.

Scarica il rapporto finale (84 pagine, 341 Kbyte)

 

L'immigrazione che intraprende

L'IMMIGRAZIONE CHE INTRAPRENDE: NUOVI ATTORI ECONOMICI IN PROVINCIA DI TORINO

La ricerca "L'immigrazione che intraprende: nuovi attori economici in provincia di Torino", realizzata della Camera di commercio di Torino in collaborazione con Fieri - Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull´Immigrazione, oltre ad aggiornare i dati quantitativi forniti dalla precedente ricerca (FIERI, 2005, Imprenditori Stranieri in Provincia di Torino, Camera di Commercio di Torino) relativi ad un settore molto effervescente e in rapida evoluzione, ha inteso scandagliare più da vicino, attraverso una serie di interviste in profondità, alcune dinamiche settoriali, profondamente inserite nel contesto urbano torinese e insieme caratteristiche delle più visibili "specializzazioni etniche" manifestate in questi anni dall'azione economica degli operatori provenienti dalle componenti immigrate della popolazione.

Gli approfondimenti qualitativi della ricerca hanno riguardato tre casi, per diversi aspetti emblematici dell'intreccio fra trasformazioni urbane, tendenze settoriali, dinamiche autopropulsive delle reti migratorie:

  • il caso dell'edilizia, con un'attenzione specifica alle ditte avviate da immigrati provenienti dalla Romania;
  • il caso delle attività commerciali condotte da immigrati marocchini nell'area di Porta Palazzo;
  • infine il caso dei phone center aperti da immigrati di varie provenienze nel quartiere di San Salvario.

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2007

Le ICT nelle zone rurali della provincia di Torino

Il rapporto, realizzato dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con la Coldiretti Torino, realizza una ricognizione sul tema dell'applicazione delle ICT nell'ambito delle imprese agricole della proviincia di Torino.

La ricerca prende spunto dalla considerazione della presenza sempre più diffusa delle tecnologie ICT (Information Communication Technology) in ogni settore produttivo. Diversi risultano i fattori che hanno concorso a generare questa dinamica, fra i quali il più importante da menzionare è il programma "eEurope", realizzato dall'Unione Europea, mediante il quale sono state gettate le basi per la creazione di una Società dell'Informazione in grado di generare una economia più competitiva basata sulla conoscenza e sulla formazione continua per tutto l'arco della vita.

Per quanto concerne le imprese agricole della provincia, su iniziativa della Provincia di Torino e in collaborazione con la Regione Piemonte e Torino Internazionale è stata estesa la banda larga a tutto il territorio provinciale, con lo scopo di creare una rete fra i territori extra-urbani.

La diffusione delle tecnologie ICT nei terrirori rurali potrà generare dei benefici a più livelli:

  1. a livello economico agevolando le attività a sostegno delle imprese
     
  2. a livello ambientale introducendo strumenti di monitoraggio e gestione del territorio (es. prevenzione incendi boschivi) concorrendo così a valorizzare la nuova agricoltura equilibrata, multifunzionale, sostenibile introdotta da "Agenda 2000" e regolamentata dalla "legge di Orientamento"
     
  3. a livello sociale garantendo la presenza di serivi e di informazioni anche nelle zone più marginali, che spesso soffrono ancora del fenomeno "dell'eslusione sociale" (a causa della ridotta offerta dei servizi di base), consentendo in questo modo di aumentare la qualità della vita.

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Progetto di marketing globale per la rigenerazione del sistema distributivo nell'ambito di un marchio di qualità orizzontale

Lo studio, realizzato dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con Coldiretti Torino, ha lo scopo di analizzare le vendite effettuate direttamente dai produttori agricoli, che non utilizzano quindi i canali tradizionali (commercio all'ingrosso e commercio al dettaglio), ma vengono effettuate direttamente dai produttori agricoli o presso l'azienda agricola o in altre sedi appositamente destinate.

L'attività di vendita diretta è regolata da specifiche norme settoriali, diverse da quelle che disciplinano il commercio al dettaglio, alle quali sono accomunate soltanto dal rispetto delle disposizioni igienico - sanitarie.

Vale la pena anticipare due importanti elementi che costituiscono il fondamento di ogni ragionamento in materia di vendite dirette:

  1. le norme di settore offrono grandi spazi di sviluppo a questa attività, principalmente perchè la sottraggono ai vincoli ed ai limiti a cui è invece sottoposto il commercio al dettaglio tradizionale
     
  2. la consitenza del circuito distributivo è notevole e diffusa, se si considera la presenza di produttori agricoli in quasi tutti i mercati, la numerosità delle filiere e delle sagre spaecializzate, la penetrazione del prodotto agricolo biologico e di qualità anche nella grande distribuzione.

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Sistemi qualità e competitività - un'indagine sulle imprese della provincia di Torino: seconda annualità

Si è conclusa la seconda annualità dell'indagine sui sistemi di gestione della qualità e la certificazione secondo la norma ISO 9001:2000, affidata dalla Camera di commercio di Torino all'AICQ Piemontese e svolta con la collaborazione di Unione Industriale, API, CNA, Artigianato CASA, Assistal e Collegio Costruttori.

Proseguendo con il metodo utilizzato nella prima fase, è stato intervistato il panel di imprese manifatturiere della provincia di Torino individuato all'inizio della ricerca effettuando due distinte rilevazioni, al fine di monitorare l'andamento nel tempo delle attività e degli atteggiamenti delle imprese in merito alla gestione della qualità.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Panel-qualita

Per avere accesso ai singoli rapporti contattare il Settore Studi, Statistica e Documentazione.

Artigianato urbano e cambiamento metropolitano - II annualità

A conclusione della prima fase della ricerca, è stato dato ampio spazio alle analisi e alle valutazioni di un panel significativo di testimoni privilegaiati - in particolare rappresentanti delle amministrazioni locali e delle associazioni artigiane, gestori e promotori di strutture localizzative (Pip e simili) - al fine di approfondire le tematiche in questione e di far emergere indicazioni tanto a bilancio delle esperienze passate (e in corso), quanto come elementi per tratteggiare scenari futuri sui rapporti fra evoluzione della città e dinamiche localizzative della piccola impresa artigiana.

I questionari sono stati somministrati a un campione di 1500 artigiani della città di Torino e cintura e da essi emerge che finora le politiche reinsediative elaborate per l'artigianato hanno avuto una scarsa incisività. Sospinti a rilocalizzarsi per motivi di costi o per seginze legate alla catena della fornitura, molti artigiani hanno operato scelte indipendenti e poco attente alle offerte localizzative a loro dedicate.

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Al fine di completare la ricerca, si è ritenuto opportuno approfondire alcuni temi dei diversi emersi durante le interviste cercando di rispondere ad alcune questioni. In estrema sintesi questo approfondimento intende indage il tema delle scelte localizzative delle imprese artigiane focalizzando l'attenzione sui modelli di gestione delle aree destinate ad insediamento produttivo.

La prima domanda a cui si intende rispondere è se non cia nelle politiche localizzative una tendenza a riprodurre gli stessi effetti del mercato, meccanismi solitamente di ostacolo nei confronti delle imprese artigiane.

In secondo luogo è parso opportuno affrontare il tema delle scelte effettuate dagli enti locali, quali problemi si cerca di risolvere e con quali mezzi, nel momento in cui si decide di destinare una specifica area ad insediamento imprenditoriale. Si è cercato inoltre di comprendere la strategia, le lineee di indirizzo individuate ed implementate dall'ente pubblico volte a favorire l'insediamento delle piccole e medie imprese anche al di fuori delle logiche di mercato.

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Il microcredito a Torino e in Piemonte

La ricerca "Il microcredito a Torino ed in Piemonte. Studio di fattibilità di un modello subalpino", realizzata dal Centro Luigi Einaudi con il contributo della Camera di commercio di Torino e della Fondazione CRT, ha lo scopo di definire le caratteristiche di un potenziale sistema piemontese di microcredito, attraverso l'analisi di due punti di vista: quale sia la domanda di microcredito in Piemonte e quale, invece, l'offerta che il territorio offre in vista di possibili prospettive di miglioramento future nel campo del microcredito regionale.

Per quantificare e qualificare il fenomeno del microcredito in Piemonte, la ricerca ha indagato anzitutto il contesto socio economico di riferimento, individuando il target di potenziali beneficiari di uno eventuale specifico modello di microcredito che sono in genere le fasce più "deboli" della popolazione (vittime di uura, donne sole con bambini  acrico, uomini di mezza età in cerca di un'occupazione).

Dal lato dell'offerta, la ricerca ha definito il quadro dei soggetti che hanno realizzato esperienze di microcredito sul territorio piemontese. La mappatura ha consentito di individuare 12 iniziative riconducibili al microcredito promosse da diversi soggetti: l'Agenzia Sviluppo Italia Piemonte S.p.a., nonchè Enti (Comune e Provincia di Torino e Regione Piemonte), Istituti bancari (Banca del Piemonte, Compagnia San Paolo, Banca Etica), Associazioni (Almaterra, Atomi), Cooperative (Coop MAG2 e MAG4) e fondazioni (Fondazione antiusura CRT, Paideia e Oltre Venture). Ad esse si affiancano altre esperienze, non classificabili come microcredito, che vanno comunque a soddisfare parte della domanda del target di soggetti individuato: gli sportelli per la creazione d'impresa (MIP), alcune agevolazioni regionali per la creazione d'impresa.

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Osservatorio sugli Stranieri in Provincia di Torino

L'Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in Provincia di Torino nasce dalla necessità di monitorare il fenomeno immigrazione, divenuto oramai strutturale nell'attuale società.

L'Osservatorio è stato reso possibile dal lavoro del Gruppo permanente in materia statistica costituito presso l'Ufficio statistico della Prefettura di Torino e previsto dal Decreto legislativo n. 322 del 6 settembre 1989.

I RAPPORTI ANNUALI

Il risultato è stato quello di ottenere una pubblicazione di agevole consultazione che raccoglie i dati più significativi sulla presenza a Torino e nel territorio della provincia degli immigrati.

I rapporti annuali dell'Osservatorio sono diventati, anno dopo anno, uno degli strumenti più importanti per monitorare e comprendere le dinamiche del fenomeno migratorio nei suoi vari aspetti.

Ciò è stato reso possibile dalla compresenza, allo stesso tavolo di lavoro, di una pluralità di soggetti istituzionali che analizzano l'immigrazione straniera secondo diversi piani di lettura: demografia, servizi sociali, scuola, sanità, sicurezza e criminalità, economia e lavoro.

MODALITÀ DI DIFFUSIONE - OSSERVATORIO SUGLI STRANIERI

INTERNET

I dati dell´Osservatorio sono disponibili integralmente sul sito Internet della Prefettura di Torino e del Comune di Torino

VERSIONE CARTACEA

Per l'edizione 2005 il Rapporto stranieri è disponibile solo su CD
La versione cartacea dei volumi precedenti è di circa 400 pagine, e viene pubblicata nell´ambito della collana di monografie dell´Osservatorio socio-economico, a cura dell´ Ufficio di statistica del Comune di Torino. Si trova in distribuzione fino ad esaurimento scorte presso:

GRUPPO DI LAVORO PERMANENTE IN MATERIA STATISTICA

Il Gruppo di lavoro permanente in materia statistica è costituito presso l´Ufficio statistico della Prefettura di Torino ed è previsto dal Decreto legislativo n. 322 del 6 settembre 1989.

Questa norma ha riorganizzato il Sistema Statistico Nazionale (Sistan) - www.sistan.it - allo scopo di armonizzare la statistica pubblica e favorire l´unitarietà delle diverse fonti istituzionali.

L´ufficio statistico della Prefettura di Torino coordina l’attività dei diversi enti che partecipano al Gruppo di lavoro e la produzione dei Rapporti annuali dell´Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in Provincia di Torino.

ENTI PARTECIPANTI

  • Camera di Commercio di Torino


2006

IV Giornata dell'economia - 12 maggio 2006

L´EVENTO
Il 12 maggio 2006 si è tenuta la Quarta Giornata dell´economia, che ha avuto luogo presso ciascuna delle 103 Camere di commercio di tutta Italia, ed è stata promossa dall'Unione Italiana delle Camere di Commercio.

Obiettivo dell'iniziativa è stato quello di disegnare la mappa dello sviluppo dell´Italia grazie agli osservatori sul territorio offerti dagli enti camerali e di sviluppare localmente alcuni punti di discussione rilevanti per la provincia di riferimento.

DOCUMENTAZIONE

  • Comunicato stampa dell´evento. (File in formato pdf. 3 pagine, 56 Kbytes)
    Contiene con una sintesi degli interventi e dei principali dati economici presentati.
     
  • Spunti di riflessione sull´economia torinese. (File in formato pdf. 30 pagine, 1.784 Kbytes)
    I fulcri della competività locale. Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino. Contiene slides di presentazione dell´intervento.

Nati - Mortalità delle imprese femminili in Provincia di Torino

Sono 53.829 le imprese in rosa della provincia torinese, quasi un quarto del totale delle imprese. Si tratta di una realtà importante del tessuto imprenditoriale provinciale, in continua evoluzione: il tasso di sviluppo del 2006 risulta dell'1,1%, maggiore sia di quello regionale (0,3%) sia di quello italiano (1%). Nel 94% dei casi si tratta di imprese con esclusiva presenza femminile.

A crescere di più nell'ultimo anno il settore dei servizi alle imprese (+424 unità rispetto al 2005, pari a + 3,4%, pari a +), il commercio (+219 unità, pari a +1,3%), le costruzioni (+141 unità, pari a +9%), e il turismo (+68 unità, pari a +2,1%), in linea con quanto avvenuto per l'insieme delle imprese della provincia. In calo solo l'agricoltura.

È femminile il 29% delle imprese agricole, il 18% circa di quelle industriali, il 28% delle imprese del commercio, il 30% di alberghi e ristoranti, il 23% dei servizi alle imprese, e quasi il 50% dei servizi alle persone.

Dal punto di vista della forma giuridica, sono individuali il 57% circa delle imprese femminili contro il 53% dell'universo delle imprese, mentre le società di persone sono il 32,9% contro il 30,4% del totale imprese. Per contro, sono relativamente meno le società di capitali: l'8,9% contro una presenza del 14,6% nell'insieme delle imprese della provincia.

Consulta lo studio (13 pagine, 1,03 Mb)

Scarica le slides della presentazione (28 pagine, 1,02 Mb)

 

Il futuro del Polo Logistico di Orbassano. Attrattività, accessibilità e intermodalità

La ricerca "Il futuro del Polo Logistico di Orbassano. Attrattività, accessibilità e intermodalità" riporta gli atti di un workshop svoltosi nel novembre 2006 e riservato agli imprenditori torinesi, per offrire un inquadramento della tematica della logistica torinese nell'ambito del Piano Nazionale della Logistica e delle Linee Guida del Piano della Logistica della Regione Piemonte, con particolare attenzione al ruolo attuale e futuro del Polo Logistico di Orbassano. Il workshop ha fatto seguito al Protocollo d'Intesa con oggetto la realizzazione dell'asse integrato di corso Marche e del connesso studio di riassetto territoriale, siglato dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino e dai Comuni di Torino, Collegno, Grugliasco e Venaria Reale, cui la Camera di commercio di Torino ha contribuito con questo studio sull'evoluzione del distretto logistico Torino Sud.

Scarica il file della ricerca (77 pagine, 4,63 Mb)

Creative Economy a Torino

Lo studio "Creative economy a Torino. I nuovi artigiani che fanno impresa nella cultura, nei nuovi media e nell'entertainment", realizzato dalla CNA su incarico della Camera di commercio, ha focalizzato l'attenzione sulle piccole imprese attive nei settori delle produzioni legate al mondo della cultura, dei nuovi media e dell'entertainment torinese.

La ricerca ha indagato da un lato problematiche, strategie, domanda di accompagnamento espressa dagli operatori economici, con particolare riferimento alle forme minute d'imprenditoria (i professionisti e le piccole imprese che fanno video, cinema, contenuti multimediali, eventi e produzioni artistiche e musicali), che della cultura, della creatività e dell'entertainment fanno professione e impresa; d'altro lato, data per acquisita la loro importanza nel riposizionamento produttivo e culturale della metropoli torinese, ha approfondito le reali prospettive e gli eventuali limiti di questi settori.

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Laboratori e Trasferimento tecnologico

Su incarico della Camera di commercio di Torino, API Torino ha realizzato uno studio dal titolo "Laboratori e trasferimento tecnologico: rilevanza strategica per il sistema delle PMI".

Scopo del lavoro è comprendere le interazioni esistenti tra le PMI della Provincia di Torino dei settori della chimica, della meccanica e del tessile ed i laboratori di prova nonché i centri e le agenzie di certificazione che offrano anche servizi di laboratorio.
La ricerca riporta le informazioni raccolte tramite questionario somministrato ad un campione di imprese e tramite interviste effettuate ad alcuni laboratori e offre spunti di riflessione sull'approccio delle imprese nell'affrontare problemi tecnici e sul possibile ruolo degli enti pubblici o delle associazioni di categoria nel favorire la creazione di rapporti di collaborazione fra imprese e laboratori.

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Ricerca sui prezzi dei mercati

La Camera di commercio di Torino, con la collaborazione di Ascom Torino, ha realizzato una ricerca sul livello dei prezzi nei principali mercati della provincia di Torino.

La ricerca ha perseguito l'obiettivo di effettuare, per un periodo di un anno solare (anno 2005), delle rilevazioni periodiche dei prezzi di vendita al dettaglio praticati su un gruppo definito di prodotti, identico per ciascuna delle aree mercatali prese in esame, al fine di definire una gerarchia tra i vari mercati in termini di livelli medi di prezzo rilevati nell'arco di uno stesso periodo di tempo ed in presenza, quindi, delle medesime condizioni di mercato e congiunturali.

Per l'individuazione dei singoli prodotti alimentari per i quali si è proceduto al monitoraggio dei prezzi e che hanno riguardato i settori ortofrutticolo, ittico, dei salumi, dei formaggi e delle carni bianche, Ascom Torino si è avvalsa della collaborazione delle Associazioni dei Consumatori.

La ricerca si articola in tre report.

Scarica il 1° report(32 pagine, 254 Kbyte)

Scarica il 2° report(28 pagine, 123 Kbyte)

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La ricaduta dei contributi diretti alle imprese per l'internazionalizzazione

In un mondo sempre più globale, l'internazionalizzazione o, quantomeno, un'attività consolidata di import - export sono condizioni imprescindibili, non solo per la crescita delle imprese, ma, talvolta, per la loro stessa sopravvivenza. Non solo, ma il volume e la qualità degli scambi con l'estero sono uno dei principali indicatori per misurare la buona salute e il livello di sviluppo di un sistema economico.

Per questo motivo, tanto l'Unione Europea, quanto i singoli stati membri e le Regioni destinano ingenti risorse e pongono in atto diverse misure di sostegno e agevolazione, con il fine di favorire l'internazionalizzazione delle imprese e, di conseguenza, dei sistemi economico-produttivi nel loro complesso.

A fronte di ciò, tuttavia, si pongono due precise domande:

1) Quali effetti reali ottengono le imprese che ricorrono direttamente a strumenti di sostegno all'internazionalizzazione?
2) Quante tra le imprese "agevolate" non si sarebbero internazionalizzate senza il contributo pubblico?

La presente ricerca intende affrontare il problema da un punto di vista circoscritto, prendendo in esame i risultati prodotti sulle imprese della provincia di Torino dalla misura 1.2a del Docup 2000-2006 della Regione Piemonte.

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Indagine sui nuovi fabbisogni delle imprese

L'evoluzione del sistema produttivo e del mercato, la necessità di adeguarne il modello azienda, l'intensificarsi della concorrenza, la diminuzione delle risorse disponibili, l'avanzare delle nuove tecnologie, sono eventi che hanno determinato la nascita e l'affermazione di nuovi bisogni e nuove caratteristiche per le imprese in generale e per quelle di piccole dimensioni in particolare - nella fattispecie le imprese artigiane - per garantirne la sopravvivenza e la competitività.

La tesi che si vuole verificare con la presente ricognizione è quella secondo la quale esistono delle necessità e dei bisogni "nuovi" delle imprese artigiane che non sono percepiti in modo consapevole e che, pertanto, non sono adeguatamente gestiti.

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Linee guida per la progettazione di un negozio verde

I prodotti sono essenziali per la ricchezza della nostra società e per la qualità della vita che conosciamo. Il maggiore consumo di prodotti, tuttavia, è anche la causa diretta o indiretta di gran parte dell'inquinamento e della riduzione delle risorse naturali che caratterizza la nostra società. La sfida è dunque raggiungere uno sviluppo equo per tutti, comprese le future generazioni, conservando al contempo l'integrità dell'ambiente mondiale, come invocato dalla Dichiarazione di Rio del 1992 su Ambiente e Sviluppo.

Un modo per affrontare tale sfida è puntare ad un nuovo paradigma di crescita e ad una qualità della vita più elevata, creando ricchezza e competitività sulla base di prodotti più ecologici. I prodotti del futuro dovranno utilizzare minori risorse, presentare un ridotto impatto e rischi inferiori per l'ambiente ed evitare la produzione di rifiuti fin dalla fase di progettazione.

Raccogliere la sfida e rendere i prodotti più compatibili con l'ambiente è innanzitutto e principalmente compito dell'industria e dei consumatori, che possono acquistare prodotti più ecologici o usarli in maniera compatibile con l'ambiente.

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Artigianato urbano e cambiamento metropolitano

La ricerca "Artigianato urbano e cambiamento metropolitano", promossa congiuntamente dalla Camera di commercio di Torino e dal Comune di Torino e realizzata dallo CSAR Piemonte per conto di CNA, Confartiginato, Artigianato Piemonte CASA, si pone diversi obiettivi:

  • ottenere un quadro descrittivo delle caratteristiche dell'artigianato nell'area metropolitana torinese
  • analizzare le tendenze insediative delle imprese nel passato decennio
  • indagare i fabbisogni "localizzativi" odierni
  • verificare le eventuali relazioni fra interventi di regolazione urbana e dinamica insediativi delle imprese artigiane.

Dallo studio emergono due importanti conclusioni:

  • La necessità di progettare una politica degli spazi destinati alle attività produttive "minori" di scala perlomeno metropolitana, in grado di elaborare soluzioni che valorizzino l'intero territorio, e che a loro volta non possono prescindere dalla ri-organizzazione del sistema dei servizi (dai trasporti ai servizi di prossimità) inevitabilmente tarata sulla dimensione sovra-comunale.
     
  • La necessità di "inventare" strumenti di politica industriale che, sul terreno delle proposte localizzative, sia in grado di eccedere la semplice offerta di contenitori che concentrino le imprese in spazi dedicati. E' un aspetto di fondamentale importanza. Da una parte, infatti, a prescindere dal giudizio di soddisfazione offerto sulla localizzazione attuale (anche quando centrale ed inserita in quartieri a forte densità residenziale), la tendenza degli ultimi dieci anni evidenzia una progressiva espulsione delle imprese artigiane dal core urbano - tendenza che sembra estendersi anche ad alcuni comuni della prima cintura.

Scarica le slide con i principali risultati dello studio (32 pagine, 1,1 Mb) 

Scarica lo studio definitivo (167 pagine, 1,2 Mb)

Fare industria a Torino

"Fare industria a Torino: opportunità e rischi nella competizione internazionale" è una ricerca promossa dalla Camera di commercio di Torino e realizzata dall'Ufficio Studi Economici dell'Unione Industriale di Torino.

La ricerca si pone tre obiettivi:
— colmare un vuoto di conoscenza sulle trasformazioni e dinamiche recenti della realtà manifatturiera torinese;
— individuare punti di forza e debolezza dell'industria torinese, rischi e opportunità, possibili scenari;
— indicare alcune linee di azione per rafforzare la competitività delle imprese e del sistema locale.

Lo studio si articola in sei capitoli.

Il primo capitolo presenta una fotografia delle trasformazioni intervenute nella struttura dell'industria manifatturiera torinese tra il 1981 e il 2001, sulla base dei dati degli ultimi tre Censimenti dell'industria e dei servizi. Contiene inoltre una analisi della struttura e dell'evoluzione delle esportazioni e delle importazioni di manufatti nel periodo 1990-2004.

Nel secondo capitolo le trasformazioni dell'industria manifatturiera torinese sono inquadrate nella più generale evoluzione dell'industria italiana, vista attraverso i mutamenti registrati dalle matrici delle interdipendenze settoriali fra il 1995 e il 2000 e l'andamento dei principali indicatori delle performance settoriali forniti dai conti economici e dal commercio con l'estero.

Nel terzo capitolo vengono presentati i risultati di un'indagine condotta dall'Unione Industriale di Torino sul posizionamento competitivo delle imprese torinesi. Partendo dalle valutazioni delle imprese, l'indagine mira a definire, la collocazione dell'industria torinese negli scenari competitivi mondiali, cercando di valutarne i punti di forza e di debolezza, i rischi e le opportunità.

I capitoli 4 e 5 sono dedicati agli approfondimenti settoriali. I settori scelti, la meccanica strumentale e la gomma-plastica, pur con caratteristiche diverse si collocano in una posizione centrale per il sistema produttivo torinese, sia dal punto di vista della matrice dei flussi di componenti e semilavorati sia da quello della capacità di generare e diffondere innovazione.

Il capitolo conclusivo intende offrire una valutazione sintetica dello "stato di salute" dell'industria torinese e delle prospettive di sviluppo ed alcune indicazioni dirette a rafforzare la competitività del sistema produttivo locale.

ICT in provincia di Torino II ed.

Alla luce dei profondi cambiamenti in atto che interessano il settore, lo studio, promosso dalla Camera di commercio di Torino e realizzato da Unimatica insieme all'Ufficio Studi di API Torino, a distanza di due anni dalla prima edizione descrive la realtà produttiva dell'ICT nella provincia, delineandone le tendenze in atto e le prospettive nel breve-medio termine.

La valutazione delle potenzialità di crescita del comparto e della sua capacità di farsi motore di sviluppo del territorio è condotta attraverso l'analisi di quegli aspetti - produttivi, tecnologici, relazionali - che sono fondamentali per garantire la competitività di una realtà produttiva locale nell'ambito del mercato globale.

Scarica lo studio (94 pagine, 1,7 Mb).

Scarica l'abstractdella ricerca.

La finanza per le start-up innovative in Piemonte

La ricerca, svolta per conto della Camera di commercio dall'Associazione Torino Finanza, analizza le modalità di finanziamento delle imprese innovative, con un focus sul Piemonte tramite un'indagine su circa 400 imprese appartenenti a settori potenzialmente innovativi nate negli ultimi 10 anni. Interviste a investitori professionali e considerazioni raccolte sul tema in un'apposita tavola rotonda con rappresentanti di imprese, investitori e decisori pubblici completano il lavoro.

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Indagine tra gli studenti delle scuole secondarie superiori

Il progetto di questa indagine è nato dall'esigenza di colmare una lacuna emersa da precedenti sondaggi in tema di fabbisogni informativi/formativi e di aspettative in giovani in uscita dalla Scuola Secondaria Superiore, lacuna che evidenziava, specie all'interno dell'analisi della domanda di orientamento, un'insufficiente conoscenza del mondo del lavoro, sia sotto il profilo dei figure professionali sia sotto il profilo della normativa contrattuale.

Con questa Indagine tra studenti delle Scuole Secondarie Superiori di Torino e Provincia, realizzata dalla Confartigianato Torino con la collaborazione della Retecentro, e promossa della Camera di Commercio, si è inaugurata una prima significativa azione positiva di avvicinamento e di conoscenza reciproca tra i due mondi, il settore dell'artigianato e la scuola.

Il progetto di questa indagine si propone infatti la finalità generale di migliorare la permeabilità conoscitiva ed operativa tra settore artigiano e scuola, perseguendo quali obiettivi specifici, quelli:

  • di stimare, con ragionevole approssimazione, la quantità/qualità dell'informazione in materia di lavoro, posseduta dal diplomando torinese
     
  • di valutare lo scarto eventuale tra l'informazione generale sul lavoro e quella sul settore artigiano, con le sue varie ripartizioni e classificazioni
     
  • di valutare la percezione del lavoro autonomo, l'immaginario del mondo artigiano nello studente di Secondaria Superiore
     
  • di esaminare come i singoli soggetti che si preparano ad entrare nel mondo del lavoro, si collochino nei confronti dell'impresa
     
  • di costruire scenari per l'offerta strategica di interventi informativi/formativi in tema di lavoro alle Scuole autonome

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23/11/2006 - Rendimento energetico nell'edilizia

D. Lgs. 192/2005 Politiche territoriali - incentivi - sanzioni
 

Giovedì 23 Novembre 2006
dalle ore 16.30 alle ore 19.30
LINGOTTO FIERE - pad. 2 - sala blu
ingresso per i visitatori Via Nizza, 280 - Torino


Obiettivi e destinatari

L'incontro approfondisce il tema dell'efficienza energetica con riferimento al D. Lgs. 192 del 19 agosto 2005, attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia.
L'esigenza di confronto nasce dal dibattito interno alle Commissioni prezzi, composte da esperti e professionisti del settore, preposte al Prezzario delle opere edili ed impiantistiche, pubblicazione annuale della Camera di commercio di Torino.
Obiettivo del convegno è offrire una panoramica ad ampio raggio, presentando le esperienze dei diversi soggetti coinvolti nell'applicazione del decreto, per una maggiore diffusione della cultura del risparmio energetico

Programma
 

  • 16.45
    Registrazione dei partecipanti

  • 17.00
    Saluto e introduzione ai lavori
    Guido Bolatto - Segretario Generale della Camera di commercio di Torino

  • 17.20
    Efficienza energetica: normativa di riferimento
    Marco Casavecchia, Avvocato in Torino

  • 17.30
    Recepimento della normativa comunitaria sul rendimento energetico in edilizia
    Annamaria Clinico e Giovanni Nuvoli, Settore Energia Regione Piemonte
    Scarica le slide - File in formato pdf(39 pagine, 584 Kbyte)

  • 18.00
    Le azioni di promozione del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili della Provincia di Torino.
    Silvio De Nigris Servizio Qualità dell'Aria e Risorse Energetiche Provincia di Torino
    Scarica le slide - File in formato pdf(15 pagine, 636 Kbyte)

  • 18.20
    L'allegato energetico ambientale al regolamento edilizio della Città di Torino
    Enrico Ferro e Marco Massara Agenzia Energia e Ambiente di Torino Città di Torino
    Scarica le slide - File in formato pdf(43 pagine, 14 Mbyte)

  • 18.40
    Dibattito

  • 19.00
    Chiusura dei lavori

  • 19.15
    Aperitivo


Il convegno si terrà il 23 novembre 2006 presso la Sala Blu di Lingotto Fiere (Padiglione 2) in Via Nizza, 280 (ingresso per i visitatori) a Torino dalle 17.00 alle 19.30. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti in sala entro il 20 novembre 2006, presso la segreteria organizzativa, via fax al numero 011 5716733 o via e-mail all'indirizzo prezzario.edile@to.camcom.it riportando gli stessi dati richiesti dal presente coupon.

Scarica il coupon in formato pdf (2 pagine, 285 Kbytes)
 


2005

III Giornata dell'economia - 9 maggio 2005

L´EVENTO

Il 9 maggio 2005 si è tenuta la Terza Giornata dell´economia, che ha avuto luogo presso ciascuna delle 103 Camere di commercio di tutta Italia, ed è stata promossa dall'Unione Italiana delle Camere di Commercio.

Obiettivo dell'iniziativa è stato quello di disegnare la mappa dello sviluppo dell´Italia grazie agli osservatori sul territorio offerti dagli enti camerali e di sviluppare localmente alcuni punti di discussione rilevanti per la provincia di riferimento.

DOCUMENTAZIONE

Sistemi qualità e competitività - Un'indagine sulle imprese della provincia di Torino

È noto che i sistemi qualità e la certificazione dei sistemi qualità secondo la norma ISO 9001:2000 in estrema sintesi hanno lo scopo di ottimizzare l’organizzazione e il modo di operare delle imprese, migliorandone, in definitiva, la competitività e la possibilità di accesso a nuovi mercati. La certificazione, inoltre, può contribuire a migliorare l’immagine dell’impresa sul mercato.

Dopo una notevole diffusione della certificazione soprattutto nella seconda metà degli anni ’90, si è verificato, sia in Italia che all’estero, il fenomeno del rallentamento della crescita delle nuove certificazioni e dei rinnovi. Ci si domanda se questo fenomeno è dovuto ad un atteggiamento più scettico delle imprese nel valutare costi e benefici della certificazione: qual è il giudizio delle imprese sulla validità delle norme, sui vantaggi dei sistemi qualità, sulle difficoltà e sui costi della certificazione?

Su questi aspetti verte la ricerca affidata dalla Camera di commercio di Torino all’AICQ Piemontese e svolta con la collaborazione di Unione Industriale, API, CNA, Artigianato CASA, Assistal e Collegio Costruttori. L’indagine, prevista su un arco temporale tre anni, comprende due rilevazioni annuali su un campione rappresentativo di 500 imprese manifatturiere della provincia di Torino.

I primi risultati, presentati in una conferenza stampa presso la Camera di commercio il 16 giugno 2005, indicano un atteggiamento moderatamente positivo delle imprese nei confronti dei sistemi qualità, ma si guarda anche agli svantaggi: eccessiva burocrazia, costi di consulenza per la realizzazione e il mantenimento, onerosità in termini di tempo, ecc…

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.panel-qualita.it

Imprenditori stranieri in Provincia di Torino

Il passaggio al lavoro indipendente da parte degli immigrati sta assumendo consistenza anche in Italia e si avvia a rappresentare una componente significativa dell’offerta imprenditoriale specialmente nelle metropoli.

La ricerca della Camera di commercio di Torino “Imprenditori stranieri in Provincia di Torino“, realizzata daFieri - Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull´Immigrazione, offre una radiografia del fenomeno dell’imprenditoria straniera a livello locale nelle sue dimensioni quantitative, analizzando i dati del registro imprese dal 1998 al 2003.

L’indagine presenta, inoltre, un’analisi delle motivazioni e delle esperienze dei diretti protagonisti, con interviste ad imprenditori non comunitari.

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I sistemi produttivi territoriali in Europa

La ricerca è stata realizzata dalla Camera di commercio di Torino con la collaborazione di Api Torino.

In relazione all´allargamento dell´Unione Europea, lo studio approfondisce l´analisi del contesto economico produttivo di alcuni Paesi di nuova adesione, considerate le opportunità di penetrazione su tali mercati e di collaborazione produttiva e tecnologica che ne deriveranno per le imprese piemontesi.

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L'evoluzione della figura professionale dell'intermediario di commercio

La ricerca è stata realizzata dalla Camera di commercio di Torino con la collaborazione dell’APARC-USARCI Associazione Piemontese Agenti e Rappresentanti di Commercio.

L’obiettivo è quello di verificare le modificazioni intervenute nel mondo della distribuzione commerciale dall’avvento della new economy con uno sguardo propositivo al futuro. Un’indagine sulla rinnovata visione del ruolo e dell’impatto dell’intermediazione commerciale per prodotti e servizi.

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INDICE DEI CONTENUTI

  • Presentazione
  • Metodologia operativa
  • Universo di riferimento campione
  • Gruppo di lavoro
  • Questionario
  • Tabelle

Capitolo 1 - Analisi della figura dell´agente di commercio

Capitolo 2 - Caratteristiche e tendenze evolutive

  • Considerazioni finali

Verso la nuova Europa

La ricerca è stata realizzata dalla Camera di commercio di Torino con la collaborazione di Artigianato Torino C.A.S.A. L’analisi approfondita di 20 imprese operanti nei settori della meccanica strumentale e di precisione ha consentito di delineare possibili linee di intervento e sostegno per concedere loro di affacciarsi o consolidare la propria posizione su mercati stranieri, segnatamente quello ungherese e quello polacco.

L’intento, in particolare, era quello di comprendere quali sono le difficoltà che le piccole imprese incontrano nell’affacciarsi ai nuovi mercati, per potere offrire loro un modello di accompagnamento adeguato, affinché anch’esse possano cogliere, al pari della grande impresa, le opportunità di business offerte dall’ampliamento europeo.

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2004

Le imprenditrici in provincia di Torino - Rapporto 2004

Lo studio, realizzato dal Settore Statistica della Camera di commercio di Torino, è una elaborazione delle informazioni sulle donne iscritte al Registro delle Imprese di Torino, in qualità di titolari, amministratori, soci, consiglieri ed altre cariche sociali al 31 dicembre 2004.
Vengono esaminate diverse caratteristiche:

  • l'età delle donne
  • la carica sociale ricoperta
  • l'attività economica svolta
  • la forma giuridica dell'impresa e la sua localizzazione

Vengono poi presentati due approfondimenti: il primo sulle iscritte all'Albo Artigiani, il secondo sulle imprenditrici provenienti dall'estero.

Il volume è uno strumento di indagine e supporto per la conoscenza della realtà imprenditoriale femminile, fenomeno che negli ultimi anni ha destato sempre maggior interesse a livello nazionale e locale.

Progetto Dautic

Il progetto Dautic, finanziato nell´ambito del programma InterregIII B Medocc, ha avuto come obiettivo la realizzazione di un’indagine comparata sull’utilizzo (e sul mancato utilizzo) delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione da parte delle imprese, con particolare attenzione a quelle di piccola-media dimensione.

Questa linea di ricerca è già stata sperimentata con successo a livello locale dalla Chambre Régionale du Paca, associazione delle Camere di commercio della regione Paca, che ha presentato i risultati nel mese di gennaio 2002 a Tolone.
L’idea di fondo del progetto DAUTIC è stata quella di allargare l’ambito territoriale da regionale a transnazionale.

I partner del progetto sono stati, infatti, le Camere di commercio di Torino, Cuneo, Genova, Savona, Marsiglia e Var, le Unioncamere di Piemonte, Liguria e Paca e la provincia spagnola di Malaga, nuovo partner che ha garantito un allargamento ad altre nazioni, mentre il ruolo di capofila unico è stato assunto dalla Camera di commercio e dell’industria di Nizza.

Il progetto si è concluso a fine 2004 e ha inteso utilizzare le conoscenze e le informazioni già acquisite in precedenti lavori realizzati dal gruppo transfrontaliero, primi fra tutti i dati sulle imprese transfrontaliere con oltre 50 addetti.

Oltre all’indagine, è stato realizzato un vero e proprio censimento delle attività di promozione, formazione, agevolazioni e finanziamenti nel campo delle tecnologie ICT svolte dalle Camere di commercio e dagli altri partner al fine di diffondere le informazioni e far emergere best practices.
I risultati dell'indagine sono consultabili presso il Settore Studi, Statistica e Documentazione della Camera di commercio di Torino.

Bisogni di nuove figure professionali nelle cooperative sociali di tipo A

La ricerca è stata realizzata dalla Camera di commercio di Torino con la collaborazione di Confcooperative Torino e ARCST Legacoop. L´obiettivo è quello di far emergere una più ampia consapevolezza circa le nuove figure professionali e i servizi innovativi nell´ambito delle imprese sociali.
Gli organigrammi delle imprese cooperative sociali di tipo A, se pur spesso molto semplificati, evidenziano l´esigenza di una definizione più precisa dei compiti organizzativi. Per questo motivo si sente il bisogno di una definizione di nuove figure professionali funzionali allo sviluppo e al consolidamento dell´impresa.
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Il settore aerospaziale in Piemonte

Il settore aerospaziale in Piemonte rappresenta una componente significativa dell’economia della regione sia in termini di ricchezza prodotta che di risorse occupate:

  • Quasi 9000 addetti
  • Fatturato 2002: 1.371 mila euro
  • Più di 100 aziende impegnate

Oltre ai grossi produttori presenti in regione, le PMI rappresentano un patrimonio di capacità produttive, di competenze tecniche e di professionalità in grado di fornire già un significativo apporto al settore, un patrimonio che può essere ancor più valorizzato mettendo a frutto potenzialità ancora in parte inespresse.

La Camera di commercio di Torino ha affidato al CESDI - www.cesdi.net - la realizzazione di uno studio sul settore aerospaziale in Piemonte che ha avuto lo scopo di disporre di un quadro esauriente di dati relativi alle realtà imprenditoriali e specializzazioni presenti sul territorio e di tracciare un profilo delle imprese utile a qualificare più in dettaglio le caratteristiche delle aziende dal punto di vista dei mercati, dell’organizzazione e delle risorse tecnico-produttive.

L’obiettivo finale della Camera di commercio di Torino a tal proposito è stato quello di conoscere più approfonditamente il settore al fine di elaborare azioni promozionali dirette all’ulteriore valorizzazione delle potenzialità esistenti.

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Artigiani e Internet

Condotta dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con Confartigianato Formazione, la ricerca evidenzia il difficile rapporto tra il mondo degli artigiani e quello delle tecnologie informatiche, spesso poco conosciute e adoperate. I risultati dello studio delineano un quadro non molto roseo: la conoscenza del pc, della rete e dell'informatica è piuttosto scarsa, inferiore a quanto normalmente si crede: solo 1 artigiano su 2 possiede, a casa o in azienda, un personal computer e tra coloro che non lo possiedono è bassissima la percentuale di quanti dichiarano un concreto orientamento d'acquisto (2 su 606 intervistati).

Per chi dispone di un pc, inoltre, sono limitate le modalità di utilizzo: il 90% degli intervistati usa il computer come macchina da scrivere evoluta, il 75% lo usa anche per la prima nota contabile, ma meno del 10% sa che può essere utilizzato per condividere notizie e informazioni con i colleghi, per fare formazione a distanza, per cooperare su progetti, per partecipare a videoconferenze.

Si rileva poi una forte componente generazionale: tra le imprese che possiedono il pc, i titolari che lo usano sono poco più del 50%, mentre i figli del titolare lo utilizzano nell'80% dei casi.

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Il settore acconciatura in Torino e provincia

Realizzata dalla Camera di commercio di Torino con la collaborazione della CNA - Confederazione Nazionale dell´Artigianato e della Piccola e Media Impresa - la ricerca evidenzia che, nonostante sia un settore trascurato nel dibattito economico moderno, il settore della bellezza, della salute e, in specifico, dell´acconciatura, ha avuto negli scorsi anni un forte aumento.
Parallelamente alla maggiore richiesta quantitativa, è emersa da parte dei consumatori anche una maggiore richiesta qualitativa dei servizi offerti. Una domanda differenziata e qualificata di servizi aggiuntivi che ha fatto cambiare ed evolvere la professionalità di coloro che operano in questo settore.
Una nuova fotografia del settore andava fatta, anche per capire quello che i policy makers possono fare per tale comparto.

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II Giornata dell'economia - 10 maggio 2004

L´EVENTO

Il 10 maggio 2004 si è tenuta la seconda Giornata dell´economia, che ha avuto luogo presso ciascuna delle 103 Camere di commercio di tutta Italia, ed è stata promossa dall'Unione Italiana delle Camere di Commercio.

Obiettivo dell'iniziativa è stato quello di disegnare la mappa dello sviluppo dell´Italia grazie agli osservatori sul territorio offerti dagli enti camerali e di sviluppare localmente alcuni punti di discussione rilevanti per la provincia di riferimento.


DOCUMENTAZIONE
In questa sezione - www.to.camcom.it/giornataeconomia - è a disposizione dell'Utenza la documentazione presentata durante Il convegno.

 


2003

Osservatorio del Nord-Ovest

Questo progetto è promosso da Torino Internazionale, finanziato dalla Camera di Commercio di Torino - nel suo ruolo di osservatore privilegiato delle economie locali - e realizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università di Torino.

L'Osservatorio del Nord Ovest si propone come uno strumento affidabile per la comprensione del cambiamento sociale, rappresentando così un utile complemento ad altre risorse sistematiche di conoscenza che sono già operative.

Il dispositivo di rilevazione individua dati statisticamente significativi per l'insieme del Paese, il Nord - Ovest, il Piemonte, la provincia, l'aerea metropolitana e il comune di Torino (il sistema viene definito a telescopio).

La scelta di quest'area, così eterogenea, è motivata dal fatto che Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta e Liguria, hanno giocato un importante ruolo nella crescita del nostro paese: nel triangolo definito da Torino, Milano e Genova sono state elaborate nel secolo appena concluso le vie dello sviluppo e della modernizzazione della nazione.

Come tutte le aree di vecchia industrializzazione, anche queste città e regioni stanno faticosamente cercando nuove strade, riscoprendosi diversificate e aperte a nuovi investimenti del loro patrimonio economico e culturale.
Non si tratterà dunque di riscontrare una omogeneità nel passato, ma di porre le basi di azioni coordinate, per consolidare un'area forte del paese.

Di seguito è possibile consultare i risultati della seconda indagine, presentati il 10 settembre 2003:

L'artigianato torinese nell'automotive

Il comparto dell’auto ha vissuto, nell’ultimo decennio, un processo di profondo mutamento, con pesanti ricadute sia sui costruttori finali, sia sulle imprese operanti nella filiera di fornitura che concorrono a definirne le performance.

Tale processo, lungi dall’aver raggiunto una condizione d’equilibrio, è tuttora in atto, intensificato dalle dinamiche di competizione globale.

I produttori d’auto soffrono, a livello mondiale, di un cronico sovradimensionamento della capacità produttiva, contestuale ad una sostanziale stagnazione della domanda di sostituzione nei mercati maturi, ed una crescita ancora troppo lenta nei paesi emergenti.
Lo studio qui presentato, basato su 38 studi di caso aziendali, ha indagato gli elementi in grado d’intervenire sulla struttura dei vantaggi competitivi delle aziende artigiane operanti nella filiera torinese di produzione dell’auto, nel contesto determinato dalla progressiva ritirata dell’industria automobilistica dal territorio.

L’indagine, svolta in collaborazione con la CNA torinese - www.cna.to.it - è stata focalizzata sull’individuazione dei fattori e delle azioni che hanno favorito od ostacolato una ridefinizione della formula imprenditoriale, nella direzione di una minore dipendenza dal produttore automobilistico finale, e di una superiore autonomia nei confronti del mercato locale.

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Torino negli ultimi 50 anni

Realizzata dalla Camera di commercio di Torino con la collaborazione dell´Unione Industriale di Torino, la ricerca analizza i cambiamenti intervenuti nella struttura socio-economica torinese dal secondo dopoguerra, ed in particolare, dall’inizio degli anni ’80 ad oggi, delineando un ampio quadro informativo sulle dinamiche della nostra provincia.

Partendo dall’analisi dei principali indicatori socio-economici, l’attenzione è stata focalizzata su alcuni fenomeni, quali l’andamento demografico, lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e della struttura economica, il mercato del lavoro e le trasformazioni del territorio, tutti aspetti che, complessivamente valutati, consentono di comprendere come è cambiata la qualità della vita nell’area torinese dagli anni ’50 ad oggi.

Si tratta di trasformazioni di entità e complessità rilevante, su cui è opportuno riflettere anche per poter cogliere le ripercussioni che esse avranno sugli sviluppi dei prossimi anni e sulle linee strategiche da attuare per il futuro della nostra area.

Poche grandi città europee hanno vissuto nell’arco di cinquant’anni trasformazioni di portata e intensità analoghe a quelle conosciute da Torino nella seconda metà del Novecento.

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L'ICT nella provincia di Torino

Quesa pubblicazione - dal titolo: "L´ICT nella provincia di Torino. Tra Old, New e Knowledge Economy: vincoli e opportunità" - contiene i risultati della ricerca effettata sul settore ICT nella provincia di Torino, realizzata dall´ente camerale con la collaborazione di Unimatica - www.unimatica.to.it -, l´Associazione che opera all´interno dell´API - www.api.torino.it - in rappresentanza delle imprese di questo comparto.

L´obiettivo che si è inteso realizzare con questo studio non è tanto la quantificazione del comparto ICT, quanto piuttosto un´analisi delle peculiarità e del posizionamento delle imprese sul mercato, in un´ottica qualitativa d´indagine.

Information & Communication Technology è il settore candidato ormai da tempo a divenire uno dei principali motori di sviluppo dell´economia locale, in forza anche del reticolo di centri di eccellenza che operano nell´area torinese: emerge un sistema in cui convivono fattori di eccellenza ed elementi di debolezza.

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Il comparto dei servizi per il tempo libero in provincia di Torino

Realizzato dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con Unione Industriale di Torino - www.ui.torino.it - lo studio censisce le diverse attività riconducibili al comparto dei servizi alle persone, utilizzando tutte le fonti di informazioni disponibili, a partire dal Registro Imprese, tenuto presso la Camera di commercio di Torino, e le banche dati dell’Istat - www.istat.it.

L’indagine individua, accanto ai segmenti tradizionali dei servizi alle persone, quelli più innovativi e in trasformazione, con una particolare attenzione rivolta ai servizi per il tempo libero, analizzandone le dinamiche recenti e le caratteristiche.

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Torino città turistica

Lo studio, realizzato dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con ASCOM Torino - www.ascomtorino.it, è il risultato di un censimento delle prestazioni e delle funzioni attese in una città turistica, valuta le opinioni degli operatori e le possibili reazioni dei consumatori, in relazione al problema della scelta del riconoscimento turistico della città o di una parte di essa.

Scarica il Documento (52 pagine, 1 Mb)
 

Manuale di marketing relazionale per la vendita di servizi innovativi

Realizzato dalla Camera di commmercio di Torino in collaborazione con Artigianato Torino CASA, lo studio esamina e definisce le fasi operative che devono caratterizzare le iniziative di comunicazione e di marketing, a supporto dello sviluppo commerciale d’impresa; inoltre descrive in dettaglio gli strumenti tipici del marketing diretto e di propensione commerciale, utili alle aziende che devono affrontare il mercato dei servizi delle PMI.
Il manuale, articolato come una semplice guida, è utile ad orientare quelle iniziative di marketing operativo necessarie allo sviluppo commerciale delle PMI che intendono offrire ai loro mercati di riferimento prodotti – servizi innovativi.

Scarica il Documento (72 pagine, 596 Kb)

Ricettività turistica alberghiera in provincia di Torino

Svolto in collaborazione con ASCOM Torino, lo studio evidenzia che a Torino si trovano molte delle pre – condizioni che hanno permesso ad altre città europee di realizzare strategie di rigenerazione e rinnovamento urbano, in cui il turismo e il connesso sviluppo terziario hanno svolto un ruolo rilevante.
Lo sviluppo del turismo richiederà di adeguare l’offerta alberghiera alla domanda (Torino e provincia risultano carenti sotto questo profilo), creando nuove opportunità di lavoro e di investimento.
I risultati di I fabbisogni di ricettività turistica a Torino e in provincia: situazione, tendenze, prospettive sono pubblicati nelle seguenti modalità:

Ricettività olimpica nelle valli di Susa e Chisone

Condotta in collaborazione con Federpiemonte, la ricerca parte dal presupposto che lo sviluppo della ricettività, nelle due Valli interessate dagli eventi olimpici di Torino 2006, debba muoversi secondo caratteri differenziati rispetto alle iniziative ed agli interventi studiati e promossi nell'area torinese.
L'obiettivo è quello di individuare delle soluzioni tipologiche per gli insediamenti sia alberghieri sia paralberghieri che ottimizzino le possibilità di investimento e di redditività.
I risultati di La ricettivita´ olimpica nelle valli di Susa e Chisone. - Promozione degli investimenti, valorizzazione dell´imprenditoria, ricadute occupazionali sono pubblicati nelle seguenti modalità.
 

La spesa extra-alberghiera dei turisti a Torino

L'indagine Turismo a Torino: perche' si soggiorna e quanto si spende, condotta dal Reparto Studi della Camera di commercio di Torino, analizza le motivazioni che inducono i turisti a soggiornare a Torino ed effettua una prima stima delle spese extra - alberghiere:

  • Pasti
  • Shopping turistico
  • Abbigliamento
  • Divertimenti

La ricerca è stata condotta su un campione di 1601 turisti intervistati presso gli alberghi, i principali musei cittadini, centri convegni/fieristici.
Le interviste sono state effettuate in tre periodi diversi dal maggio 2001 al maggio 2002.

Scarica la ricerca (18 pagine, 298 Kb)

I Giornata dell'economia - 5 maggio 2003

Il 5 maggio 2003 si è tenuta la Prima Giornata dell´Economia: reti d´impresa, distretti, mercati internazionali, occupazione e formazione, infrastrutture, redditività delle imprese, partendo da questi temi, la Camera di commercio di Torino fotografa il Paese in un resoconto ampio e dettagliato, arricchito da dati inediti ed aggiornati.

La Camera di commercio di Torino, infatti, in qualità di presenza attiva a stretto contatto con il territorio, è in grado di raccogliere molteplici dati e di rappresentare con sintesi e completezza i movimenti, le tensioni e le aspettative di un mercato in continua evoluzione.

DOCUMENTAZIONE

In questa sezione - www.to.camcom.it/giornataeconomia - è a disposizione dell’Utenza la documentazione presentata durante la manifestazione.

L´ECONOMIA TORINESE A 360 GRADI
È disponibile lo
studio completo (37 pagine, 13,5 Mb)
In alternativa presentiamo di seguito l´indice dei contenuti, con la possibilità di scaricare le singole tabelle:

  1. Leggi l´introduzione
     
  2. Riepilogo delle imprese registrate per sezioni e divisioni di attività economica nei quattro trimestri 2002. Iscrizioni e cessazioni trimestrali nel 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 372
     
  3. Riepilogo delle imprese registrate per sezioni e divisioni di attività economica nel periodo 1997-2002. Iscrizioni e cessazioni annuali
    File in formato pdf, pagine 2 - Kbytes 716
     
  4. Riepilogo delle imprese registrate per forma giuridica nei quattro trimestri 2002. Iscrizioni e cessazioni trimestrali nel 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  5. Riepilogo delle imprese registrate per forma giuridica nel periodo 1997-2002. Iscrizioni e cessazioni annuali
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  6. Imprese con addetti e addetti per tipo di occupazione e per divisione di attività economica. Anno 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  7. Imprese e addetti per classe dimensionale di addetti e divisione di attività economica. Anno 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 377
     
  8. Imprese con addetti e addetti per classe dimensionale e per comune. Anno 2002
    File in formato pdf, pagine 5 - Kbytes 2.073
     
  9. Variazione annua del valore aggiunto pro-capite. Anni 1995-2001
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 376
     
  10. Composizione percentuale del valore aggiunto per settori. Anno 2001
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  11. Graduatoria delle province in base al reddito pro capite nel 2001 e differenza di posizione con il 1995
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 377
     
  12. Commercio estero delle province italiane. Valore delle esportazioni ed importazioni 2000-2002 e variazione percentuale 2002-2001
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  13. Esportazioni delle province italiane per macrosettore. Anno 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  14. Importazioni delle province italiane per area geografica. Anno 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  15. Esportazioni delle province italiane per area geografica. Anno 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 377
     
  16. Primi 30 Paesi per valore delle esportazioni e delle importazioni. Anni 2001 e 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  17. Primi 30 settori per valore delle esportazioni e delle importazioni. Anni 2001 e 2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  18. Importazioni ed esportazioni per contenuto tecnologico dei beni commercializzati. Tassonomia di Pavitt
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  19. Esportazioni per unità locale e per addetto. Anno 2001. Settori dell´industria manifatturiera. Valori medi
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  20. Depositi per localizzazione della clientela negli anni 1998-2001
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  21. Impieghi per localizzazione della clientela negli anni 1998-2001
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  22. Sofferenze su impieghi negli anni 1998-2001
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  23. Sportelli bancari attivi negli anni 1998-2001
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 373
     
  24. Consumi finali interni alimentari e non - Anni 1998-2000
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 373
     
  25. Consumi di energia elettrica per settore di attività - Anno 2000
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 373
     
  26. Veicoli circolanti e vendite di carburanti - Anno 2000
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 373
     
  27. Reddito disponibile pro-capite delle famiglie - Anni 1998-2000
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  28. Regione Piemonte. Prezzi al consumo territoriali paniere FOI (famiglie operai e impiegati). Var. % medio annuo - Anni 1996-2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 373
     
  29. Imprese iscritte nel 2000 suddivise in nuove imprese e trasformazioni, scorpori, ecc. per attività economica. Provincia di Torino
    File in formato pdf, pagine 2 - Kbytes 710
     
  30. Imprenditori di nuove imprese iscritte nel 2000 per attività economica. Provincia di Torino
    File in formato pdf, pagine 2 - Kbytes 710
     
  31. La congiuntura industriale relativa al IV trimestre 2002
    File in formato pdf, pagine 2 - Kbytes 711
     
  32. Imprese e fatturato per settore di attività economica e classe di fatturato. (composizione percentuale) - Anno 2000
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  33. R.O.I. (Return on investment) per settore di attività economica
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  34. Numero di imprese e di società di capitale in gruppo. Percentuale sul totale delle imprese, su addetti e su fatturato (solo per le società di capitale)
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 372
     
  35. Imprese in gruppo per settore di attività economica - Totale delle imprese
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  36. I fenomeni di attrazione e delocalizzazione rispetto al territorio in cui vi è la sede legale
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 372
     
  37. Dipendenti al 31.12.2001, numero di formati e costo della formazione per settore di attività, provincia e classe dimensionale
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  38. Indici di dotazione infrastrutturale - Anno 1999
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 374
     
  39. Indici delle variazioni nella dotazione infrastrutturale - Anni 1991-1999
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  40. Domande depositate per invenzioni negli anni 1996-2002
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 375
     
  41. Flussi di investimenti diretti dall´estero verso l´Italia e dall´Italia verso l´estero
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 376
     
  42. Scenario di previsione al 2006 per il Piemonte. Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 376
     
  43. Scenario di previsione al 2006 per il Nord Ovest. Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 363
     
  44. Scenario di previsione al 2006 per l´Italia. Tassi di var. % su valori a prezzi costanti 1995
    File in formato pdf, pagine 1 - Kbytes 363


2002

Terziario innovativo

La ricerca "Offerta e domanda di servizi innovativi in Provincia di Torino" descrive in dettagio la situazione delle imprese del terziario innovativo in Provincia di Torino, le modalità dell´indagine, i risultati completi di tabelle e grafici, per un totale di 121 pagine.

Camera di Commercio di Torino e Se.T.I, gruppo delle aziende del terziario innovativo aderenti all´Unione Industriale di Torino, hanno condotto un´indagine per valutare caratteristiche ed evoluzione dell´offerta e della domanda di servizi innovativi in provincia di Torino. La crescita del settore negli ultimi anni permette alle imprese di trovare risposte adeguate alla propria domanda di servizi innovativi.

METODOLOGIA

L´indagine sul terziario innovativo nell´area torinese è stata svolta nell´estate del 2001, attraverso due survey, una rivolta alle imprese dell´offerta, produttrici di servizi innovativi, con almeno tre addetti; l´altra indirizzata alle imprese torinesi con almeno venti addetti di tutti i settori, che costituiscono il bacino di domanda locale.

All´indagine hanno collaborato complessivamente più di millecento aziende: 462 imprese dell´offerta e 659 imprese della domanda. Alle imprese produttrici di servizi innovativi è stato chiesto di indicare caratteristiche aziendali, fattori di forza e debolezza competitiva, prospettive di mercato e strategie di medio periodo.

L´indagine sulla domanda di servizi innovativi ha cercato invece di rilevare l´attuale diffusione e le modalità di ricorso ai servizi da parte delle imprese "clienti" in relazione alle caratteristiche aziendali e la prevedibile evoluzione nei prossimi 2-3 anni.
I risultati delle rilevazioni dirette sono stati oggetto di un´analisi multivariata tendente a ricercare relazioni significative fra comportamenti/performances delle imprese e le loro caratteristiche.

L´indagine è corredata dalla fotografia del comparto dei servizi innovativi, quale emerge dai dati del Registro Imprese della Camera di Commercio di Torino.

OBIETTIVI

Mentre l´industria è da sempre oggetto di indagine e ricerche, il mercato dei servizi innovativi, ad eccezione di quelli del comparto ICT, è ancora poco conosciuto per cause che sono in parte riconducibili alla complessità ed eterogeneità dei fenomeni.

L´indagine intende colmare questa lacuna fornendo importanti elementi di conoscenza su un comparto come quello dei servizi innovativi che è costituito da circa 22 mila imprese e che contribuisce in misura significativa alla diversificazione e al miglioramento della qualità del tessuto produttivo torinese.

Lo sviluppo di questo comparto è da mettere in relazione con la crescente domanda di servizi da parte delle imprese, indotta dalla sfide poste dalla competizione internazionale.

L´indagine si propone di verificare le caratteristiche e la diffusione di tale domanda e la sua prevedibile evoluzione nei prossimi due - tre anni.
Si propone inoltre di indagare modalità e motivazioni del ricorso ai servizi innovativi, anche attraverso la ricerca di collegamenti significativi fra caratteristiche delle aziende ed uso dei servizi.

I risultati e tutto il materiale prodotto sono a disposizione del pubblico gratuitamente, presso l´Ufficio Studi della Camera di commercio oppure direttamente scaricabili.

 

 

Indagine sulla sindacalizzazione artigiana

Svolta dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con l' ERFA, la ricerca prende spunto dal fatto che solo una piccola parte delle imprese artigiane della provincia torinese aderisce alle organizzazioni di categoria, nonostante il ruolo di rappresentanza e assistenza svolto a favore degli associati.

Ne consegue l'importanza di ottenere più informazioni possibili sul ragioni e motivazioni che determinano l´elevato "tasso di desindacalizzazione".

Occorre quindi comprendere le aspettative degli artigiani sui servizi erogati, ottenere dei parametri di valutazione dei servizi e della qualità delle relazioni con la struttura, rilevare le eventuali insoddisfazioni o inefficienze.

OBIETTIVI

L'indagine è stata effettuata su un campione di circa 2.000 artigiani della provincia torinese con i seguenti obiettivi:

  • ricavare indicatori di prestazione (professionalità, efficienza, adeguatezza del personale dipendente) statisticamente significativi, da utilizzare come strumenti di pianificazione e controllo delle attività di erogazione dei servizi, di programmazione degli interventi formativi, di motivazione e incentivazione interna
  • ottenere indicazioni qualitative e quantitative circa le criticità percepite (importanza e livello di soddisfazione), rispetto alle quali pianificare gli interventi di miglioramento dei servizi erogati
  • riscontrare le opinioni dei non associati in merito alla qualità e alla tipologia dei servizi a loro proposti, ed in particolare, in merito alla differenza fra la qualità percepita e le aspettative di qualità e di personalizzazione dei servizi
  • rilevare le critiche dei non associati verso le organizzazioni di categoria, le motivazioni che li inducono a non aderire e le presunzioni di insoddisfazione
  • rilevare eventuali nuove esigenze da parte delle imprese artigiane.

Scarica la presentazione dei risultati

Scarica il rapporto completo

 

Analisi cartografica di dati economici

Lo studio "Analisi cartografica di dati economici", svolto dalla Camera di commercio di Torino, in partenariato con la Camera di commercio di Cuneo e la Chambre de Commerce et d’Industrie des Hautes-Alpes e con il supporto dell´Unione Europea e della Regione Piemonte nell’ambito del programma Interreg II, traccia un’analisi comparata sulla base di una rappresentazione cartografica dei punti di forza e di debolezza dei territori transfrontalieri, in materia di turismo e infrastrutture, commercio e gestione dei rifiuti.

OBIETTIVI

Obiettivo dell´iniziativa è quello di migliorare l’informazione reciproca nelle aree interessate, al fine di raggiungere una maggiore integrazione delle rispettive economie. La ricerca vuole mettere a disposizione degli operatori economici e dei decisori politici un insieme di informazioni strutturate in modo organico, per aumentare la competitività e promuovere una migliore cooperazione fra territori.

TERRITORIO ED ENTITA´ SOCIO-POLITICHE ANALIZZATI

L’ambito territoriale oggetto dello studio comprende i Comuni e le Comunità Montane transfrontaliere delle province di Torino e di Cuneo

  • Alta Valle di Susa
  • Bassa Valle di Susa
  • Val Cenischia
  • Pinerolese Pedemontano
  • Valle Pellice
  • Valli Chisone e Germanasca
  • Val Ceronda e Casternone
  • Val Sangone
  • Valle Maira
  • Valle Stura
  • Valle Varaita
  • Valle Grana
  • Valli Po, Bronda e Infernotto
e l’intero dipartimento delle Hautes-Alpes.

 

Il palamoda virtuale

Nato da uno studio realizzato dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con l’APARC USARCI, il progetto è volto ad analizzare le modalità di integrazione fra i tradizionali meccanismi distributivi e la rete Internet, per il settore Moda e Abbigliamento.

La collaborazione tra la Camera di Commercio di Torino e l’Usarci piemontese sul tema Moda e Abbigliamento nasce nei primi anni 90 con la realizzazione dello studio relativo al Broking Office Center, una "cittadella" dell’intermediazione che rispondesse all’obiettivo di aggregare merceologicamente i professionisti delle vendite, fornendo loro servizi e strutture comuni. Da questo primo passo si è passati ad una seconda rilevazione che ha determinato i "bisogni" dell’utenza del Broking Office Center in termini di servizi, spazi e attrezzature e ha portato, grazie alla collaborazione fra Enti locali e Associazioni, all´inaugurazione nel 1997 del Palazzo della Moda.

L’avvento della net economy ha stimolato la possibilità di trasporre l’ideale di aggregazione anche sul web, e questa idea si è concretizzata con la proposta di studio legata al cosiddetto "PalaModaVirtuale", uno show room su Internet aperto a tutti gli agenti di commercio della provincia di Torino.

Scarica i risultati dell´attività di ricerca
Documento in formato pdf di 24 pagine - 2900 Kbytes
 

Scarica la presentazione dello show room virtuale: Fashion@work
Documento in formato pdf di 5 pagine - 1009 Kbytes


 

Articoli per scrittura: settore emergente dell'industria piemontese

Condotto dal Reparto Studi della Camera di commercio di Torino, lo studio analizza le imprese degli articoli per scrittura in Piemonte: da qui emerge che le imprese sono concentrate nella provincia di Torino e in particolare nell’area di Settimo Torinese.

Fra le prime 20 imprese italiane del comparto, il 60% è localizzata nella provincia di Torino.

Le imprese dell’area torinese occupano circa 600 addetti e i due terzi di esse utilizza impianti ed attrezzature ad elevato contenuto tecnologico.

Scarica lo studio (10 pagine, 197 Kb)
 

Il ruolo dei mercati su area pubblica di Torino e Provincia nei processi di riqualificazione del tessuto commerciale urbano

Condotta dalla Camera di commercio di Torino in collaborazione con Confesercenti, l´indagine ha lo scopo di esplorare un possibile ruolo dei mercati su area pubblica di Torino e provincia, nei processi di riqualificazione del tessuto commerciale urbano.

L’analisi verte su quattro mercati della città di Torino (Crocetta, Sebastopoli, Santa Giulia e Vallette) e due mercati della provincia (Ivrea e Orbassano).

Da qui può essere scaricato l’indice della pubblicazione e l’introduzione con le note metodologiche.

Tutto il materiale è consultabile presso il Reparto Studi della Camera di commercio di Torino.

Scarica lo studio (12 pagine, 1,81 Mb))
 

Infrastrutture logistiche in Piemonte

La Camera di commercio di Torino ha promosso uno studio su Il ruolo delle grandi infrastrutture logistiche - reti e nodi - nello sviluppo economico e territoriale del Piemonte e dell'area torinese. Lo studio affronta tematiche che mettono in rapporto l´adeguamento del sistema di trasporti, inteso come infrastrutture e servizi, con lo sviluppo regionale nel contesto nazionale e internazionale.

PREMESSA
Le carenze infrastrutturali di cui soffre l´Italia si traducono in un freno all´espansione nelle aree più avanzate del Paese e in un fattore di inibizione dei processi indispensabili per ridurre i gravi squilibri territoriali presenti in quelle più arretrate.
Nella società contemporanea, i sistemi di trasporto e le reti viarie di comunicazione efficienti costituiscono i principali motori di un processo dinamico di globalizzazione, in cui le relazioni economiche, politiche e sociali si estendono in un ambito geografico sempre più vasto.
Nasce, quindi, la necessità di:

  • aumentare l´efficienza complessiva dell´offerta di servizi di trasporto, concentrando in particolare l´attenzione sui processi di liberalizzazione dei mercati, finalizzati al miglioramento della qualità dei servizi e alla riduzione dei costi
     
  • individuare e sviluppare opportune politiche per la gestione della domanda e per il suo riequilibrio verso modalità economicamente, socialmente ed ambientalmente più efficienti
     
  • puntare sull´individuazione di strategie e strumenti innovativi volti a promuovere ed orientare l´innovazione tecnologica, per renderla funzionale al miglioramento della qualità dei servizi, all´aumento della competitività tra le imprese e alla riduzione delle diseconomie esterne proprie degli attuali sistemi di trasporto (inquinamento, congestione, incidentalità)
     
  • favorire la modernizzazione del settore dal punto di vista sia gestionale sia della dotazione infrastrutturale, per rendere le reti di comunicazione viarie idonee e adeguate a soddisfare la domanda di mobilità, ridurre la congestione e i dannosi impatti ambientali, nonché migliorare la sicurezza stradale.
Tali esigenze presuppongono un nuovo approccio basato sui seguenti elementi:


EFFICIENZA DEI SERVIZI
La politica degli investimenti nel comparto dei trasporti non può essere affrontata soltanto in termini di mero potenziamento infrastrutturale, ma deve comprendere una pluralità di azioni, tutte orientate all´aumento dei livelli di efficienza della qualità, affidabilità, sicurezza e riduzione dei costi dei servizi e delle infrastrutture.
L´obiettivo è quello di allineare la competitività del sistema italiano ai livelli dei principali partner europei e, in prospettiva, di quelli globali.
L´intervento pubblico non deve limitarsi ad un mero processo di rilancio della politica di realizzazione delle opere e di raccolta dell´offerta, bensì deve fungere da catalizzatore di risorse private finalizzate ad un riassetto funzionale delle infrastrutture, tale da soddisfare le esigenze del cittadino - contribuente, dell´utente, degli operatori del settore e degli altri operatori economici.
 

FINANZA DI PROGETTO (PROJECT FINANCING)
L´approccio con la finanza di progetto potrà contribuire ad individuare gli strumenti e le modalità d´intervento pubblico adeguate a contemperare il massimo coinvolgimento delle risorse di mercato e della capacità operativa/gestionale dei soggetti privati, con il grado di efficienza e gli obiettivi di qualità individuati per servizi e infrastrutture.
La finanza di progetto è compatibile con una pluralità di differenti modelli di allocazione di ruoli fra settore pubblico e settore privato, nel cui contesto possono contemporaneamente essere presenti progetti in grado di generare reddito in misura sufficiente a rimborsare gli oneri finanziari dell´indebitamento contratto e progetti capaci di attrarre finanza privata, anche in presenza di finanza pubblica non sempre sufficiente al perseguimento degli obiettivi di realizzazione delle opere viarie.
Le tradizionali politiche di potenziamento e/o di ammodernamento di infrastrutture e servizi non sono più sufficienti ad orientare il settore verso un assetto moderno ed equilibrato. Occorre sviluppare politiche di orientamento alla domanda volte ad ottimizzare l´uso delle risorse infrastrutturali e a diminuire i costi, gli impatti ambientali e le criticità associate all´attuale status in cui versa il sistema dei trasporti e delle reti di comunicazioni viarie nazionali, regionali e provinciali.


COORDINAMENTO E ARMONIZZAZIONE CON I PROGETTI NORMATIVI VIGENTI
Le azioni politiche e la normativa tracciate dall´attuale Governo hanno fatto emergere la necessità di procedere ad eliminare le discontinuità che in qualche caso sussistono a livello normativo tra le varie discipline nazionali e regionali in materia di lavori pubblici, specie con riferimento all´impossibilità di accedere a veri e propri strumenti giuridici innovativi ed efficienti, che in altre esperienze straniere sono stati di importante supporto nello sviluppo delle opere infrastrutturali e nella crescita delle economie dei Paesi che li hanno adottati.
Vi è necessità di riattivare e stimolare nuovi processi di liberalizzazione dei servizi nei trasporti e nelle comunicazioni viarie attraverso l´attuazione delle direttive dei piani programmatici di sviluppo del settore dei trasporti (es. PGT), come occasione per stimolare una presenza efficace di imprese e risorse private.
 

Nella prospettiva di una sempre più forte integrazione del Piemonte nell´economia europea, l´area di Torino si è posta l´obiettivo di affermare il suo ruolo come nodo-snodo di rilevanza internazionale, ovvero di elemento essenziale per lo sviluppo del network economico europeo.
Sono state pertanto individuate azioni strategiche mirate, tali da migliorare il grado di competitività di Torino attraverso la valorizzazione dei punti di forza individuati nelle sue forti vocazioni tecnologiche, innovative e culturali, e tali da creare i presupposti per aumentarne il potere gravitazionale nell´area padana e transalpina occidentale.
Nell´elaborare questo documento si sono affrontate le tematiche che mettono in rapporto l´adeguamento del sistema trasporti, inteso sia come infrastrutture che come servizi, con lo sviluppo regionale nel contesto nazionale e internazionale.
Le analisi prodotte hanno avuto un approccio a tutto campo, ovvero intersettoriale, che prende in considerazione le tendenze evolutive del tessuto economico e produttivo e le trasformazioni in atto, le politiche e le linee guida della programmazione a livello centrale e regionale, la qualità delle infrastrutture e dei servizi e le problematiche di finanziamento dei programmi in relazione a piani di intervento individuati come prioritari.
In particolare si sono approfonditi i seguenti temi:
  • analisi dell´economia piemontese sulla base dei principali indicatori macroeconomici
     
  • analisi delle filiere produttive con focus sul settore della componentistica automotive, della grande distribuzione e del settore agroalimentare
     
  • analisi dei distretti industriali del Piemonte
     
  • analisi del commercio verso l´estero nell´anno 2000
     
  • analisi delle politiche di programmazione in materia di trasporti a livello comunitario, nazionale e locale con focus primario sul settore del trasporto merci
     
  • analisi delle tendenze evolutive della domanda di trasporto e della logistica in Piemonte
     
  • analisi dell´offerta di infrastrutture e servizi per la logistica e il trasporto delle aziende piemontesi
     
  • individuazione dei progetti definiti prioritari per lo sviluppo dell´area di Torino
     
  • i principali strumenti e le ipotesi normative sottostanti la finanza di progetto con una proposta di sviluppo di una iniziativa a Torino (C.so Marche) ed un confronto comparato tra Torino e l´esperienza di Barcellona nell´ambito della realizzazione di infrastrutture in occasione di eventi olimpici.
Il lavoro è stato svolto grazie all´apporto delle numerose fonti che operano sul territorio, attraverso le quali è stato possibile rispondere alle esigenze espresse dal Comitato Guida della Camera di commercio.


Scarica il sommario dello studio (16 pagine, 520 Kbyte)
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Prima parte - File in formato pdf - 5 pagine, 869 Kbyte
Seconda parte - File in formato pdf - 18 pagine, 5 Mbyte
Terza parte - File in formato pdf - 13 pagine, 2,1 Mbyte
Quarta parte - File in formato pdf - 9 pagine, 3,2 Mbyte
Quinta parte - File in formato pdf - 16 pagine, 912 Kbyte
Sesta parte - File in formato pdf - 12 pagine, 2,7 Mbyte

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Ultima modifica
Mercoledì, Gennaio 27, 2021 - 11:47

Aggiornato il: Mercoledì, Gennaio 27, 2021 - 11:47

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